Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
guarda dove ti porta la carenza di metodo logico:

nella prima frase rivendichi - e ciò sarebbe accettabile, purché si ammetta il limite - un disinteresse per l'oggettività; nella seconda, questa esigenza rientra dalla porta di servizio, avocando a quelle esperienze solo soggettiva la qualità di riprova oggettiva dell'esistenza di un paranormale;
Ebbene, se tu dubiti di alcuni, che possono inventarsi qualsiasi cosa, ti rispondo in un modo: a me interessa poco la prova e l'oggettivazione di quella esperienza.
Se, invece, neghi totalmente il paranormale come esistente, ti rispondo in un altro modo: le testimonianze ci sono.

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
il vero problema, innanzitutto, è che tu rifuggi dalla definizione dell'oggetto, che è la base per discutere di qualsiasi cosa;

ripeto, finche qualcuno non prova a definire spirito e spirituale, in modo da includere ed escludere, parliamo di aria fritta, parole in libertà, senza senso.
Una definizione di spirito l'ho data nella discussione specifica, promossa da Dietrologo.
Di sicuro è una definizione aperta, né potrebbe essere altrimenti, perché non si può certo ingabbiare lo spirito in definizioni restrittive che includono e escludono.
Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
ora, se dovessimo dedurre da quello che sembri indicare come il confine esclusivo della presunta spiritualità come l'interesse per, o l'esperienza del paranormale, il risultato sarebbe quello di escludere dal club delle persone spirituali artisti o pensatori che chiaramente hanno dedicato la propria vita a creazioni di natura immateriale, o con una grande componente di immaterialità, idee, estetica, cosmologia...

capisci bene che una tesi di questo tipo sarebbe poco credibile, e al primo approfondimento entrerebbe in crisi, per essere immediatamente dismessa;

pensa, per citare un personaggio che dovresti conoscere, a Leopardi, che era sostanzialmente materialista e ateo - lui sì, con un fondamento attivo e consapevole di natura filosofica; lo puoi considerare una persona di scarso o nullo spessore spirituale, qualunque cosa l'espressione pretenda di significare ?

e sai quanti pensatori, poeti, artisti, o gente comune con una propensione al totale disinteresse per l'ultraterreno, o convinte che finiamo tutti in cenere ci sono ? lo stesso ateo, quello vero, per adottare quella posture deve esercitare un'intensissima attività di elaborazione del trascendente, foss'anche per negarlo...
Diciamo che lo spirito è presente in tutto e in tutti, ma non tutto e tutti lo manifestano esteriormente.
Un minerale, una roccia non manifestano certo lo spirito che pure possono ospitare.
Esiste peraltro la cristalloterapia, secondo cui una pietra, programmata, può curare alcune malattie. Secondo alcuni è addirittura superiore alla fitoterapia (cura con le erbe medicinali). Io l'ho provata e qualcosa fa di sicuro. Sono guarito casualmente da un malanno ultradecennale, usando quella pietra (eliotropio) per un altro malanno, dal quale non sono guarito in quel modo. Beffe delle terapie.
Inoltre, avendo ricevuto parecchie pietre con la pubblicazione sulla teoria, ho notato che alcune mi davano proprio fastidio, magari fornendomi troppa energia e ho dovuto toglierle dall'esposizione in casa.

I poeti, i romanzieri, gli artisti, i pensatori, nonostante la loro professione, possono non manifestare affatto spiritualità. Nulla di scandaloso: fanno il loro lavoro credendo in esso, ma non nel metafisico.
Altri sono proprio ispirati spiritualmente, magari sognando sogni e vedendo visioni. E' scritto che Dio negli ultimi tempi spargerà il suo spirito su ogni carne: vecchi e giovani avranno visioni e sogni.
Altri, come dice Crep, sono ispirati da… droghe.
Il pensiero è metafisico? Parrebbe di sì. Il pensatore può non manifestare spiritualità? Certamente.