lo è in virtù dell'art. 3 della Costituzione, per cui lo stato non può prendere parte e apprezzare alcuna fede o confessione particolare, ma solo tutelare la libertà di culto, purché lecito;
ma poi incide, come giustamente osserva Patriciello, nella vita politica, e quindi le manifestazioni vanno disciplinate come quelle di qualsiasi altra ideologia, per impedire che i conflitti che si possono generare sfuggano di mano e turbino l'ordine pubblico;
ed è un "fatto pubblico" esattamente come il tifo calcistico; lo stato non tifa Roma o Juventus, ma garantisce l'ordine pubblico in occasione delle partite, a tutela sella libertà degli spettatori di andare allo stadio;
se all'Olimpico va una compagnia di CC e alla partita della Viterbese cinque poliziotti non vuol dire che lo stato tifa Roma![]()