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5. Insegnate l’abnegazione e l’autocontrollo

Si inizia dall’infanzia.

L’abnegazione e l’autocontrollo dovrebbero essere insegnati ai bambini già nella prima infanzia. La cosa più importante è insegnare ai piccoli che si mangia per vivere e non si vive per mangiare; che l’appetito deve essere controllato dalla volontà; e che la volontà deve essere gestita dalla calma e dal ragionamento intelligente. Signs of the Times, 20 Aprile 1882

Insegnate i principi della riforma.

Padri e madri, pregate e vegliate. Guardatevi rigorosamente dall’intemperanza in qualsiasi delle sue forme. Insegnate ai vostri figli i principi della vera riforma sanitaria. Insegnate loro quali alimenti sono da evitare, al fine di preservare la salute. L’ira di Dio ha già cominciato a cadere sui ribelli. Quanti crimini, quanti peccati e pratiche inique si manifestano dappertutto. Testimonies, vol. 9, p. 160

Insegnate i veri principi della vita.

La Parola di Dio contiene istruzioni esplicite. Lasciate che questi principi siano portati a termine dalla madre con la collaborazione e l’appoggio del padre, affinché i figli siano istruiti sin dall’infanzia a praticare l’autocontrollo.
Padri e madri, lavorate ferventemente e fedelmente, confidando in Dio, per avere grazia e saggezza. Siate fermi, ma dolci. In tutti i vostri ordini proponetevi di assicurare il bene maggiore per i vostri figli e vedrete che questi ordini saranno ubbiditi. La vostra energia e decisione devono essere fermi, tuttavia sempre in sottomissione allo Spirito di Cristo. Allora potremo aspettarci veramente che: “I nostri figlioli, nella loro giovinezza, siano come piante novelle che crescono e le nostre figliole come colonne scolpite nella struttura d’un palazzo.” (Salmo 144:12)

La colpa cade sui genitori, se i figli si ubriacano.

Generalmente tutti si lamentano perché l’intemperanza è così diffusa; ma la responsabilità, in gran parte, cade sui genitori, perché hanno collocato sulla loro tavola i mezzi, per i quali gli appetiti dei loro figli fossero abituati ad alimentarsi con cibi e bevande stimolanti. Essi stessi hanno seminato nei loro figli i semi dell’intemperanza ed è colpa loro se i loro figli sono diventati dei bevitori. Health Reformer, Maggio 1877
Spesso il cibo è preparato in modo tale da far sorgere il desiderio di bevande stimolanti. Ai bambini sono presentati piatti estremamente elaborati: cibi troppo conditi, salse piccanti, dolci e pasticceria assortita, carni e formaggi stagionati, che irritano lo stomaco e suscitano una voglia intensa di stimolanti ancora più forti.
Non solo l’appetito è eccitato da cibi inadeguati, che i bambini possono mangiare liberamente in occasione dei pasti, ma è consentito loro di averne anche tra un pasto e l’altro; e così, già fin dai dodici o quattordici anni d’età, sono spesso dei dispeptici. Forse avete avuto la possibilità di vedere delle immagini per rendervi conto di come è ridotto lo stomaco di un alcolista; un effetto simile lo fanno anche i cibi troppo piccanti e speziati. Con lo stomaco in un tale stato nasce il desiderio ardente di qualcosa che risponda meglio alle richieste dell’appetito, qualcosa che sia forte e sempre più forte. Il prossimo passo prevede d’incontrare i vostri figli in strada, mentre imparano a fumare. Counsels on Diet and Foods, pp. 235,236

La via verso l’intemperanza.

Nella loro ignoranza e trascuratezza, i genitori danno ai loro figli le prime lezioni dell’intemperanza. A tavola, dove c’è cibo carico di condimenti pregiudizievoli, alimenti ricchi e conditi con spezie, il bambino acquisisce un gusto per quelle sostanze dannose, che tendono a irritare le tenere pareti dello stomaco, infiammando il sangue e rafforzando le passioni animali. A questo punto l’appetito richiama qualcosa di più forte come il tabacco, che gratifica questo desiderio veemente. Questa indulgenza fa aumentare il desiderio innaturale di stimolanti come alcol, che alla fine conduce all’ubriachezza. Questa è la via che conduce all’intemperanza. Review and Herald, 6 Settembre 1877