Cono purtroppo tutto questo tripudio di amore, termine abusato e messo come il prezzemolo, spesso cela l'opposto. E la stessa fede è sbandierata per fare le hit-parade e come martello verso gli altri, per giudicare.
Già l'accento posto sulla questione dell'aldilà e la pena eterna, dimostra che tutto questo bene e amore sbandierati ai quattro venti sono di facciata e per negare anche a sé stessi un desiderio o un sentimento scomodo. Il tutto con la formuletta, che allontana da dio e da sé stessi responsabilità e sentimenti negativi, del.peccatore unico artefice del proprio destino. Ma c'è un dio che giudica e dispone e quindi non è possibile scaricare tutto sull' individuo.
Tutto il darsi da fare per il bene dell'altro nasconde pure un certo timore ed opportunismo verso dio, entità che ci terrebbe per le palle visto che in base a come uno vive, fa o non fa, potrebbe subire qualche guaio qui e dopo aver tirato le cuoia. Quanto c'è davvero di disinteressato e per il solo bene dell'altro qui ed ora?

Per quanto mi riguarda, ad oggi, visti atteggiamenti, nozioni, modalità di pensiero, ed esseri fantastici a cui credere, la fede non suscita attrattiva.