Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
Scritturalmente la fede mette il credente in una posizione privilegiata davanti a Dio. Egli l'apprezza in modo particolare. Ne abbiamo già discusso.
Ciò non significa che se il credente sbaglia, Dio chiuda un occhio o tutti e due.
La Bibbia è piena di esempi di credenti che sbagliano e vengono puniti da Dio...
va bene, ma ti resta la questione essenziale:

se Dio si trovasse ad osservare un credente ed un non credente che si comportano in modo parimenti pio, sarebbe assurdo un giudizio più generoso verso colui che compia il bene poiché si sente osservato e giudicato, rispetto a chi lo compia per spontanea convinzione, senza credere in una remunerazione e in un giudizio;

sarebbe assurdo perché un dio che si comportasse in questo modo vorrebbe, preferirebbe, incentiverebbe l'opportunismo calcolatore dell'uomo alla spontanea generosità e il genuino e gratuito sentimento morale;
che amore e devozione si può provare per un dio del genere ? io vorrei averci poco a che fare, perché mi sembrerebbe più un demonio, che educa alla meschinità e alla paura;

però, un dio del genere ha fatto molto comodo a quei preti che lo hanno usato come babau per minacciare e controllare le persone ignoranti e superstiziose, perché obbedissero e si assoggettassero ai comodi di quel clero; e allora tante cose si spiegano;

Quanto ai casi limite, come i terroristi islamici o gli stragisti cattolici, si condannano da soli, Dio non può certo avere riguardo per esseri simili, se dà legnate anche ai suoi inviati che sbagliano.
questi non sono casi limite, ma la regola; nella storia dei popoli dal momento delle relative rivelazioni/conversioni, l'ateismo non è mai praticamente esistito; tutti erano credenti - a partire dai regnanti e le corti, fino al più umile dei servi - e quindi tutti i crimini, le guerre, le oppressioni e i gesti individuali sono stati tutti compiuti da credenti, di diverse fedi e confessioni.