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Discussione: L’affetto allargato

  1. #1096
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    bravissimo !
    se nemmeno Mattarella, oltre agli altri grandi pensatori, suggerisce alcunché in termini di precetto impositivo, vuol dire che non c'è quella censura morale che invece attribuisci tu;
    cioè, se non si fanno figli, si può detassare, prevedere assistenza a chi li vuol fare e avrebbe difficoltà; questo intende il Presidente, e su questo nessuno obietta;

    proprio in quanto tutore della Cost. e della famiglia come società naturale - cioè spontanea - non c'è alcun giudizio morale sulla scelta eventualmente diversa;
    mentre tu lo tiri per la giacchetta in una censura morale dell'auto-determinazione di chi spontaneamente decida in modo diverso, ci ficchi dentro divorzi e separazioni e quant'altro; è lì che vai fuori strada;
    e non per un giudizio sulle tue preferenze, ma perché non esponi una soluzione che si atteggi a precetto impositivo, come avviene normalmente quando si riscontra un problema di ordine pubblico;
    questa omissione è una confessione di impotenza morale di qualsiasi cosa tu pensi in proposito e chi ti legge pensa: vabbè, questo è uno che vorrebbe un mondo di gente costretta a vivere come piace a lui; nòva...
    Proviamo a fare un esempio: Non deve (meglio, non dovrebbe) essere la Legge a dirti di portare la mascherina. Ma la tua sensibilità. Il tuo Rispetto per gli Altri.
    Non dovrebbe essere la Legge a suggerirti di privilegiare sempre il Bene Comune rispetto a quello individuale. Ma, idem, la tua sensibilità.
    Quando i più grandi pensatori del nostro tempo parlano di crisi morale e di caduta dei Valori, non fanno censura, Axe. Fotografano semplicemente la Realtà.
    Quando si dice che innamorarsi, fidanzarsi, sposarsi, promettersi il Futuro, avere figli, crescerli e educarli a quei cinque o sei Valori fondamentali, porta enorme beneficio alla Società tutta, non si è retrogradi, conservatori o addirittura di destra. E men che meno si fanno giudizi morali sulle singole Persone. Quelle rimangono libere nelle loro scelte, ci mancherebbe. Ma qua ormai da mesi stiamo cercando di capire e dare risposta proprio a questo dilemma: L'individuo o la Società? Il diritto del singolo o quello collettivo? Quello di noi adulti o quello dei Bambini?
    amate i vostri nemici

  2. #1097
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    A leggerti sembrerebbe di no, che a 60 anni non abbia contatto con la realtà, con 6 decenni in cui avrai visto cambiamenti nella società.
    Per vendere il prodotto, di sicuro in una certa percentuale devi far finta.
    Quando non ci sono stati conflitti, incomprensioni e problemi fra i due sessi? Direi mai. Tu sfrutti questo cavallo di battaglia per dipingere un mondo che sembra il peggiore di tutti ed ogni volta ti dobbiamo far presente delle condizioni delle famiglie e delle donne soprattutto decenni e secoli fa.
    I diritti poi si spera siano per tutti, non solo per i bambini, che tu sfrutti per tirare acqua al mulino delle tue cheche. Difatti quando ti viene fatto notare l'altro lato della medaglia, famiglie in cui si sta male, bambini compresi, fai orecchie da mercante e taci.
    Ora, se tu sei felice del tuo stile di vita, della tua famiglia, del tuo modello di famiglia, di che ti lagni di continuo? Non dovrebbe la tua condizione darti soddisfazione, gioia e realizzazione? Io capisco che tu non veda bene ciò che si discosta dal tuo modello, ma dopo averlo detto più di una volta, avendo fatto così pure il tuo dovere, non ti dovrebbe alla fine bastare di essere nel giusto e goderti appunto ciò che hai e la tua vita? Diversamente ci sarebbe da pensare che qualcosa ti rode e non sia solo l'ansia di meritarsi la suite lassù fra le stelle.
    E se ti lagni della denatalità, invece di scassare i cosiddetti alla gente di continuo come unici colpevoli, dovresti adoperarti per rimuovere ciò che ostacola il metter su famiglia, che non è sempre l'egoismo, l'edonismo ed il narcisismo, ma avere benefici, servizi e stipendi adeguati.

    Mio cugino è da qualche anno divorziato dalla moglie. Ha una nuova compagna e lei pure un altro. Purtroppo le cose hanno cominciato a non andare e hanno deciso di dividersi. La bimba piccola ha un po' patito, non ne faccio mistero, in parte per la separazione, in parte un po' per la mamma, che con lei da quel che ho capito, c'è stato un certo comportamento anaffettivo. Però in tutto questo le cose comunque vanno, non si sono fatti la guerra, le figlie di mio cugino vedono i genitori ed i parenti, con la compagna di mio cugino si trovano bene e lei vuole bene alle sue figlie (col compagno della mamma ora non mi ricordo se è tutto ok).
    Li mettiamo al rogo?
    No. Li aiutiamo a capire che nessuno li sta giudicando per le loro scelte, Laura. E nel contempo (ti ringrazio dell'esempio che hai raccontato) che una Società così liquida e frammentata anche nei sentimenti e nei rapporti di coppia, avrà sempre come vittime soprattutto i Minori. Soprattutto chi non può difendersi perchè è piccolo.
    Se la Mamma si separa dal Babbo e poi s'innamora di uno di Firenze, poi di uno di Arezzo, poi di uno di Forlì e poi di uno di Istanbul noi diciamo "che bello, è segno di libertà, al diavolo i legami duraturi, w l'affetto allargato". Ma per loro sono traumi. Profondi. Che generano spesso ferite visibili e invisibili, dure a scomparire.
    amate i vostri nemici

