Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
Interpreto il messaggio biblico inerente l’errore di Adamo ed Eva in Eden come la rilevazione che la mancanza di amore e quindi di fiducia e di rispetto possono portare alla colpa.
Cedendo al maligno i progenitori hanno disubbidito ad una raccomandazione che era loro stata data .Dimostrando mancanza di amore sono incorsi in un’azione che ha fatto loro conoscere la colpa .Dopo il peccato c’è la consapevolezza della colpa e il senso di vergogna. L’uomo si rende conto che aveva tutto e ha perso tutto,era protetto ed amato ed ora si sente nudo e solo,inadeguato al luogo dove si trova.
ma se prima di quel gesto non c'era conoscenza della colpa, come può essere punibile Adamo ? peraltro, con tutti I suoi discendenti... sarebbe come processare un orso che sia entrato in una casa di montagna e abbia rubato del cibo, imputajdolo di furto e violazione di domicilio;
Il Cristo è la presenza stessa di Dio che si abbassa a condizione umana per venire incontro all’uomo e risollevarlo dal suo male.
se la Legge non basta, il dio onnisciente si è sbagliato; ma questo non è possibile, visto che i giusti c'erano anche prima di Cristo;

se credi, puoi anche inventare una tua personale teologia, in cui non sono ecessarie logica e coerenza, o con un dio pasticcione che corregge il Suo stesso operato, perché si rende conto di aver fallito;
e allora, magari potremmo aspettarci un nuovo Cristo a correggere i vangeli; se è già successo, perché no ?

poi, intendiamoci: a livello poetico il tuo sentimento religioso posso trovarlo pregevole; ma è come il progetto di un edificio fatto da un pittore, quando in teologia tutto deve tornare rigorosamente come nel progetto di un ingegnere, carichi, statica, impiantistica, ecc... altrimenti non sta in piedi;

quando esponi un pensiero religioso, inevitabilmente poni questioni che riguardano la natura e lagiustizia divina, il libero arbitrio e tanto altro, e tutto dovrebbe quadrare in una cosmogonia coerente; almeno nel momento in cui esponi un'idea ad un interlocutore.