
Originariamente Scritto da
axeUgene
ma sai leggere un testo comprendendo cosa è scritto ? sei stato a scuola ?
non ho parlato di "verità", bensì di "morale"; se non sai distinguere i concetti, evidentemente non capisci nulla di ciò che leggi;
"morale" è - per definizione - ciò che è avvertito come dovuto nel sentire comune di una larghissima maggioranza della popolazione, che condivide quel sentimento;
il consenso politico non sempre - soprattutto nel caso delle dittature - coincide con la moralità, perché i dittatori dissimulano; Hitler non dichiarava pubblicamente di voler eliminare gli handicappati; lo faceva deresponsabilizzando e parcellizzando la catena operativa; e così con gli ebrei; se tu avessi preso un tedesco alla volta e gli avessi chiesto se trovava giustificabili i campi, quello al 95% ti avrebbe risposto di no; la sua morale non era quella di Hitler; ma forse nemmeno lo stesso Hitler avrebbe avuto il coraggio di porre la cosa in termini espliciti, dovendosi pronunciare pubblicamente;
quando Paolo parla di pensieri che si scusano o accusano intende esattamente questo; se un'azione è avvertita dalla coscienza come immorale, ingiusta, la persona dissimula, svicola, cerca scuse, ecc...
ma quando una maggioranza non ha alcun problema ad esporsi e rivendicare come corretta una certa scelta, vuol dire che il sentimento di giustizia non lo censura, esattamente come tu non ti senti di dover giustificare il tuo bicchierino di vov al musulmano, per il quale è invece "peccato";
dentro di te, pensi: ma che male c'è ? e quello non ti convince; analogamente, la quasi totalità delle persone non ritiene male ricorrere alla contraccezione, o altro; pertanto, le tue prediche sono tanto intelligenti quanto quelle di un musulmano che volesse fare dei veneti un popolo di astemi, perché nel tuo fervore cieco non intendi la differenza tra eccepire su qualcosa che la coscienza avverte già come sbagliato, immorale - non rubare, non lasciare il frigo rotto in strada, non concupire minorenni... - da azioni che invece la coscienza ritiene lecite e di cui la persona che le pone in essere non ha problemi a rivendicare la legittimità, come te col vov.