  3. #1098
    Mizzica ma sempre lo stesso disco!!!
    Bambol utente of the decade

  4. #1099
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Proviamo a fare un esempio: Non deve (meglio, non dovrebbe) essere la Legge a dirti di portare la mascherina. Ma la tua sensibilità. Il tuo Rispetto per gli Altri.
    Non dovrebbe essere la Legge a suggerirti di privilegiare sempre il Bene Comune rispetto a quello individuale. Ma, idem, la tua sensibilità.
    fraintendi la questione:
    la legge - in democrazia, beninteso - stabilisce quale misura di "bene" sia davvero comune alla quasi totalità delle sensibilità; qui siamo tutti d'accordo sul fatto che sia necessario non rubare e fermarsi col rosso al semaforo; ma solo tu coltivi l'idea che l'autodeterminazione nelle questioni di famiglia e filiazione dovrebbe cedere il passo a qualcos'altro, che però non definisci; e la legge puntualmente registra questa tua minorità, sancendo come sacra quell'autodeterminazione;

    qualcuno pensa che, siccome a causa della religione si compiono massacri, i culti andrebbero vietati in nome della sua idea di Bene comune; ma sarebbe in minoranza, e per quanto quello possa addurre storia e cronaca, giustamente la legge preserva l'autodeterminazione dell'individuo in materia di culto;

    Quando i più grandi pensatori del nostro tempo parlano di crisi morale e di caduta dei Valori, non fanno censura, Axe. Fotografano semplicemente la Realtà.
    posto che su alcune cose, interpretate diversamente, sarei pure d'accordo, quella non è affatto la realtà, ma la scelta di una parte della realtà, compiuta da quei pensatori, per attribuire un peso maggiore o minore a ciò che si osserva, come la scelta di suonare i tasti di un pianoforte e a volume diverso;

    Quando si dice che innamorarsi, fidanzarsi, sposarsi, promettersi il Futuro, avere figli
    sono cose diverse e in contraddizione; chi è sposato e ha promesso, può innamorarsi e figliare con altri; cosa che avviene di frequente; non puoi mettere tutto nello stesso pacchetto; o dai la priorità alla famiglia spontanea, naturale, o al vincolo giuridico, delle due l'una;

    la nostra legge, nell'attuazione della nozione di Bene comune quale sentita dalla quasi totalità delle persone, stabilisce la sacralità del sentimento; e questo non per idolatria dell'individualismo, ma perché si prende atto della realtà che in una famiglia non si può imporre l'accordo, e che la separazione sia preferibile ad una cronica atmosfera di conflitto;

    crescerli e educarli a quei cinque o sei Valori fondamentali,
    e sarebbero ?
    porta enorme beneficio alla Società tutta
    dipende da quali valori enunci e da cosa ognuno intende come valore sociale; il dissenso che sperimenti qui - con tutti - ti mostra che la preferibilità di certi valori e assetti sociali non è affatto scontata, anzi;
    non si è retrogradi, conservatori o addirittura di destra.
    io non ho mai censurato preferenze conservatrici, e nemmeno reazionarie; ognuno ha diritto a preferire quel che crede, sempre in base al principio di autodeterminazione; abbiamo tutti lo stesso diritto;
    quello che ti contesto è il falso ideologico che rappresenti con frasi come queste:
    E men che meno si fanno giudizi morali sulle singole Persone.
    certo che esprimi giudizi morali sui singoli; se tu dici il peccato - o il reato - poniamo rubare, stai giudicando moralmente chi compia quell'azione, e non ti puoi nascondere dietro il dito del dire il peccato ma non il peccatore; se rubi, la legge ti persegue nella tua individualità, nome e cognome;
    se divorzi o decidi di non avere figli no, perché quello è un comportamento riconosciuto come lecito, e nulla conta per la società il fatto che tu lo ritenga peccato;

    quando si redige la legge contro il furto o il codice della strada, si argomenta il danno sociale di certi comportamenti, in modo "forte", pesandolo sulla bilancia; per la società la libertà individuale deve cedere il passo di fronte al semaforo rosso; nei casi di cui parli tu, no, e per numerosi buoni motivi, consolidati e comuni alla quasi totalità delle persone;

    Quelle rimangono libere nelle loro scelte, ci mancherebbe.
    se postuli le persone come libere, il caveat è che la loro scelta è irrilevante in termini di Bene comune, al contrario del furto o delle violazioni del CdS; nessuno direbbe che le persone devono essere libere di rubare o passare col rosso;

    se censuri come contraria al Bene comune la libertà di non avere figli o farsi una nuova famiglia, devi necessariamente - proprio a tutela di quel Bene che definisci comune - tradurre l'idea in normazione, precetto vincolante e obbligatorio, e giocartela su quel piano;
    se non lo fai, è una confessione di impotenza morale;

    Ma qua ormai da mesi stiamo cercando di capire e dare risposta proprio a questo dilemma: L'individuo o la Società? Il diritto del singolo o quello collettivo? Quello di noi adulti o quello dei Bambini?
    la società attuale - che tu deplori - è quella che nella storia umana prevede la maggior tutela possibile dell'infanzia; i bambini non c'entrano nulla, e te lo dicono loro stessi, una volta divenuti adulti e consapevoli; te lo dicono esplicitamente, e implicitamente, proprio rifiutando in massa e spontaneamente quel modello di famiglia in cui sono cresciuti;
    il conflitto tra desideri individuali e società c'è dalla notte dei tempi, e lo risolve proprio la legge, sancendo quanto la sensibilità diffusa avverte come dovuto;

    detto questo, il tuo approccio alla questione famiglia e sessualità è squinternato e puerile, qualsiasi pensatore tu citi a sproposito, senza prospettive; questo perché ti trovi di fronte ad una sensibilità diffusa che da almeno due secoli si forma in massa su valori diversi - che ritrovi ovunque, nella cultura "alta" e in quella popolare - dai tuoi e sta lentamente elaborando un'idea diversa di famiglia; non lo rimetti il dentifricio nel tubetto;

    poi, per me puoi pensare quel che ti pare; l'unico problema lo puoi avere coi tuoi figli, se rappresenti loro una realtà fittizia dei sentimenti e quelli poi entrano in conflitto con quel modello, privi di strumenti per affrontare quanto tu vuoi negare.
    Ultima modifica di axeUgene; 05-11-2020 alle 13:42
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #1100
    Opinionista L'avatar di Vega
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    No. Li aiutiamo a capire che nessuno li sta giudicando per le loro scelte, Laura. E nel contempo (ti ringrazio dell'esempio che hai raccontato) che una Società così liquida e frammentata anche nei sentimenti e nei rapporti di coppia, avrà sempre come vittime soprattutto i Minori. Soprattutto chi non può difendersi perchè è piccolo.
    Se la Mamma si separa dal Babbo e poi s'innamora di uno di Firenze, poi di uno di Arezzo, poi di uno di Forlì e poi di uno di Istanbul noi diciamo "che bello, è segno di libertà, al diavolo i legami duraturi, w l'affetto allargato". Ma per loro sono traumi. Profondi. Che generano spesso ferite visibili e invisibili, dure a scomparire.
    Noi chi? Io non di certo, per quanto mi possa essere dispiaciuto a suo tempo dei problemi fra mio cugino e la moglie ed il riflesso sulle figlie. Se vuoi andare in Svizzera a predicar loro qualcosa sulla loro situazione e scelte di vita ti do l'indirizzo.

    E' ovvio che i figli possano soffrire, ma dipende anche da come si affronta la situazione. E ti ripeto che per fortuna la situazione familiare nuova procede e ormai da alcuni anni ci sono i nuovi compagni per entrambi, senza saltare di fiore in fiore, senza essere liquidi che più liquidi non si può, oggi con quello/a e domani con un altro/a.
    E senza fare per l'ennesima volta le orecchie da mercante, i figli soffrono anche dei problemi nella famiglia che di facciata resta com'è ma non è unita nei fatti e nell'affetto.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  6. #1101
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    I Figli non hanno bisogno di genitori perfetti, Laura. Genitori che non litigano mai, tutti precisi e perfetti, no! Hanno bisogno di genitori che si perdonano. Hanno bisogno di scoprire che nella Vita il Perdono esiste e ha una forza dirompente! Un Babbo e una Mamma imperfetti, ma che rimangono insieme, sono sempre preferibili, per loro, a un nuovo compagno o a una nuova compagna dei due che si separano. Te lo do per certo. Nel post sopra, Axe chiedeva quali possono essere quei cinque o sei Valori fondamentali da passare ai Figli. Ecco, il primo è proprio il Valore del Perdono. C'è poi quello del Rispetto per gli Altri e per le idee degli Altri. C'è quello della Fortezza, che ci fa rimanere in piedi a combattere quando si presentano gli ostacoli della Vita. Ti sembra che oggi noi adulti stiamo testimoniando questo ai più piccoli? Se siamo noi per primi che gettiamo la spugna e alziamo bandiera bianca alle prime difficoltà? E' chiaro che verranno sù senza spina dorsale, incapaci di affrontare in modo retto e responsabile le tante avversità e le tante prove dell'esistenza....
    A volte, tutto quello che desideriamo è avere una vita senza problemi, riuscire a raggiungere i nostri obiettivi senza troppa fatica, insomma: ottenere risultati senza alcuno sforzo. La verità è che raggiungiamo davvero i nostri obiettivi, non quando evitiamo le difficoltà, ma quando impariamo ad affrontarle senza scorciatoie.
    amate i vostri nemici

