no, la flat-tax;
è solo una questione di cultura; ovviamente, nel commercio di servizi sofisticati intervengono competenze di livello più elevato, che adottano strategie studiate a livello di comportamento razionale; per questo il sistema italiano delle piccole imprese è fatalmente inefficiente non appena le questioni si complicano, al di là della percezione intuitiva del piccolo imprenditore;si. però in questo c'entra un complesso di "capacità di collaborare", di libertà mentale, di "umanità" che sono molto rare. credo che tu ti riferisca a un mondo "ideale di fantasia", che giudico tale, ovviamente, sulla base di esperienze personali. se io ho un concorrente sul mercato cerco di dargli filo da torcere, non di farmelo amico. altro discorso quando la collaborazione con l'avversario è "necessaria" e soprattutto è sentita come tale dagli operatori...ad esempio in questi casi è a fondamento di realtà come monopoli o oligopoli. ma si tratta di capitali enormi in ottemperanza al cui incremento si accettano compromessi che, nel piccolo sarebbero inaccettabili, per una questione se non altro di "dignità personale".
esattamente; la necessità di ragionare internazionalmente è neutrale; la menzogna è negarlo, senza specificare il costo di questa negazione, che abbiamo già pagato diverse volte, senza averlo approvato;se alitalia volesse operare da sola dovrebbe entrare di sana pianta nel "mercato" e accettarne le regole. ovviamente per i motivi che ti dicevo, cioè inerenti all'economia interna, il costo dei biglietti diverrebbe insostenibile, cioè inadatto a compensare il costo di un viaggio per la compagnia. è un problema che come giustamente dici nasce a monte, che cioè attiene al livello di crescita, al reddito procapite e altri parametri. alitalia è la punta di un iceberg...
non è una minchiata, ma a te sembra così proprio perché la lingua costituisce un ostacolo; infatti, in qualche modo percepisci che i "francesi" non sono affatto omogenei; se tu andassi a Marsiglia sapendo bene la lingua, riconosceresti una città gemella o molto sorella di Napoli; un marsigliese che sapesse l'italiano si troverebbe infinitamente meglio a Napoli che a Verona ; se attraversi la Francia profonda, vedi che il carattere, e persino la complessione fisica, sono assolutamente analoghe a quelle delle province italiane del centro; i francesi un po' meno gioiosi;
un ligure che vada a stare a Barcellona si sente subito a casa, pure con la lingua, che capisce certamente meglio di quanto tu ed io potremmo capire il genovese;
un millennio fa, la catena era ininterrotta tra Genova e la Catalogna, visto che anche nel midi francese si parlava l'occitano; se passi un po' di tempo in quelle regioni, ti accorgi che i locali sono infinitamente più affini ai nostri meridionali che ai francesi un po' più a nord, per non parlare dei parigini, normanni, bretoni e altri...
guarda che la lingua fa veramente tanto, per unire e dividere, esattamente come in Italia per un secolo; l'unità italiana non l'ha fatta Garibaldi o i piemontesi, ma la tv, soprattutto quella di Berlusconi, quando a Napoli o Bari i ragazzini degli anni '80 hanno cominciato a guardare "Drive in" e a ridere di Beruschi, o vedere i film di Renato Pozzetto, saltando a piè pari l'esperienza 30ennale dei parenti integrati al nord; pure questa è "lingua", solo che l'approccio è stato più facile reciproco;
a Milano, terroni o indigeni, da 30 anni tutti esclamano minchia !, che non è proprio una tradizione meneghina
se ti capita, riguardati "Così parlò Bellavista" di de Crescenzo
quando in tv vedi delle élites - culturali, non economiche - il direttore francese o tedesco di un museo, un impiegato ministeriale, pagato 3mila euro, non milioni, la scrittrice palermitana che vive da 50 anni a Londra e non ha perso nemmeno na'nticchia di inflessione quando parla italiano, ti fa impressione perché tocchi con mano - direbbe Ringhio Gattuso - cosa sarà l'Europa delle persone, gente nata in Francia o Germania che sta qui e ama le nostre abitudini e città come la sua, e viceversa per i nostri; è solo questione arricchire tutti di quello che hanno gli altri, e poi si avranno simpatiche alleanze tra terroni marsigliesi e baresi contro quei polentoni di Verona e Strasburgo![]()