Originariamente Scritto da
sandor
guarda se mi permetti io penso che la donna sia "naturalmente" portata ad occuparsi della prole, a curare la casa ecc. se però tu hai la fissa dell'emancipazione femminile e su questa costruisci un movimento sul "movimento", come dire il "femminismo" relativamente al comunismo, va a finire che le "inculchi" il desiderio di essere indipendente e di lavorare, quando invece questo all'origine non c'è. insomma con rispetto parlando mi "pare" che questo atteggiamento sia plagio "bello e buono".
non è maschilismo. è realismo, e ovviamente non mi offendo. perché in ottemperanza ad alcuni principi, che sono sbagliati perché non attinenti alla realtà delle cose, si sia giunti all'attuale situazione io me lo posso chiedere ma ovviamente non ho la risposta, perché ovviamente la risposta è difficile e, credo che per quanto ci si interroghi non la si trova mai del tutto. a meno che non si cerchi di pensare a un lutto non "elaborato" le cui conseguenze negative si siano fatte ricadere sulla gente comune...ad esempio da parte del comunismo...dice: ma così è meglio o peggio? io credo sia peggio, almeno relativamente alla condizione femminile, altro non so...
non lo trovi giusto, ma allora se la donna vuole lavorare che almeno non metta al mondo dei figli che avranno i loro problemi da adulti perché gli sarà mancata una educazione adeguata. non è facile, questo lo so, per le classi popolari e lavoratrici avere un atteggiamento che non sia "paracomunista". ci sono passato anch'io, per quello che può significare. però un poco di senso morale ci dovrebbe essere. la ripartizione delle funzioni all'interno della realtà sociale è una tradizione atavica che risale alla preistoria. insomma è una soluzione razionale anche a livello più comprensivo della semplice famiglia nucleare. ti ripeto: il comunismo va bene se si limita alla falce e martello dei sovietici. se è quello "da attori" melodrammatici o di registi come virzì, che il comunismo lo vorrebbero anche per le platee che guardano i loro film, beh allora non mi sta bene.
tutto sta a capire che tipo di esigenze. culturali, economiche, sociali, o che altro?
si. il lungo andare c'è stato. siamo alla metà , come sempre. cioè da nessuna parte. mi auguro ovviamente che evolva la mentalità , sulla base di input individuali però, sulla base della selezione che deriva da scelte consapevoli e magari informate alla realtà delle cose. cioè della propria natura individuale e di quella pluralità di valori che la informano. non per merito degli oratori "di partito" che uccidono la base, per volerla investire simbolicamente di un potere che di fatto non ha. e ci scappa il morto...
si. allora il mutuo mi pare di capire sia una scusa, molto usata per giunta. a me non risulta che la casa te la compri in italia. mi risulta che te la danno. ovviamente l'edilizia popolare serve a fare gli affari di pochi "fortunati", cioè di quelli che mettono i capitali e che poi a opera finita ti danno la casa. ovviamente i "popolani" che la occupano non ne hanno la proprietà legale, la quale a cose fatte "ritorna" ai costruttori. insomma quelli che poi fanno "gli immobiliaristi" e che hanno 40 case a testa...
se vuoi un servizio buono ovviamente paghi. ma esistono anche le opere di bene, insomma le suore. io penso sempre che, in caso di gravi accidenti che colpissero la mia famiglia, potrei sempre rifugiarmi in un monastero, come si faceva una volta...
vedi sopra...
ti ricordo che c'è sempre la chiesa, che se permetti il volontariato l'ha "inventato". per fortuna nostra...
i barboni guarda caso ce l'hanno sempre col clero, almeno nella gran parte. altrimenti potrebbero trovare accoglienza presso le organizzazioni ecclesiastiche, che non pongono veti "all'ingresso".
questo sempre...