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I ministri hanno abbandonato la bandiera di Cristo.

Il Signore ha una controversia con gli abitanti della Terra, che vivono in questo tempo di pericolo e corruzione. I ministri dell’Evangelo si sono separati dal Signore e coloro che professano il nome di Cristo sono colpevoli di aver abbandonato la bandiera della Verità. I ministri temono di dichiararsi proibizionisti e rimangono tranquilli, per quanto riguarda la maledizione del bere, affinché non gli venga ribassato il salario o la congregazione si offenda. Se presentassero la verità della Bibbia con potere e chiarezza, mostrando la linea di separazione tra il sacro e il comune, avrebbero paura di perdere la loro popolarità personale, perché un gran numero di membri iscritti nel registro di chiesa percepiscono entrate, dirette o indirette, dal traffico di bevande alcoliche. Queste persone non ignorano il peccato che stanno commettendo. Tutti sanno che il traffico delle bevande alcoliche comporta vergogna, miseria, degradazione e morte eterna delle sue vittime. Coloro che ricevono un salario direttamente o indirettamente dal traffico di alcol, raccolgono il denaro che proviene dalla perdita di anime umane. Le chiese, che mantengono i membri che hanno a che fare con il commercio di alcol, si rendono responsabili delle operazioni fatte con questo traffico.

Denaro macchiato col il sangue delle anime.

Il mondo e la chiesa si uniscono nell’elogiare l’uomo che ha istigato l’appetito e ha ubbidito al desiderio veemente dell’appetito, che lui stesso aiutò a creare; possono contemplare con un sorriso chi contribuì ad avvilire l’uomo, che fu creato ad immagine di Dio, finché questa immagine praticamente viene cancellata; ma Dio lo guarda con disapprovazione e scrive la sua condanna nel libro della morte. Questo stesso uomo talvolta fa grandi donazioni alla chiesa, ma Dio accetterà il denaro strappato alla famiglia dell’ubriacone? E’ macchiato dal sangue di anime e su di lui c’è la maledizione di Dio. Il Signore dice: “Poiché Io, l’Eterno, amo la giustizia, odio il furto d’iniquità.” (Isaia 61:8 p.p.)
La chiesa può anche lodare la generosità di chi fa una tale offerta; ma se gli occhi dei membri fossero unti con il collirio celeste, non chiamerebbero mai bene il male e l’iniquità giustizia. Il Signore dice: Che m’importa la moltitudine dei vostri sacrifici? Quando venite a presentarvi davanti a Me, chi ha richiesto questo da voi, che calpestiate i miei cortili? Smettete di portare oblazioni inutili; l'incenso è per me un abominio; non posso sopportare i noviluni e i sabati, il convocare assemblee e l'iniquità assieme alle riunioni sacre. (Isaia1:11,12,13)
Voi stancate l'Eterno con le vostre parole, eppure dite: In che cosa lo abbiamo stancato? Perché voi dite: Chiunque fa il male è gradito all'Eterno, che si compiace in lui, oppure: Dov'è il DIO della giustizia? (Malachia 2:17) Review and Herald, 15 Maggio 1894.

Condizioni che esigono i giudizi divini.

A causa della grande malvagità, risultante dall’uso di alcol, i giudizi di Dio ora stanno cadendo sulla nostra Terra. Non abbiamo forse la solenne responsabilità di fare tutto il possibile per opporci a questo grande male? Counsels on Health, p. 432

Occorre una riforma.

E’ necessario che ci sia una grande riforma riguardo il tema della temperanza. Il mondo è pieno di ogni genere di autoindulgenza. A causa dell’influenza degli stimolanti e narcotici, la mente di molti è paralizzata, al punto tale che non sono in grado di discernere tra il sacro e il profano. Counsels on Health, p. 432

Dio ci chiama ad aiutare i bevitori.

È possibile che il vostro vicino di casa stia distruggendo la propria vita, a causa di alcol e tabacco. I suoi organi vitali possono essere bruciati dagli stimolanti. Nel frattempo, le sue azioni stanno portando alla rovina la moglie e i figli, che non riescono a impedire al loro caro di camminare nella via della perdizione. Il Signore chiama voi tutti a lavorare nella Sua vigna e a fare tutto quanto è in vostro potere, per salvare il vostro prossimo. Manuscript 87, 1898
Di fronte a questa situazione, non è difficile vedere le terribili conseguenze provocate dall’alcol. Per cui, non è forse nostro dovere fare tutto ciò che è possibile da parte nostra, per preparare le persone a unirsi a Dio nella lotta contro questo grande male? Evangelism, p. 265