  7. #1102
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    fraintendi la questione:
    la legge - in democrazia, beninteso - stabilisce quale misura di "bene" sia davvero comune alla quasi totalità delle sensibilità; qui siamo tutti d'accordo sul fatto che sia necessario non rubare e fermarsi col rosso al semaforo; ma solo tu coltivi l'idea che l'autodeterminazione nelle questioni di famiglia e filiazione dovrebbe cedere il passo a qualcos'altro, che però non definisci; e la legge puntualmente registra questa tua minorità, sancendo come sacra quell'autodeterminazione;

    qualcuno pensa che, siccome a causa della religione si compiono massacri, i culti andrebbero vietati in nome della sua idea di Bene comune; ma sarebbe in minoranza, e per quanto quello possa addurre storia e cronaca, giustamente la legge preserva l'autodeterminazione dell'individuo in materia di culto;


    posto che su alcune cose, interpretate diversamente, sarei pure d'accordo, quella non è affatto la realtà, ma la scelta di una parte della realtà, compiuta da quei pensatori, per attribuire un peso maggiore o minore a ciò che si osserva, come la scelta di suonare i tasti di un pianoforte e a volume diverso;


    sono cose diverse e in contraddizione; chi è sposato e ha promesso, può innamorarsi e figliare con altri; cosa che avviene di frequente; non puoi mettere tutto nello stesso pacchetto; o dai la priorità alla famiglia spontanea, naturale, o al vincolo giuridico, delle due l'una;

    la nostra legge, nell'attuazione della nozione di Bene comune quale sentita dalla quasi totalità delle persone, stabilisce la sacralità del sentimento; e questo non per idolatria dell'individualismo, ma perché si prende atto della realtà che in una famiglia non si può imporre l'accordo, e che la separazione sia preferibile ad una cronica atmosfera di conflitto;


    e sarebbero ?

    dipende da quali valori enunci e da cosa ognuno intende come valore sociale; il dissenso che sperimenti qui - con tutti - ti mostra che la preferibilità di certi valori e assetti sociali non è affatto scontata, anzi;

    io non ho mai censurato preferenze conservatrici, e nemmeno reazionarie; ognuno ha diritto a preferire quel che crede, sempre in base al principio di autodeterminazione; abbiamo tutti lo stesso diritto;
    quello che ti contesto è il falso ideologico che rappresenti con frasi come queste:

    certo che esprimi giudizi morali sui singoli; se tu dici il peccato - o il reato - poniamo rubare, stai giudicando moralmente chi compia quell'azione, e non ti puoi nascondere dietro il dito del dire il peccato ma non il peccatore; se rubi, la legge ti persegue nella tua individualità, nome e cognome;
    se divorzi o decidi di non avere figli no, perché quello è un comportamento riconosciuto come lecito, e nulla conta per la società il fatto che tu lo ritenga peccato;

    quando si redige la legge contro il furto o il codice della strada, si argomenta il danno sociale di certi comportamenti, in modo "forte", pesandolo sulla bilancia; per la società la libertà individuale deve cedere il passo di fronte al semaforo rosso; nei casi di cui parli tu, no, e per numerosi buoni motivi, consolidati e comuni alla quasi totalità delle persone;


    se postuli le persone come libere, il caveat è che la loro scelta è irrilevante in termini di Bene comune, al contrario del furto o delle violazioni del CdS; nessuno direbbe che le persone devono essere libere di rubare o passare col rosso;

    se censuri come contraria al Bene comune la libertà di non avere figli o farsi una nuova famiglia, devi necessariamente - proprio a tutela di quel Bene che definisci comune - tradurre l'idea in normazione, precetto vincolante e obbligatorio, e giocartela su quel piano;
    se non lo fai, è una confessione di impotenza morale;


    la società attuale - che tu deplori - è quella che nella storia umana prevede la maggior tutela possibile dell'infanzia; i bambini non c'entrano nulla, e te lo dicono loro stessi, una volta divenuti adulti e consapevoli; te lo dicono esplicitamente, e implicitamente, proprio rifiutando in massa e spontaneamente quel modello di famiglia in cui sono cresciuti;
    il conflitto tra desideri individuali e società c'è dalla notte dei tempi, e lo risolve proprio la legge, sancendo quanto la sensibilità diffusa avverte come dovuto;

    detto questo, il tuo approccio alla questione famiglia e sessualità è squinternato e puerile, qualsiasi pensatore tu citi a sproposito, senza prospettive; questo perché ti trovi di fronte ad una sensibilità diffusa che da almeno due secoli si forma in massa su valori diversi - che ritrovi ovunque, nella cultura "alta" e in quella popolare - dai tuoi e sta lentamente elaborando un'idea diversa di famiglia; non lo rimetti il dentifricio nel tubetto;

    poi, per me puoi pensare quel che ti pare; l'unico problema lo puoi avere coi tuoi figli, se rappresenti loro una realtà fittizia dei sentimenti e quelli poi entrano in conflitto con quel modello, privi di strumenti per affrontare quanto tu vuoi negare.
    ...e di nuovo ti chiedo: Allora che si fa? Per te la Società attuale va in fondo benissimo così e quei "simpatici professori" stanno solo dicendo fesserie: Non è presente nessun degrado etico e nessuna crisi valoriale, ai nostri giovani stiamo presentando e preparando un mondo vivibile, sostenibile e accettabile: Ma quale tramonto di civiltà?
    Per me invece, il loro grido d'allarme ha molta ragion d'essere! Poichè la gente è sola, disorientata, triste, depressa, senza più una risposta convincente al senso dell'esistenza. Acida dentro, conflittuale, più pronta a vomitare sugli Altri i propri risentimenti che a riconoscere con umiltà le proprie colpe, si limita al semplice fruire dell'immanente, di quello di cui può disporre al momento, senza più una qualche idea di Futuro.
    E' possibile una sintesi fra queste due visioni? Credo proprio di no, sai. Uno ha ragione e uno ha torto: Non si scappa.
    amate i vostri nemici

  8. #1103
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    Ma insomma, sarebbe ora di finirla con tutti questi discorsi apocalittici sulla "Società" che va a fondo, sono gli stessi identici che ascolto dai tempi del '68, generiche lamentazioni che servono a nulla. Come se la "Società" generica fosse qualcosa di esterno a noi, che la guardiamo con disprezzo nei suoi mali. Egoismo, arrivismo, degrado, si lamentano fin dai tempi del cucco, da quando Cono aveva appena imparato a camminare. Ma possiamo provare ad essere un tantino più propositivi a volte?
    " L' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."

    Dostoevskij.

  9. #1104
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    ...e di nuovo ti chiedo: Allora che si fa?
    questo dovresti essere tu, coi pensatori che citi a doverlo dire; io, peraltro, ti avrei pure risposto, ma su questo preciso ora:

    Per te la Società attuale va in fondo benissimo così
    non ho mai scritto questo; ti ho dimostrato che la società non è mai "andata benissimo" - infatti , eloquentemente non puoi citare una società migliore di questa, anzi, al contrario, il passato si mostra sempre come peggiore, proprio quanto a quella tutela dei più deboli che rivendichi;

    e ti ho dimostrato che mai nella storia è stato possibile condizionare stabilmente le propensioni sociali diffuse quanto a demografia, famiglia, migrazioni, economia, religione; se dici ai cinesi di fare solo un figlio, quelli emigrano; se dici agli africani di restare a morire di sete a casa loro quelli prendono il barcone; se dici ai polacchi di diventare atei, quelli rovesciano il regime; se dici al meridionale di obbedire al capobastone e fare il bracciante quello emigra in America o a Milano e diventa imprenditore;
    analogamente, se dici ai giovani e alle donne di pensare alla famiglia tradizionale, retta dai carismi, come quella dei nonni, quelli ti fanno un gran pernacchione ;

    e quei "simpatici professori" stanno solo dicendo fesserie:
    no, secondo me non dicono fesserie; stanno solo descrivendo una crisi di passaggio da un modello ad un altro; per te è una tragedia, perché ti identifichi nel vecchio modello; ma è un problema tuo; così come per lo schiavista l'emancipazione degli schiavi era la fine del mondo, o la costituzione per il monarca assolutista, la democrazia per l'autoritario, ecc...
    la società si regola da sé, sempre, perché compone il conflitto, e la legge registra quella composizione, di cui è sintesi;
    Non è presente nessun degrado etico e nessuna crisi valoriale
    c'è - forse - la crisi dei tuoi valori;
    il tuo problema è che non sei stato educato a contemplare che gli altri possano aderire a valori diversi;

    il piano comune - ripeto - è quello della legge, che definisce i reati;
    tu, invece, incapace di ammettere opinione diversa, vorresti che ciò che tu contempli come peccato - divorziare, non essere aperti alla vita, la contraccezione, ecc... diventi reato, e il ritorno a precetti vincolanti di decenni o secoli fa;
    e io non ti censuro questa reazione; ti sto solo spiegando che è un'idea fallimentare, che non ha mai funzionato, perché la società va comunque per conto suo;

    Per me invece, il loro grido d'allarme ha molta ragion d'essere! Poichè la gente è sola, disorientata, triste, depressa, senza più una risposta convincente al senso dell'esistenza. Acida dentro, conflittuale, più pronta a vomitare sugli Altri i propri risentimenti che a riconoscere con umiltà le proprie colpe
    non è esattamente quello che stai facendo tu, qui e ora ?
    sei depresso perché gli altri adottano una filosofia esistenziale diversa dalla tua e ti poni in modo acido e risentito, attribuendo tristezza alle libere scelte altrui; magari hai ragione, chi lo sa ? ma da quello che comunichi si evince facilmente l'opposto, cioè la paura della libertà di compiere anche errori, ma vivere;
    a me, la tua idea, fa l'effetto di quei divani che fanno in tempo a diventare vetusti ma restano nuovissimi dopo 20 anni perché non è mai stato tolto il cellophane, ché la fodera si rovina

    , si limita al semplice fruire dell'immanente, di quello di cui può disporre al momento, senza più una qualche idea di Futuro.
    E' possibile una sintesi fra queste due visioni? Credo proprio di no, sai. Uno ha ragione e uno ha torto: Non si scappa.
    per te la sintesi non è possibile, perché sei ancorato ai tuoi assoluti; ma l'unica possibilità è la guerra contro chi la pensa diversamente, cioè il tentativo di privare della libertà chi - secondo te - avrebbe torto, anche se si tratta di metà o dell'80 o 90 % della popolazione;
    solo in questo forum, che non è un circolo di atei libertini, sei solo nel denunciare l'immoralità della libertà individuale, sessuale, famigliare, ecc...

    io ho risposto più volte; posto che la società si equilibra da sé, la risposta la vedi nell'evoluzione dei modelli culturali, che noi possiamo solo consolidare, per disciplinare quello che c'è spontaneamente; esattamente come si disciplina il traffico in strada; si sa che statisticamente un certo numero di incidenti si verificherà; perciò si limita la velocità, si costruiscono auto più sicure, si rendono più selettivi gli esami di guida, ecc... non si chiudono le strade per tornare al ciuco;

    oggi i giovani crescono nella consapevolezza che la famiglia è un terreno di compromesso che ha un prezzo, e che questo prezzo può non essere preventivabile e sostenibile in ogni caso; la cultura, sia alta, sia popolare, nei film, nelle canzoni, in tv... sta registrando questa fisiologia;

    la generazione dei tuoi figli, consapevolmente o meno, si abitua e si prepara ad aspettative diverse da quelle della tua o della mia, perché ovunque vede da decenni la realtà di coetanei o persone più grandi che aprono la strada, tentano soluzioni; è virtuoso il tipo umano che accetta e rispetta la volontà divergente del partner, resta genitore responsabile, ecc... a fronte del femminicida o di chi perseguita, si vendica, annega nel rancore, non si rassegna e non volta pagina, perché incapace, privo di valore proprio, dipendente, senza speranza;

    se tu dici ai tuoi figli di "lottare" a fronte della diversa determinazione del partner, quelli assimilano il comportamento che promuovi a quello stato d'animo degradato, egoista e meschino che ho appena descritto; non certo ad una postura nobile ed altruista;

    nel loro sentire comune oramai è virtuoso il partner capace di lasciar andare l'altro, amare i figli di primo letto non propri, perché la cultura supera la nozione tribale e primitiva del sangue, che cede il posto all'amore e alla disponibilità, riprendere a sperare e ricostruire in pace;


    non è un caso che l'intero movimento culturale segua alcune linee da decenni:
    sessualità riconosciuta e libera di fare esperienza, senza il gravame dei giudizi altrui;

    consolidamento dell'idea dell'autodeterminazione del partner, che non può essere considerato strumento per la soddisfazione unilaterale delle proprie esigenze esistenziali;

    coscienza della necessità di restare buoni genitori anche quando la famiglia-coppia smette di vivere, ma anche dell'iniquità e inutilità di annullare le proprie e altrui esigenze affettive;
    perché la famiglia nevrotica è a sua volta facilmente sterile, a distanza di una generazione, come tu stesso devi constatare; quella società che non ti piace è figlia di quella tua ideale, che evidentemente ha proposto un modello sterile, incapace di riprodursi;

    quello che si può fare è solo lavorare come ostetrici, favorire il processo che è già in atto e testimoniato da tutta la cultura, perché corrisponde alla sensibilità diffusa; insegnare che una relazione non è un contratto a prestazioni dovute, che la sessualità non è un oggetto di scambio, come nel caso della tua nozione di "dono" - ciò che si dona, si può anche vendere al miglior offerente; e comunque diventa proprietà del recipiente, oggetto di dovere coniugale pattizio, con tutto il resto che puntualmente si dimostra fallimentare;

    non ti piace ? non so cosa farci
    l'unico risultato che ottieni è scavare un fossato comunicativo e di sentimenti con le nuove generazioni; ma sono solo fatti tuoi; se preferisci così, perché no ?
    Ultima modifica di axeUgene; 06-11-2020 alle 09:06
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #1105
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    I Figli non hanno bisogno di genitori perfetti, Laura. Genitori che non litigano mai, tutti precisi e perfetti, no! Hanno bisogno di genitori che si perdonano. Hanno bisogno di scoprire che nella Vita il Perdono esiste e ha una forza dirompente! Un Babbo e una Mamma imperfetti, ma che rimangono insieme, sono sempre preferibili, per loro, a un nuovo compagno o a una nuova compagna dei due che si separano. Te lo do per certo. Nel post sopra, Axe chiedeva quali possono essere quei cinque o sei Valori fondamentali da passare ai Figli. Ecco, il primo è proprio il Valore del Perdono. C'è poi quello del Rispetto per gli Altri e per le idee degli Altri. C'è quello della Fortezza, che ci fa rimanere in piedi a combattere quando si presentano gli ostacoli della Vita. Ti sembra che oggi noi adulti stiamo testimoniando questo ai più piccoli? Se siamo noi per primi che gettiamo la spugna e alziamo bandiera bianca alle prime difficoltà? E' chiaro che verranno sù senza spina dorsale, incapaci di affrontare in modo retto e responsabile le tante avversità e le tante prove dell'esistenza....
    A volte, tutto quello che desideriamo è avere una vita senza problemi, riuscire a raggiungere i nostri obiettivi senza troppa fatica, insomma: ottenere risultati senza alcuno sforzo. La verità è che raggiungiamo davvero i nostri obiettivi, non quando evitiamo le difficoltà, ma quando impariamo ad affrontarle senza scorciatoie.
    Forse è quello che vuoi tu, una vita senza problemi, senza affrontare davvero la realtà del rapporto in famiglia e di coppia, difatti batti e ribatti sul solito tasto, che è quello alla fine di tutti zitti e buoni e mandare giù il rospo.
    Dimentichi sempre che nella coppia siamo in due e se da una parte uno rema in una direzione, ci fosse la volontà di provare a sistemare qualcosa e dall'altra no, che fai?
    Continui con la tiritera delle prime difficoltà, mentendo come tuo solito. Idem la tiritera della spina dorsale e del non diventare persone rette se i genitori si separano. Ma dove lo trovi il repertorio, dormendo forse?
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  11. #1106
    Insomma l'indissolubilità della coppia è un dogma e non va messo il discussione. L'estremismo cattolico è diabolico!!!
    Bambol utente of the decade

  12. #1107
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    Insomma l'indissolubilità della coppia è un dogma e non va messo il discussione. L'estremismo cattolico è diabolico!!!
    manco fossero dei veri dogmi... la realtà è molto più prosaica, poveretti:
    se ci pensi un momento, gli unici sue momenti sociali in cui il grosso degli iscritti al club del battesimo va in chiesa sono i funerali e i matrimoni, cui prendo parte persino io;
    ora, sui primi si fa mal volentieri aggio propagandistico, come è intuitivo;
    resta il matrimonio, l'occasione in cui anche chi è molto tiepido o sostanzialmente apostata si rivolge alla ditta del paese, la tradizione;

    perciò, tutto quello che rende la circostanza prosaica, relativizzata, si teme come e più dello dimonio:
    ma come ? abbiamo allestito tutto l'apparato, e basta un magistratino di prima nomina, magari pure donna per cancellare tutto e interferire con ciò che abbiamo unito in nome di Dio ?

    però il divorzio fa comodo, come avevano intuito i più laici della DC nel 1970, e ribadito a Fanfani 4 anni dopo, in occasione del referendum, pure ispirati da qualche cardinale intelligente:
    qui ci rompiamo le corna; poi, i preti più intelligenti e scafati si sono resi conto che senza quella legge provvidenziale, i matrimoni, già in calo, sarebbero diminuiti ancora molto di più e con loro le donazioni; e da quel momento pure la Rota è diventata malleabile anche con la gente qualsiasi, con annullamenti per motivi improbabili
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #1108
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    I Figli non hanno bisogno di genitori perfetti, Laura. Genitori che non litigano mai, tutti precisi e perfetti, no! Hanno bisogno di genitori che si perdonano. Hanno bisogno di scoprire che nella Vita il Perdono esiste e ha una forza dirompente! Un Babbo e una Mamma imperfetti, ma che rimangono insieme, sono sempre preferibili, per loro, a un nuovo compagno o a una nuova compagna dei due che si separano. Te lo do per certo. Nel post sopra, Axe chiedeva quali possono essere quei cinque o sei Valori fondamentali da passare ai Figli. Ecco, il primo è proprio il Valore del Perdono. C'è poi quello del Rispetto per gli Altri e per le idee degli Altri. C'è quello della Fortezza, che ci fa rimanere in piedi a combattere quando si presentano gli ostacoli della Vita. Ti sembra che oggi noi adulti stiamo testimoniando questo ai più piccoli? Se siamo noi per primi che gettiamo la spugna e alziamo bandiera bianca alle prime difficoltà? E' chiaro che verranno sù senza spina dorsale, incapaci di affrontare in modo retto e responsabile le tante avversità e le tante prove dell'esistenza....
    A volte, tutto quello che desideriamo è avere una vita senza problemi, riuscire a raggiungere i nostri obiettivi senza troppa fatica, insomma: ottenere risultati senza alcuno sforzo. La verità è che raggiungiamo davvero i nostri obiettivi, non quando evitiamo le difficoltà, ma quando impariamo ad affrontarle senza scorciatoie.
    Ma tu sei proprio sicuro di star insegnando loro il perdono e non la rassegnazione ? Non la capacità di affrontare i problemi ma la loro rimozione, tramandando nevrosi di generazione in generazione ? Non ti viene il dubbio della inutilità di questo sacrificio, perché la vita è una sola e solo chi ha le palle di cercare la serenità e la felicità uscendo da relazioni tossiche se la vive al meglio e può invecchiare serenamente e senza rimpianti ? Cosa ti fa pensare che Dio desideri questo giogo per i suoi figli ?
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  14. #1109
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Ma tu sei proprio sicuro di star insegnando loro il perdono e non la rassegnazione ? Non la capacità di affrontare i problemi ma la loro rimozione, tramandando nevrosi di generazione in generazione ? Non ti viene il dubbio della inutilità di questo sacrificio, perché la vita è una sola e solo chi ha le palle di cercare la serenità e la felicità uscendo da relazioni tossiche se la vive al meglio e può invecchiare serenamente e senza rimpianti ? Cosa ti fa pensare che Dio desideri questo giogo per i suoi figli ?
    Cono non fa differenza tra perdono e rassegnazione
    Tutto deve restare invariato, se ce l’hai fatta lui
    Deve essere così per tutti
    Cosa devi perdonare a una persona per la quale sei stata come il due nella briscola?
    Che ha pensato di fare il bene di tutti, senza tenere minimamente conto di quello che pensavi tu?
    Alla quale hai sempre parlato delle tue difficoltà, delle tue preoccupazioni legate alla tua famiglia di origine, altrove e delle quali non ne ha tenuto minimamente conto?
    Poi ti muore pure un genitore e l’altro resta da solo e tu passi le tue giornate con le telefonate scandite dalla disperazione dell’altro che è rimasto
    Alla quale hai dato la possibilità di avere un figlio, quando non avrebbe saputo stare appresso nemmeno ad un gatto?
    Che dopo che la prole è cresciuta ed anche tu volevi il tuo posto nel mondo, ti si è messo pure di traverso?
    Che torna a casa ed è ancora con il telefono in mano: “no no non mi disturba affatto”
    E così pure a tavola
    Certo si potrebbe dire che non ci si è fatte trovare sul ballatoio in baby doll
    Giusto?
    Che vuoi perdonare?
    Te ne devi solo andare
    Difatti.

