Non sono cattolico e non sono in grado di dire che cosa potrebbe funzionare. Quello che non funziona più è sotto gli occhi di tutti.
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
Questo lo hai scritto tu: "che non può più essere nel mondo come soggetto normatore esterno, ma nelle coscienze".
La coscienza che intendo io è inizialmente adatta alla sopravvivenza (vedi i bambini, animali, ecc), poi c'è il passo della conoscenza, che non è ancora sapienza; il lupo o l'uomo lupo vivono nel loro mondo nel miglior modo possibile, come penso lo facessero anche i trogloditi, o uomini scimmia.
Tale ritmo, sopravvivenza e conoscenza , è scandito ancor oggi nell'animale uomo.
Qual'è dunque la coscienza di cui parli?
Forse la coscienza delle coscienze?
A che servono i valori morali nella foresta...certamente a fare una finaccia.
Da ragazzo leggevo Topolino e c'era il lupo cattivo e Lupetto suo figlio, ebbene quando il padre catturava i tre porcellini per farli in pentola il figlio buono, con una buona coscienza diresti tu, li faceva sempre scappare. Ti sembra normale?
Ultima modifica di crepuscolo; 05-08-2019 alle 10:39
Il male c'è sempre stato perché Dio ha sempre lasciato fare e, quindi, molti se ne sono sempre fregati delle sue minacce. Per questo non ha mai funzionato il sistema retributivo. Perfino in Israele, dove Dio interveniva abbastanza con benedizioni e maledizioni a effetto ravvicinato, non ha funzionato granché, perché pure lì lasciava abbastanza fare.
Del resto, se Dio o i governanti incaricati intervenissero immediatamente col sistema retributivo, non avrebbe senso parlare di fede e il sistema funzionerebbe, credo.
Dunque, è colpa di Dio? No, c'è una strategia determinata dal conflitto con Satana.
Fate l'amore, non la guerra.
Lavorare tutti, lavorare meno.
certo, perché poi dovresti spiegare razionalmente la leucemia infantile come buona e giusta;
no, questo è istinto, non coscienza;La coscienza che intendo io è inizialmente adatta alla sopravvivenza (vedi i bambini, animali, ecc)
non vedo la differenza oggettiva tra le sue cose; oggettiva eh, non una fantasia;poi c'è il passo della conoscenza, che non è ancora sapienza
agli esseri umani servono a puntellare la collaborazione, premessa alla sopravvivenza;Qual'è dunque la coscienza di cui parli?
Forse la coscienza delle coscienze?
A che servono i valori morali nella foresta...certamente a fare una finaccia.
il tutto è possibile solo perché meccanicamente - e questo è un fatto, scientifico - l'essere umano è in grado di elaborare un linguaggio complesso, co una grande capacità di astrazione, che rende possibile comunicare, simpatizzare, empatizzare, pensarsi come comunità di interessi e quindi elaborare una morale, che la coscienza non può ignorare; la può trasgredire, ma non ignorarla;
se io dovesi cercare un dio, andrei a guardare dalle parti del linguaggio; quello che scrisse in principio era il verbo, logos, pensiero astratto, dovrebbe suggerire qualcosa in quella direzione.
c'� del lardo in Garfagnana
quindi, anche nell'uomo-lupo. IL suddetto avrà i "suoi valori", la "sua etica". E sono (IMHO) validissimi, tanto quanto i "valori" e "l'etica"mia., o di chichessia. Differenti, certo: non credo che esista "l'etica assoluta" o i "valori assoluti". Esistono, ma sono contingenti. IMHO, ovviamente....vox clamantis in deserto sono....
Se non c'è prima l'istinto non ci può essere la coscienza che poi si sviluppa in conoscenza.
Il cavernicolo aveva molto più istinto che conoscenza, poi con l'agricoltura, il villaggi e le città è iniziata la coscienza di se e degli altri, ma soprattutto la difesa comune dai pericoli, influendo così sull'aumento della conoscenza a discapito dell'istinto, detto anche primordiale.
Con l'istinto si tocca, si sente e si guarda, con la coscienza si pensa, infatti ormai l'attenzione verso il nemico e l'imprevisto cala notevolmente.
Anche se non sono psicologo posso notare che nei miei discorsi c'è una certa logica che tende verso un bersaglio, tu, invece sembri aver già fatto centro.......in un bersaglio virtuale;...quale?
[QUOTE=axeUgene;1644010]
non vedo la differenza oggettiva tra le sue cose; oggettiva eh, non una fantasia;
/QUOTE]
La sapienza per me è un aspetto posteriore alla conoscenza. Con la sapienza metti a frutto la conoscenza.
Se per te è uguale mi strappo le palle due a due finché non esce un numero dispari.
certo, l'ho scritto;
l'uomo-lupo, però, se non educato a comunicare in astratto con soggetti capaci, perché orfano nella natura, difficilmente può elaborare imperativi morali astratti disgiunti dall'esperienza, perché non ha convenienza ad alcun obbligo organizzato;
si ricorderà l'esperimento di Federico II°, allevare bambini senza istruzione linguistica, tate mute, cercando la lingua naturale: tutti morti precocemente;
sai che soffrono innocenti; questo basta;
e allora ? l'istinto c'è in ogni animale; ma qui si parla di coscienza;
non capisco il raffronto sul personale; le discussioni sono sempre virtuali, chiacchiere; le mie quanto le tue;Anche se non sono psicologo posso notare che nei miei discorsi c'è una certa logica che tende verso un bersaglio, tu, invece sembri aver già fatto centro.......in un bersaglio virtuale;...quale?
io mi sto limitando a suggerire percorsi minimamente ordinati - che non sono certo frutto di mie elaborazioni presuntuose, ma di istruzione ordinaria e poco più che elementare - a chi si voglia muovere in un terreno difficile di suo; ma non ho alcuna pretesa di dire niente di particolarmente saggio, illuminante o "vero";
ma chi ha voglia di sbizzarrirsi con parole in libertà, concetti alati che non significano nulla, si accomodi.
c'� del lardo in Garfagnana
Un dio che lascia fare, un dio che minaccia? Se dovessi credere in un dio così (con la minuscola, prego) sarei uno stupido. In fondo perfino tante religioni credono in un'Anima presente in ognuno di noi. In Oriente parlano dell'anima come di uno specchio capace di riflettere l'Infinito. Soltanto che questo specchio lo abbiamo ricoperto di fango...urge una ripulita...
" L' uomo ha una tale passione per il sistema
e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
pur di legittimare la propria logica."
Dostoevskij.
Se il mondo finisse per tutti così come si pensa generalmente, per quelli che la pensano come te sarebbe proprio una bella ingiustizia divina, ma poiché la sofferenza degli innocenti, come dice Gesù, sarà premiata, per il credente in Gesù il discorso di un Dio giusto torna alla perfezione.
E così anche il cristiano vero non solo non fa soffrire gli innocenti ma cerca di aiutarli come li aiutava Gesù.
Se tu non ti spieghi la sofferenza degli innocenti, fai bene ad avercela con Dio perché anch'io se pensassi che tutto finisse con la morte lo riterrei ingiusto.
Il credere alla giustizia di Dio è ovviamente un atto di fede.
E' difficile pensare all'onnipotenza di Dio se non ci salvasse dalla morte definitiva, la morte spirituale, in questo caso: "che ce frega di Dio"....la vita è così breve........godiamocela
Ultima modifica di crepuscolo; 05-08-2019 alle 16:28