Originariamente Scritto da
crepuscolo
A parte che Dio perfettissimo è pensato nel senso che è l'uomo che gli ha attribuito tutte le positività umane, al massimo, escludendo a sua volta tutte le negatività. Come dire che il Dio perfettissimo è il massimo delle aspirazioni umane; sarà così o non sarà così, chi lo sa? In compenso c'è da riflettere su come a noi piacerebbe Dio.
Detto questo
supposto che si creda in un Dio che si rivela in modi misteriosi, come quello spirituale, espresso nelle varie scritture, che sebbene non siano espresse in forma limpida tuttavia riflettono un certo spirito, diciamo pure universale.
E, secondo me, una parte di quello spirito entra dentro colui che si dedica a Dio, ma anche in chi a lui non si dedica ma si dedica ad altre cose altrettanto utili, poiché come appartenenti del mondo cerchiamo di armonizzarci ad esso, nei modi nostri, ognuno il suo io.
E' avere Dio dentro che fa di noi tutti uguali, ma poi ognuno esercita il suo potere, noi modi più disparati ma si spera in maniera utile verso la società a cui apparteniamo, visto che non ce ne sono altre.
Per quanto riguarda il peto del batterio io mi sento Einsteiniano in quanto tutto è relativo ed ognuno si sente le sue puzze
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