posto che pure tutti questi "devianti" vengono da contesti "tradizionali", di cui sono il prodotto;
ma ragionare con Cono è inutile; lui mette metodicamente in "ignore" qualsiasi dato di realtà o logico smentisca i suoi slogan e la possibilità di immaginare una fantasia fondata su quelli in cui le sue argomentazioni gli consentono un'identità;
ora, lui lo capisce perfettamente, perché non è scemo; l'interesse a leggere cosa risponde sta proprio nel capire attraverso quali meccanismi un adulto che vive nella realtà riesce a neutralizzarne i segnali, perché questa rimozione è un fenomeno diffusissimo su tantissime questioni, che riguarda un po' tutti, a prescindere dall'istruzione, cultura, ecc...
osserva questa formulazione:
qui si rimuove il conflitto, la pluralità di individui, con quella sintesi del "Perdono", con la maiuscola, che implica un ordine di valori, gerarchico, a ribadire i rapporti di forza nell'equilibrio che questi generano, e quindi la rassegnzione a quell'equilibrio;
gli chiedi conto della realtà del suo modello di riferimento e semplicemente ti ignora e ripete il mantra: oggi facciamo - intendendo però gli altri, che fanno... -
significativamente, al femminilePensare il Matrimonio (o l'unione civile, la convivenza eccetera) in modo naturale. Papà, mamma, figli. Figli che sono la parte più debole ed hanno quindi il diritto (ripeto, naturale) di venire al mondo e relazionarsi con una sola figura maschile e una sola figura femminile. Non hanno bisogno, i nostri figli, di due genitori perfetti, che non litigano mai. Hanno bisogno di scoprire (di riscoprire!) che esiste il Perdono. Che papà e mamma, anche se sono diversi, anche se sono deboli e fragili, si amano e li amano. Prima di ogni altra cosa. Prima di loro stessi. Oggi questo lo abbiamo perso. Oggi per prima cosa ci siamo noi adulti. Il nostro ombelico. "Io sono mia!"
ma, se non sono mia, di chi sono ?
lui si dichiara Nicht Schuldig, anche se gli mostri i cadaveri ammucchiati del suo piccolo mondo antico; nel pensier si finge, perché è talmente angosciato dalla realtà da essere incapace di elaborare una strategia per venirci a patti, anche se si rende conto dell'artificio;
però è interessante, perché è un esempio estremo di rimozioni della razionalità che operiamo spesso un po' tutti.