Citazione Originariamente Scritto da Yele Visualizza Messaggio
Non erano più difficili da sfruttare, perchè ciò che se ne voleva ricavare era molto meno.
Se ti leggi gli studi su cacciatori-raccoglitori, ad esempio, vedrai che lavoravano molto meno dell'uomo moderno e non soffrivano la fame.
non potevano scegliere; lavoravano meno ma si spostavano continuamente, ed erano selezionati geneticamente sulla capacità di sopravvivere con pochissimo cibo; cioè, si estinguevano frequentemente molti gruppi di famiglie nomadi; certo, per loro era normale, come poteva esserlo crepare a 50 anni un secolo fa, o a 20 in guerra; anche la pace è un bisogno indotto ? oggi è pensato come un "diritto"; un secolo fa, quasi come un disonore, e si sarebbe potuto sostenere un "bisogno di eroismo", a giudicare dai volontari che partivano nel '14; è ovvio che c'è sempre un'ideologia;

ma è ideologia anche la tua, per cui di una certa cosa non ci sarebbe necessità, pur potendo optare per averla;
stai cadendo nel più classico dei tombini aperti, e cioè quello di postulare un implicito livello "naturale" di bisogni, come confermi nel passo successivo;

A parte che in Iran Khomeini ha preso il potere poichè acclamato dalla popolazione che stimava lui e i religiosi come lui, e disprezzava lo Shah, quindi il tuo discorso non sta in piedi.
solo uomini; guardati il filmo sul suo ritorno da Parigi nel 79; impressionante il colpo d'occhio;

Lasciando perdere questi esempi del piffero, una macchina per fare meno fatica e lavare i panni può essere un bisogno (ovviamente quando hai tanti abiti e biancheria, perché se non li hai, non ti serve), ma avere la lavatrice parlante o altre stronzate del genere, non è certo un bisogno, è un "bisogno creato".
Comunque i bisogni sono sempre relativi alla forma che si dà la società.
Esempio:i nativi non avevano bisogno di ammazzare i bisonti a centinaia (come fecero i coloni), anzi, avevano il bisogno opposto, in modo da avere sempre a disposizione una riserva di cibo.

Il comunismo, o meglio, i regimi ispirati all'ideale comunista, li avete citati voi. Io ho solamente detto che la scarsità è un concetto relativo e che l'idea che i bisogni umani siano illimitati, è un concetto relativo e contingente, non insito nella natura umana.
Tra l'altro è anche dimostrato che c'è una soglia di ricchezza, oltre la quale la felicità delle persone si ferma, il che dimostra, di fatto, che i bisogni e i desideri non sono affatto illimitati.
io devo capire ancora come questa teoria dei bisogni illimitati sarebbe formulata; altrimenti non è possibile né confutarla, né, eventualmente, difenderla;
se hai qualche fonte - ovviamente non di chi se la inventa per poterla confutare - sono interessato ad approfondire;

sarei davvero curioso di sapere come un'antropologa declina la nozione di qualcosa che sarebbe o non sarebbe insito nella natura umana, perché finalmente dopo secoli avremmo tracciato un confine tra natura e cultura; e tu prenderesti un Nobel di volata