peccato che nello stesso testo Dio/Gesù sappia in dettaglio che Pietro lo rinnegherà tre volte prima del nuovo giorno; se era scritto, che libertà poteva avere Pietro di contraddire quello che Dio già sapeva ?
se solo supponi la libertà di scegliere diversamente, stai negando la prescienza divina, l'onniscienza, perché vorrebbe dire che Dio si trova di fronte ad un dubbio, alla possibilità doppia, con esito a Lui ignoto: rinnegherà Pietro ? oppure no ? tradirà Giuda ? oppure no ? verrà crocifisso il Figlio/Io ? oppure no ?
e se la fede - da cui dipende lo scegliere il Bene - è una Grazia, per cui è imprescindibile l'intervento divino e non basta la sola ragione, che libertà avrebbe colui a cui questa Grazia non viene concessa ? e quanto è imputabile per le sue azioni in ragione di questa scelta, ultimativamente divina ?
difficile far tornare i conti solo ribadendo il libero arbitrio;
infatti, poi ti sfuggono spontaneamente pensieri come quello che ha originato la domanda di Resto e alla quale, di fatto, non rispondi in modo articolato, ma smentisci il tuo stesso pensiero: