beh, però è molto significativo che, di fronte alle persone in carne ed ossa che siamo, e che smentiscono la tua idea, tu non sia in grado di rimproverare a nessuno quella faciloneria ed edonismo che dovrebbero essere imperanti; tutti hanno argomentato la loro posizione, senza nascondersi dietro un dito o sfuggendo; dato il campione, o l'idea che riporti è erronea, o non l'hai capita bene, oppure c'è un'ipocrisia di fondo nel valutare il tutto;
i likes ? caro il mio Marìo Antonietto, tu continui a fraintendere una rivoluzione sociale per un fenomeno dovuto a sentimenti futili; la regina aveva l'attenuante di vivere in un mondo suo di corte, e quella rivoluzione stava appena iniziando;
nel tuo caso è già un secolo che si compie, ma tu in realtà lo sai bene e qui fai come un giapponese moderno, che sa che la guerra è finita da un pezzo ma va in vacanza sull'isoletta e si finge soldato indomito che aspetta gli americani col fucile in mano; una finzione;
che ci vuoi fare ? la legge rappresenta il nostro comune denominatore, la sensibilità generale, il Bene comune; a te non piace ? legittimo, come è legittimo che uno sia monarchico e desideri che Emanuele Filiberto smetta i suoi balletti in tv e vada al Quirinale al posto di Mattarella;Di nuovo siamo finiti in un vicolo cieco: Per te quel che conta è la legge, fatta in definitiva dalle esigenze di "libertà" dell'individuo. Per me invece, è proprio tale esigenza portata all'eccesso che sta spingendo la Società verso una deriva etica dalla quale sarà durissima risalire.
vedi, io non censuro le tue personali preferenze; figurati...Quei pensatori sono solo Cassandre? Magari, i troiani, avessero ascoltato Cassandra, amico mio. Magari!
Io credo invece che ci stiano indicando una via. Diametralmente opposta a quella che stiamo ahimè percorrendo....
...
Garantiti dalla legge, ma terribilmente soli, Axe. Soli e infelici.
ma l'assurdità del tuo vaticinio sta nel pensare che le persone in carne ed ossa cambino i loro sentimenti e inclinazioni sedimentate nella loro vita e profonde - quanto ti piace la parola... - perché leggono te, Bauman, Recalcati o il papa;
questo non succederà mai, come mai è accaduto;
il punto da vedere è solo quanto ci metteranno le diverse società a smaltire gli ancora troppi rottami di quel mondo vecchio che continui a sentire come tuo d'elezione, per codificare compiutamente un'idea di famiglia che incorpori quella rivoluzione che vuoi rimuovere;
quello che pensiamo tu, io o il papa è irrilevante; tu puoi dire ai tuoi figli che il matrimonio è per sempre, che bisogna fare figli, che la società liquida è brutta e cattiva;
ma, nell'ipotesi che quelli ti diano retta, l'idea si incrocia con quanto vedono attorno a loro, è cioè che quel modello di relazione che piace a te e quel per sempre può essere o diventare un inferno, o un infernetto, semplicemente perché le persone sono individui in evoluzione, con loro bisogni legittimi, che possono non più coincidere con quelli altrui per motivi radicali;
oppure, che semplicemente ci si può sbagliare nel valutare in origine le persone, perché abbiamo l'istinto e l'educazione alla dissimulazione, a "venderci" come partner appetibili, per nostri esclusivi fini di realizzazione, finendo per pagare le conseguenze di quei progetti auto-centrati;
è per questo che la gente è prudente, non si sposa o si sposa di meno, e con riserva; non per l'ideologia individualista; che c'è, beninteso, ma è la conseguenza della crisi e del tramonto di quell'idea di famiglia, non certo la causa, come fraintendi;
ti basterebbe leggere quello che scrivono tutti qui delle loro esperienze, di come e perché educano i loro figli in un certo modo, secondo nuove consapevolezze; ma tu non vuoi leggere, né intendere;
avresti certamente l'intelligenza per capire che il mondo è sempre andato avanti, che la società di oggi non è certo peggiore o più immorale di quella di 50 o 100 anni fa;
ma preferisci vedere il bicchiere mezzo vuoto, perdendoti il buono e restando corrucciato; che, in fondo, sarebbe una legittima preferenza, non fosse che ti allontana dalla sensibilità di cui partecipano i tuoi stessi figli, e questa è vera solitudine, secondo me.