    E quando ti ritorna il sorriso, la voglia di scherzare e divertirti con una persona che finalmente senti ti comprende totalmente e ride alle tue battute
    A chi ti suggerisce che ti dovresti moderare, per aderire alla sua morale, perché scandalizzato dai termini quali: pompini, scopata e sborra
    Tu gli dici che è solo uno stronzo.
    -Healthy body, clear mind, peaceful spirit-

    -Where there’s will there’s a way-

    -Work hard have fun & be nice-



  15. #1110
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio

    il piano comune - ripeto - è quello della legge, che definisce i reati;
    tu, invece, incapace di ammettere opinione diversa, vorresti che ciò che tu contempli come peccato - divorziare, non essere aperti alla vita, la contraccezione, ecc... diventi reato, e il ritorno a precetti vincolanti di decenni o secoli fa;
    e io non ti censuro questa reazione; ti sto solo spiegando che è un'idea fallimentare, che non ha mai funzionato, perché la società va comunque per conto suo
    Volevo leggere tutto, ma qua mi sono fermato: E' veramente troppo! Io vorrei che fosse reato?!?!?! Io Claudio? Al secolo Conogelato da Empoli????
    Te l'ho ripetuto in tutte le salse: Non dovrebbe essere la Legge a dirti come agire, ma la tua sensibilità...la tua Morale....la tua Coscienza, Axe.
    Non dovrebbe essere la Legge ad obbligarti a privilegiare il Bene Comune piuttosto che quello individuale. Non mi sembra proprio che i pensatori che abbiamo letto qua dentro, descrivano solamente il passaggio da un modello a un altro: L'hai letto l'ultimo libro di Mattia Ferraresi?

    “Solitudine. Il male oscuro delle società occidentali”, edito da Einaudi. Si parla di un Male oggettivo. Evidente. Palese. Non ci si limita a descrivere....

    "La preoccupazione ossessiva dell’individuo per sé stesso ha favorito l’emergere su larga scala di un atteggiamento narcisista. Non che la tendenza a rimirarsi fosse un inedito della vicenda umana. Ma il narcisismo che caratterizza la scena contemporanea si pone come una virtù. Il modo di vita a cui esso dà forma è promosso dalla cultura popolare e dalla pubblicità, viene favolosamente retribuito dalle grandi corporation e monetizzato sui social media.

    Il Narciso della mitologia greca è un personaggio tragico, condannato ad amare soltanto sé stesso come punizione per non aver accettato di concedersi a nessuno dei suoi pretendenti.

    La fissazione per la sua immagine è un terribile sortilegio, uno stato di schiavitù mentale che lo porta alla morte. La sua solitudine è una sventura. E’ un maledetto, non un influencer.



    Il soggetto che domina la scena dell’occidente odierno ha ricevuto una specie di punizione divina, ma crede che si tratti di un premio. E’ convinto che il suo essere concentrato sulla propria immagine e sulla realizzazione delle proprie potenzialità sia una forma di emancipazione, un lodevole superamento delle strutture e delle autorità oppressive che lo hanno tenuto fin qui incatenato. Gerarchie, regole, strutture, convenzioni, valori, patriarcati, professori, preti.

    Che cosa esattamente voglia è espresso nella frase più usata dalle soubrette, dagli youtuber, dai bagnanti tatuati e dai tronisti di ogni latitudine: essere sé stesso. E non contempla che quel sé stesso che tanto desidera interpretare possa rivelarsi deludente, magari perfino oscuro e temibile. L’atto medesimo di riappropriarsi dell’io è vissuto come un gesto rivoluzionario, un virtuoso momento di ribellione contro un potere costituito intimamente ingiusto. Il nuovo narcisista è perseguitato non dalla colpa, ma dall’ansia. Non intende imporre le sue certezze agli altri, ma vuole dare un significato alla propria vita. Liberato dalle superstizioni del passato, dubita anche della realtà della sua stessa esistenza”, scrive Lasch. Sono le fattezze di un soggetto che, pur essendo l’erede dell’individualismo di stampo illuminista, ha portato quel modello sulle soglie della dissoluzione. E’ “acquisitivo” quanto il suo predecessore, ma nel senso che “i suoi desideri non conoscono limiti, egli non accumula in previsione del futuro, come faceva l’individualista acquisitivo dell’economia politica ottocentesca, ma esige una gratificazione immediata e vive in uno stato di inquietudine e di insoddisfazione perenne."

    https://www.ilfoglio.it/cultura/2020...arciso-303504/

    Come vedi, non sono il solo.
    Qua non si vuole restaurare niente (anche questo te l'ho detto tante volte). Dalle macerie morali che ci circondano, va semmai edificato qualcosa di nuovo: Che metta al centro l'Uomo a tutto tondo. Anche quando è piccolo e quando è vecchio. Che ri-metta al centro il pubblico al posto del privato, il Futuro piuttosto che l'immanente, la condivisione invece del profitto.

    Fiorella Mannoia: "Se non il mondo cambiamo noi stessi"

    “Questo è l’anno più brutto che abbiamo vissuto in tutto il dopoguerra. L’idea di questo mio nuovo album mi è venuta durante il primo lockdown, quando eravamo tutti chiusi in casa, in quell’atmosfera sospesa, è frutto di quei pensieri su un nuovo Umanesimo, per rimettere al centro l’uomo invece del profitto, delle riflessioni che abbiamo potuto fare su che tipo di società e di mondo abbiamo costruito, pieno di ingiustizie e di problemi”.

    https://www.repubblica.it/spettacoli...ia_-273348212/
    amate i vostri nemici

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