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Curioso... NON cosi' per quanto prospetta l' autore di salmo 88 / uno dei piu' "scomodi" quanto irriverenti di tutto il Tanak ebraico.

Come riportava l' esegeta G.Ravasi (eminentissimo cardinal della santa ekklesia _ e autore del suo tante volte citato Qoelet delle Paoline).
Infatti, per sua eminenza, questi 2 autori sono gli unici contro-corrente (!) - poichè presentano la "cruda" realta' e - soprattutto - NON illudono il devoto !

Orbene proprio da questo scomodissimo salmo l' anonimo (pur sempre ispirato..) autore evidenzia la totale assenza (o Inesistenza ??) di quell' iddioEtnico-Vivente.

Infatti, malgrado le angoscianti invocazioni del sofferente.. miranti non solo a consolarlo ma altresi' poter superare quel suo penoso stato, dal quel sublime ed inaccessibile trono celeste si ode un assordante Silenzio !

Amareggiato e deluso, il credente allora si sfoga impuntando proprio a "quell' iddioTribal" l' infausto stato del suo essere, cosi' come quel suo divinTerrore lo abbia perseguitato fin da quando è nato e che ancora continua a tormentarlo (come fosse il divinSadico !) -

Ormai certo che quel sospirato-agognato-invocato numinoso aiuto mai e poi mai lo ricevera' (in quanto divinImpotente) - il deluso devoto si "consola" per quella futura compagnia che gli sara' veramente fedele: Le Tenebre !!

Un salmo questo (al pari di Qoelet !) cosi' terrificante _ che ci si domanda come abbia potuto essere stato inserito nel Canone (ovvero come testo "ispirato dal cielo" _ misteri del monoteismo !?) -

Altroche' _ sia lodato l' iddioAbramitico .....
@ Esterno.

I Salmi mi ricordano il ginnasio, la mia gioventù, allorché
carichi di energia si leggeva e studiava praticamente sem
pre. Un pomeriggio afoso d'estate mi rifiutai di uscire con i
miei amici e decisi di leggere tutti i Salmi, sono 149, credevo
di fare prima ma ci volle un sacco di tempo e mi stancai.
I Salmi sono grida di disperazione e invocazioni di lode a Dio.
Li lessi dalle 14 alle 23.
Non é detto che Dio subito ci accontenti, come sai é scritto,
le mie vie non sono le vostre vie, i miei pensieri non sono i vostri pensieri...,
noi non stropicciamo la lampada e il dio-genio ci viene in soccorso,
non è detto.
Io sono d'accordo con Padre Cristoforo che rampogna Renzo al
lazzaretto che' voleva ancora vendicarsi di don Rodrigo, e a
ragione, mentre il poveraccio stava morendo, e il Frate dice, come
Giobbe, sia benedetto sempre il Signore e nella buona e nella
cattiva sorte. Affidarsi alle mani di Dio è molto meglio che allonta
narsi da Lui.