-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
Mi ero dimenticata di esprimere il mio pensiero relativamente a questa parte, che poi si ricollegava al concetto se il mondo mi considera uno stronzo e alla miscellanea -mia- successiva
Ieri ero buttata, al parco, sull’erba, in mezzo ai locali
E i miei studi antropologici sul campo, mi avevano distratta dall’analizzare questo concetto
Certo che e’ una forma di gratificazione intelligente, estendibile pure alla coppia
E’ auspicabile ma mica si realizza sempre
Dark e’ una donna intelligente, che ha vissuto sulla sua pelle molte delle difficoltà che ho vissuto io
Mi dispiace Dark che ci hanno accomunato pure le sfighe
Dark sa che se la sera mi da’ la buonanotte, io vado a fare il bagno caldo e lei sta per uscire per tornare la mattina del giorno dopo
A me non rode il c*lo
Noi abbiamo e facciamo vite diverse
Sembra un discorso semplice e lineare ma non lo e’
E qua mi riconduco ai bruciamenti di c*lo che spesso menziono
Relativamente a Pisa, molte persone sono venute allo scoperto adesso
Io me ne vado e a loro non va bene
Fino a che stavo qua, in mezzo alle difficoltà di crescere una bimba praticamente da sola
In mezzo all’acqua, alle giornate di m*rda metereologiche e non solo
Andava tutto abbastanza bene
Meno male che noi qua abbiamo…
Ora che vengo in Italia ma non e’ quella Italia che conoscono loro
Sento scupptiare i popcorn
Torna in Italia, a Pisa centro, nemmeno nei dintorni. La figlia andrà a scuola, dove voleva che andasse, dove conosce gente, dove avrà la possibilità di inserirsi pure lei. Vivrà in una città, dove forse se arrivi in ospedale, forse, ancora ti salvano, dove a un passo hai tutto, non ultimo il mare.
Oh ma questa come si permette?
E la stronza sarei io?![]()
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
E' quello che pensavo leggendo pagine e pagine di discussione
Penso che nell'esperienza di ognuno di noi ci sia una storia iniziata e continuata benissimo, e mica perché siamo deficienti, e che dopo del tempo inizia a non funzionare più.
Il senso di fallimento ci porta ad attribuire la responsabilità all'altro, ad arrabbiarci, ma io credo che la verità stia nel fatto che le persone cambiano continuamente, e a volte questi cambiamenti ci portano lontani, ci rendono quasi degli estranei.
Io ho buona memoria, ed è una condanna, perché ricordo i momenti di gioia, ricordo i momenti perfetti, la comunione fisica e spirituale, le risate, il senso di sicurezza. Io non mi ingannavo, e nemmeno qualcuno mi ha ingannato. Le coppie "iConoclaste"lavorano per recuperare quell'incastro, limano lì, scalpellano là, mettono un cuneo qui
Ci può anche stare, ma è faticoso. E' molto più semplice ripartire da zero. E non santifico il faticoso, né condanno il semplice, ognuno fa quello che si sente di fare e quello che è pronto a fare.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
avevo precisato: non è la persona che opera come un'autorità, ma le circostanze, i vincoli, che con un partner sono gli stessi di tutti gli altri, con differenze che pesano nella misura in cui si ragiona esclusivamente in una modalità tradizionale standard;
oh, magari per un po' ti piace sentirti bambola gonfiabile e la cosa ha un suo perché; io non ci vedrei nulla di maleE non è questione di considerarlo un vibratore. Per carità.![]()
non mi serve è una cosa concepibile, ma può contemplare dei costi non preventivati:Semplicemente, è un compagno di viaggio. Che magari può incoraggiarmi nel perseguire i miei obiettivi, e anche stare al mio fianco mentre li perseguo. Ma non certo mi serve che tiri fuori miei "talenti nascosti".
capisci bene che questi limiti di "me", assolutamente ordinari e necessari, non possono essere a priori nel radar di un'identità di quello, se lui ragionasse in termini di chiusi di suoi bisogni; un esempio:Per me non è quello che mi porta a desiderare di avere una data persona vicino o meno.
