al solito, chiedi conto a me delle assurdità teologiche sostenute dalla religione, quella tua di riferimento; la quale sostiene:
a) un dio che crea tutto, pre-esistente a tutto, dove "pre" vuol dire prima;
b) lo stesso dio che conosce ogni cosa e accadimento, anche futuri;
poiché è Dio che crea, sapendo cosa accadrà a quel creato, a) e b) messe a sistema implicano logicamente che sia lo stesso Dio a creare il futuro;
se la cosa non ti piace o non ti torna, non lo dire a me, ma a chi ha definito un tale sistema di idee religiose, che è poi quello tuo di riferimento e di 2 miliardi di persone; anzi, 3 e mezzo, visto che ci rientrano a pieno titolo pure gli islamici;
ma, ripeto, questa storia del tempo sarebbe comunque irrilevante a fronte di tutte le altre questioni che ho riportato, dirimenti per un cristiano:
se si incentra una religione su un dio perfetto che interviene con Cristo in un determinato momento della storia, come evento fondamentale, i casi possono solo essere due:
1) o il pregresso era sbagliato, da correggere, disconosciuto, e allora ti troveresti a dover commentare un dio pasticcione, la cui creazione era venuta male, e questo, capisci bene, è insostenibile; oppure
2) tutto era preordinato sin dal primo istante come necessario e concatenato, e allora si dà un bel taglio a tutte le possibili obiezioni e critiche;
per non parlare poi di tutte le delicatissime questioni sulla fede e relativa disponibilità e implicazioni che ho ricapitolato nel post precedente; perché nel momento stesso in cui si sostiene il libero arbitrio, in realtà si dichiara che l'uomo si salva da solo, semplicemente osservando la Legge;
questo, non solo toglie a Dio l'ultima parola, e già questo è insostenibile, ma declassa pure Cristo ad elemento accessorio, non realmente necessario;
d'altro canto, se si assume che in effetti l'ultima parola spetti a Dio, qualunque opera o decisione umana diventa irrilevante come iniziativa autonoma: se hai fede è perché te l'ha data Dio stesso, e questo significa che non hai alcun merito di cui vantarti;
non è una bazzecola: questa riflessione traumatica, dopo un secolo e mezzo in cui si sono scannati - solo in Germania, in 30 anni, sono morti 4/5 della popolazione - nell'Occidente cristiano è prevalsa l'idea che la fede è una questione privata e intima dell'individuo; anche se nel mondo cattolico si è cercato di disporre altrimenti, la stessa sopravvivenza, e poi predominio, della Riforma hanno determinato questa realtà, per cui oggi è perfettamente normale anche per "nati cattolici" argomentare in piena libertà teologica, decidendo di ignorare che il Magistero cattolico si pretende come vincolante.