Originariamente Scritto da
axeUgene
io non esalto nulla, leggo:
Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele; Mt 10; 1-7
a questo punto, si tratta solo di capire se:
a) il Vangelo è
vangelo, ossia
verità, oggettiva, dello scritto;
b) un bazaar di formule e precetti contraddittori da cui ognuno prende quel che più gli piace, come gli piace, e allora le briciole ai cagnolini sono sufficienti a smentire Gesù;
eh, s'era sbagliato, poveretto... idem per
Non sono venuto ad abolire la Legge... alla faccia dei fan del
sine glossa
perché poi, il senso della vicenda passa da:
a) un pio predicatore ebreo litiga coi sacerdoti collaborazionisti, li accusa di non essere buoni ebrei, di essere tiepidi e ipocriti,
non compiere la Legge; e quelli lo uccidono; a
b) il predicatore si sta inventando una nuova religione, e
viene ucciso dagli ebrei, per questo motivo;
se la narrazione evangelica e/o storicamente verosimile descrive la prima ipotesi, il preteso seguace del predicatore dovrebbe innanzitutto farsi ebreo - riconoscendo come sua quella Legge ebraica - per poi perseguire il compimento della stessa Legge, come inteso dal predicatore;
se, invece, si opta per l'opzione b) si interpreta la cosa nel senso che il predicatore volesse inventare una nuova religione, contrapposta all'ebraismo, alla Legge, e sia stato ucciso
dagli ebrei per questo, e pertanto è perfettamente lecito odiare gli ebrei, anche i discendenti, in quanto pervicacemente legati e osservanti di quella fede, fedeli, come avvenuto per 18 secoli;
c'è una certa differenza tra i due esiti
poi, ci sarà anche chi si attacca a sofismi per avvalorare
terze vie che eludono il punto e aprono le praterie sconfinate alle mandrie di fantasiosi bovini scappati dalla stalla; per qualcuno, i vangeli sono manuali di cucina in cui si insegna come improvvisare un pranzo di nozze con crostini di pesce, quando il catering dà forfet e si perde per strada