amico cono. a livello "strettamente" legale non credo che da parte tua vi siano come dire, infrazioni alle "regole", anche e soprattutto quelle che stanno a disciplinare i "termini" delle interazioni sempre su questo forum, che come giustamente dici è un forum pubblico. tuttavia c'è il rischio che, se si comincia a parlare non di denatalità in senso generale o anche personale, e invece di cose come la "rifondazione" di un assetto economico/sociale che aveva le sue pecche, ma anche la sua "forza" e che tuttavia ad oggi ha perduto in gran parte la propria "utilità", anche e soprattutto a livello di "etica sociale", allora potrebbe succedere che mentre tu parli di "rifondazione", ci sia qualcuno meno consapevole di te e forse anche di me, che potrebbe recepire il tuo messaggio in manera non temperata, non come una semplice opinione ma come qualcosa che risponde alla propria "visione del mondo", che magari già "di suo", è un po' diciamo "pericolosa" per cose come l'ordine pubblico. ripeto che se si arriva a risuscitare concetti come "il numero è forza", che fanno parte di una tradizione culturale e politica che "ha fatto il suo tempo", beh allora ci potrebbero essere dei problemi, sempre a livello di ordine pubblico e di morale condivisa.
leggo i giornali on-line, se ti può interessare...
cono, se permetti io non sarei portato a considerarti un "provocatore" o altro, però se butti in mezzo al discorso slogan simili, nei quali forse non credi nemmeno tu, allora qualche dubbio mi viene. abbi pazienza.
si. e che c'entra la pandemia coi figli? le malattie epidemiche hanno riguardato e riguardano ancora oggi, a periodi, tutte le collettività, magari a partire dai tempi di un boccaccio, il quale addirittura trasse i flagelli epidemici a pretesto per la sua opera più famosa. ecco, le epidemie sono epidemie. non contengono alcun messaggio, e chiedono solo una cosa: che ai contagiati venga "salvata" la vita.
si. sta di fatto che non capisco quale altra aspirazione si potrebbe avere in questo momento se non il desiderio di vincere il virus, e curare, come ti dicevo, gli ammalati. anche i santi, e lo sai, non pretendevano di fare la rivoluzione con la bibbia alla mano, ma solo di limitare la "sofferenza" che la vita porta con sé. non volevano, né soprattutto "propagandavano", come invece fai tu, la necessità di vincere mettiamo la lebbra, attraverso la fede, ma attraverso un impegno costante, quotidiano, soltanto alleviare le sofferenze degli ammorbati. poi per tornare a fromm, la rivoluzione che egli auspicava è relativa alla coscienza "individuale", che se messa in una condizione di maggiore civiltà, allora può cambiare, e non c'entrano i lock down e non c'entra neanche gioberti, e il suo federalismo "clericale". il regno di dio è vicino, ma c'è chi lo vede e chi non ha "occhi per vedere". abbi pazienza.
si. e questa è la tua vita condensata egregiamente in poche semplici battute. però consentimi di dire che è sempre la "tua" vita e che generalizzare come fai tu, è quasi sempre un atteggiamento sterile e sbagliato, perché se la mondo siamo in 7 miliardi, allora stai sicuro che ogni singolo individuo, parte del totale, la cc.dd. "vita" la vede e la interpreta a modo suo, "te" e "me" compresi. e abbi pazienza.







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