mi spiace, ma questa cosa che dici è proprio tecnicamente, logicamente e concettualmente sbagliata; prima di tutto perché si tratta di categorie diverse, che non sono contrapponibili per differenza: l'erotismo è una modalità qualitativa di evocazione, che implica un'intenzionalità; la pornografia è una classificazione per oggetti testuali; come distinguere tra turismo e mezzi di trasporto;
infatti, quando ciò che tu puoi oggi accettare come esplicito - che so, un seno che spunta fuori dal lenzuolo - in un contesto che definiresti "erotico" era vietato, quel dettaglio realistico ricadeva nella "pornografia"; ma lo stesso esplicito al 100% che definisci "pornografico" può benissimo essere collocato in un contesto di erotismo, che in nessun modo puoi definire come il vedo-non-vedo;
questa, ovviamente, è una definizione che è entrata nella nostra cultura dicotomica, e che opera come pregiudizio; ma nel reale rapporto tra significante e significato non ha nessun senso e nessun valore; è come la misura di un piatto di pasta, che deve essere di 80 g invece che di 120;
il fatto curioso di tutta la discussione è proprio questo pregiudizio, che è tanto comune quanto insensato, in termini concettuali; poi, ovviamente, il gusto personale è indiscutibile; ma se per un motivo qualsiasi volessimo censurare ogni scena in cui del cibo entra in una bocca, lo troveremmo artificioso, come lo è una scena di sesso in cui la macchina fa delle acrobazie per non mostrare una penetrazione che sappiamo esserci, ma per nevrosi siamo abituati a censurare.








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