E' la sua capacità di supportarmi, semmai, di stare al mio passo, di percorrere con me un pezzo di strada.
io potrei dire: a questo punto della mia vita vorrei una relazione che non mi ponga problemi; sono moderatamente agiato, libero di fare quello che mi pare, vorrei stare bene così e cosà, senza rotture di coglioni limitanti, e questi sono i miei bisogni; ok ?
poi incontro efua, e ho un'erezione
a quel punto però, quella stance in corsivo mi pone di fronte a un bivio:
a) potrei razionalmente tenermi a distanza o vivere una relazione con efua con l'umore di fondo: però, che du' palle: volevo fare un viaggio in Brasile e questa c'ha la ragazzina che deve andare a scuola, poi al pomeriggio ha danza, la piscina, il pianoforte... non risponde ai miei bisogni; non farebbe una piega; oppure
b) se il mondo dei sentimenti di efua mi prende, per forza quella sua priorità diventa anche la mia e quei limiti non li vivo come un sacrificio, ma non per spirito crocerossino; semplicemente è una parte integrante del tutto e che certamente non avevo preventivato come situazione ideale;
ma questa è la regola della vita, non l'eccezione, e per fortuna, direi;
quando ti dicevo sta cosa del diventare un po' come l'altro me la contestavi come un cedimento, una forma di subalternità;E soprattutto, tendenzialmente cerchiamo chi sappiamo, seppure inconsciamente, che potrebbe soddisfare dei nostri bisogni, perché è così che funziona l'attrazione.
Per dire, io ho questa persona con cui ho una forte attrazione mentale (che dopo che ci siamo rivisti, è diventata anche attrazione fisica). Ma perché mi piace? Se analizzo la cosa dal punto di vista psicologico, perché in come vive lui vedo come vorrei vivere io, vedo uno stile di vita che mi ha sempre affascinato. Lui ha vissuto in diversi Paesi e ama stare all'estero...
ora, a prescindere da questioni affettive idiosincratiche con quella determinata persona, nelle prime pagine del Toerless di Musil è descritto questo pensiero del cadetto di quel collegio militare che ha frequentato pure mio pro-zio Ernst, Maehr-Weisskirchen, cioè lo stile di vita che affascina di cui inizialmente un potenziale partner - o anche amico - è feticcio e iniziatore;
ma lo stesso può avvenire, e avviene ordinariamente anche a livello di sentimenti: mio padre ha completamente perso la memoria, salvo sprazzi che non so bene come organizza; già due anni fa ogni tanto mi confondeva con suo padre, non ricordava nulla della storia di famiglia, o solo parti e persone disconnesse;
qualche giorno fa argomentava che mio fratello - non suo figlio biologico - in fondo non era tenuto a nulla nei suoi confronti;
e io gli ho fatto presente che quello è suo figlio, che lui ha tirato su da quando aveva tre anni: ti ricordi che gli hai insegnato ad andare in bicicletta nel parcheggio di S. Siro, a 300 mt. da casa ? e lì si è accesa la lampadina;
mo', io sono figlio di una storia affettiva così; se incontro efua, l'interazione con la presenza di Maria è qualcosa che verosimilmente posso non aver preventivato, o addirittura escluso, come sopra;
ma quanto davvero mi realizza quell'enunciato dei bisogni come l'avevo esposto ? boh ?! ognuno vedrà per sé come meglio crede; però, vedi pure tu che:
vale quel che vale, ma per me il risultato di questa cosa sta tutto qui:Ovviamente sono meccanismi inconsci, ma una volta che sai come funziona, riesci anche a individuarli su te stesso.
il me stesso che prova determinati sentimenti di fronte a una sfida mi piace di più o di meno di quello che ne prova altri ? mi sono realizzato di più nell'interazione con determinate circostanze, oppure mi sono rattrappito ad una condizione subalterna, di esilio, magari pure in parte gratificante e rispondente ad alcuni bisogni ?
io delle risposte le ho, ma potrebbero essere pure sbagliate, e sono anche troppo intime, e qui vale il passo indietro di Bau, del non nominare invano.
c'� del lardo in Garfagnana
Secondo me sarebbe stato meglio se vi foste visti per tre giorni in un posto freschino vicino al mare a parlare di 'sta roba qui.
