Citazione Originariamente Scritto da Turbociclo Visualizza Messaggio
E' necessario ricordare che la polemica sul crocifisso è partita anni fa dalle proteste di alcuni fanatici musulmani che non tolleravano di vederlo esposto in luoghi pubblici come ospedali e scuole. Da lì spesso e volentieri si è chinato il capo e tolta l'immagine scandalosa dai muri. La questione è quindi riportabile in senso lato alla tendenza tutta italica di mettersi a 90 gradi verso lo straniero, tendenza fortunatamente oggi messa in discussione non solo da destra. Ora occorre ricordare che perfino al 90% degli islamici presenti in Italia il crocifisso non crea problemi, seppure la loro religione vieti l'esposizione dell'immagine umana e divina. Occorre ricordare che in ogni caso nessuno può fare il padrone in casa nostra imponendoci cosa fare e cosa non fare, ma...zitto buono e in riga altrimenti te ne torni da dove sei venuto.
perfettamente d'accordo; infatti, questo è uno stato laico, aconfessionale, e l'esposizione impropria di certi simboli è il retaggio di un'anomalia politica, che in effetti contrasta con lo spirito della legge, anche se, come in altri casi - vedi diritto di famiglia e connessi - c'è il tentativo di rallentare la presa d'atto, al contrario di quanto avviene in tutte le democrazie;
ti sfugge che il non cattolico, musulmano, protestante, ebreo o non credente, può essere italiano e padrone a casa sua, e pretendere a buon diritto che nelle sedi istituzionali non figurino simboli di qualcosa che è un fatto assolutamente privato; e questo lo potrebbe e dovrebbe pretendere con ottime ragioni - le stesse dei protestanti - lo stesso cattolico, proprio perché quel simbolo in contesto improprio è una bestemmia
perché altrimenti sarebbe come tollerare che sulla casacca di un arbitro di calcio figuri lo stemma della Juventus; eh, che vuoi, è la squadra più tifata d'Italia... darebbe fastidio anche ad uno juventino sportivo e leale;

Parlando poi in generale dell'opportunità di esporre o meno immagini sacre compreso il crocifisso, penso che debba prevalere un sano principio di libertà in chi è preposto. Altrimenti togliamo pure le immagini del presidente della repubblica, del capo del governo da certi uffici pubblici. Per rispetto verso gli anarchici che rigettano ogni forma di potere. E quelli sono pure nostrani...
no; la Costituzione e la legge stabiliscono i simboli dell'unità nazionale, di tutti senza discriminazione alcuna; e quelli devono figurare nei luoghi istituzionali, perché di questi si tratta;
la libertà riguarda i luoghi privati; in quelli esponi quello che ti pare, il poster di Totti, se vuoi; ma non in commissariato; perché se fermano l'ultrà della Lazio e quello vede che il commissario è romanista la situazione non è istituzionalmente corretta.

nella legge la forma è sostanza; se una costituzione statuisce l'uguaglianza e la non discriminazione per motivi religiosi, non è concepibile che in un aula di tribunale in cui si confrontino, poniamo, un ente religioso e un fornitore d'opera musulmano, sopra la testa di chi deve giudicare da terzo e imparziale figuri il simbolo di una delle due parti in causa;
si può fare dell'ostruzionismo, ma il destino della questione è segnato