Ma scusa, e che li hanno inventati a fare gli antidepressivi ?Il "blu", lo chiamavano in un film di fantascienza che ho visto ieri: il bicchiere di psicofarmaco calmante e di azzeramento dei desideri che somministravano ad un equipaggio di adolescenti di un viaggio spaziale destinato a durare 84 anni. Quelli smettono di prenderlo, e finisce come nel Signore delle Mosche, a schifìo. Il blu per me è l'ignoranza, è meglio non sapere.
Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
(George Bernard Shaw)
Non sarei tanto sicura che, con il cervello che si pregia di evaporare grazie al contributo del freschino che fa gustare più facilmente il vino, ANCHE TU non possa ritrovare il piacere di una speculazione a tutto tondo
Poi ad un certo punto, per fortuna, ti addormenteresti
Ma poi tanto lo fa la compagnia
Oh, il blu e’ il mio colore preferito
Avevo scritto un messaggio che e’ andato perduto tra i pacchi
Ringraziavo Axe per avermi scelto come “oggetto campione”
E gli suggerivo di considerare il viaggio in Brasile
Io sto nella fase ro caxx nu vol pensieri
Per me il teatro con Ale, un aperitivo con Anto e una cena con Vale
Tutte persone viventi
Va bene
In aggiunta un bel gelato a 2,50 euro (nocciola e pistacchio) a Piazza Garibaldi e la Feltrinelli a Corso Italia
Certo non sono morta
Mi e’ mancato l’essenziale, mi prendo quello
I viaggi intercontinentali li lascio a chi se la sente e se lo sente![]()
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
no, appunto; uno robusto con gli occhielli cerchiati in alluminio, due bottiglie d'acqua riempite di sabbia umida e adagiate sul fondo a 1,5 mt e puoi dormire tranquilla per ore, se già abbronzata e cremata, con mani e piedi a penzoloni in acqua per regolazione termica e cappellino in testa
c'� del lardo in Garfagnana
credo sia permanente, non una fase, per quel che mi riguarda in quanto possessore dell'oggetto in questione, non so per quanto ancora funzionante
storia zen:Per me il teatro con Ale, un aperitivo con Anto e una cena con Vale
Tutte persone viventi
Va bene
In aggiunta un bel gelato a 2,50 euro (nocciola e pistacchio) a Piazza Garibaldi e la Feltrinelli a Corso Italia
Certo non sono morta
Mi e’ mancato l’essenziale, mi prendo quello
I viaggi intercontinentali li lascio a chi se la sente e se lo sente![]()
Un soldato che si chiamava Nobushige andò da Hakuin e gli domandò: «C’è davvero un paradiso e un inferno?».
«Chi sei?» volle sapere Hakuin.
«Sono un samurai» rispose il guerriero.
«Tu un soldato!» rispose Hakuin. «Quale governante ti vorrebbe come sua guardia? Hai una faccia da accattone!».
Nobushige montò così in collera che fece per snudare la spada, ma Hakuin continuò: «Sicché hai una spada! Come niente la tua arma è troppo smussata per tagliarmi la testa».
Mentre Nobushige snudava la spada, Hakuin osservò: «Qui si aprono le porte dell’inferno!».
A queste parole il samurai, comprendendo l’insegnamento del maestro, rimise la spada nel fodero e fece un inchino.
«Ora si aprono le porte del paradiso» disse Hakuin.
c'� del lardo in Garfagnana