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Risultati da 61 a 75 di 211

Discussione: Eutanasia: l'approccio personale, visto dal giullare

  1. #61
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Certamente: le varie religioni, nel tempo (come le filosofie, le leggi etc) sono la risposta della "intelliggienza" per risolvere il contrasto di interessi tra sopravvivenza propria e sopravvivenza della stirpe.
    beh, non è una spiegazione ultimativa, però: a me della stirpe, dopo di me, può non importare nulla; perciò rimandi ad un "valore" che non è "naturale";

    Lo scrissi anche tempo fa, non ricordo dove. Le "religioni" sono un mezzo, non un fine.
    La "religione" (e relativo "deus ex-machina" che spiega tutto, consola, punisce, premia etcetcetc)
    guarda che in effetti non è più così; alcune dottrine postulano esplicitamente l'assenza di remunerazione esterna - il Protestantesimo e, credo, l'ebraismo - ma in fondo pure le altre operano una tale finzione che il credere è in effetti in un sacro fine a se stesso;

    puo' essere (ed in effetti, sotto varie forme, lo é) una risposta facile (o presunta tale), in quanto evita la fatica del pensiero.
    Sia pure. Ma carica sulle spalle tutto il bataclan "confessionale", depositaridellaveraparola compresi. Non so quanto sia un affare.
    Preferisco far la fatica di pensare.
    IMHO
    beh, fino a Kant ci hanno pensato tanto, eh... poi quello scostumato orientale è andato ad aprire il giocattolo per vedere com'era fatto dentro e ha azzerato tutto;

    varrebbe la pena non essere troppo limitati sugli aspetti inopinati dell'argomento; ovviamente, non parlo delle dottrine, spesso noiose e in pratica opprimenti, ma dell'investimento aristotelico nella non-contraddizione che il sacro rafforza;

    cioè, l'affidamento/fede non riguarda solo la tua certezza che il tuo compare crede talmente alle vergini che lo aspettano da non cambiare idea una volta che si trova nella cabina del pilota sopra Manhattan, ma anche che quell'ineffabile lo intendete nello stesso modo;
    pensa a quanto questo era un problema per Wittgenstein e per tutta la filosofia e la scienza moderne;

    quando quelli dicevano: in principio era il verbo , non era uno scherzo; significa postulare un mondo delle idee autonomo dall'esperienza immanente; dirai: sì, ma che me ne faccio di una considerazione del genere ? vero anche questo;

    tuttavia, hai - come dato di realtà sperimentale - un potere costitutivo delle parole, per cui distingui sentimenti - altrimenti ineffabili o troppo simili - come convenzione che hai strutturato in un contesto di sistema/linguaggio;

    per cui, il sacro finisce per essere in qualche modo il pegno del senso/significato dello stesso linguaggio, come l'oro della moneta cartacea;

    ovviamente - quello che Cono non capisce del teista Kant - si tratta di un sacro relativo dell'individuo, buono per i suoi simili, ma legge immorale per altri, miscredenti o diversamente credenti.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #62
    La fai troppo complicata per un semplice (de coccio) come me.
    Io so' tèra-tèra: il sistema "essere vivente" (sia batterio, merluzzo, zanzara, essere umano) ha un solo "Valore naturale": la sua "perennità ".
    Gli elementi componenti sono mossi dall'istinto di conservazione, in questo "disegno" Inconsciamente. E' nel DNA, o nella milza, o nella pineale o sotto le unghie. Vassapé. Un umano (giullare a tempo perso), ponendosi delle domande, arriva a questa conclusione. Ipotetica o teorica che sia.
    Altri ad altre. In maniera del tutto legittima. E sicuramente validissime: teoria e non ipotesi.
    In ogni caso, gli "utensili" dell'umano sono l'intelletto e la socialità. In generale. Ed usando ambedue, l'umanità progredisce.
    Questo, in due parole, é il quadro. tèra-tèra, per un ignorante de coccio. La Storia, o, meglio, la cronaca storica mostra come gli utensili sono stati usati dal "sistema umanità" per sopravvivere ed evolvere e le religioni ed il loro presupposto ultraterreno hanno avuto il loro peso, non trascurabile. Anzi, determinante. Se il risultato sia il migliore dei possibili, vassapé. Non sono Pangloss.
    Certo, che la faccio "facile": so bene che se vogliamo esaminare la realtà da un altro punto di vista, ingegneresco, l'attività umana é un insieme complesso di processi non-lineari: "caotici" ( ), come si definiscono "giornalisticamente", ma assolutamente deterministici. Le "equazioni" per interpretarli sono difficili a scrivere, quasi impossibili da risolvere ed influenzate dalle condizioni iniziali ed al contorno.
    Quindi, per "risolverle" occorre usare metodi semplificativi e tecniche particolari (attrattori, spazio delle fasi, Poincaré a tuttandare....etc etc etc ). Per campare al quotidiano, analogamente, si usano scorciatoie e semplificazioni: avere un "deus ex-machina"e tutto il bataclan annesso e connesso, perché no? Semplifica di molto le cose. E cosi' é stato per millenni. Ed é, mutatis mutandis.
    Almeno, finché non ammazzi uno perché il tuo é migliore e non vuole che si beva il vov
    IMHO.
    ...secondo l'ultima proposizione di un mezzo-pazzo, dovrei 'sta zitto....
    Aveva ed ha raggione.

  3. #63
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    La fai troppo complicata per un semplice (de coccio) come me.
    Io so' tèra-tèra: il sistema "essere vivente" (sia batterio, merluzzo, zanzara, essere umano) ha un solo "Valore naturale": la sua "perennità ".
    Gli elementi componenti sono mossi dall'istinto di conservazione, in questo "disegno" Inconsciamente. E' nel DNA, o nella milza, o nella pineale o sotto le unghie.
    ti manca un elemento: la consapevolezza umana della propria scomparsa; puoi avere comportamenti sacrificali inconsapevoli nel mondo animale, di cui pure facciamo parte;
    ma l'elaborazione prospettica della morte produce ideologie, che più o meno possiamo escludere tra i merluzzi e le zanzare; forse il merluzzo un giorno potrà comunicare che non vuole il parmigiano nelle ricette che lo riguardano

    è il solito vecchio dilemma della cultura come natura;

    il punto sarebbe, però: puoi davvero limitare la nozione di sacro ad una funzione dispensabile ? o fa parte di un pack inscindibile di funzionalità aggregate che lavorano solo in sinergia ?

    sarebbe lana caprina, nel primo caso; ma nel secondo si tratta - non piacendo una "religione" - di sostituire il pezzo con un'altra cosa che assolva allo stesso ruolo nel pack, in tutto quel processo di affidamento su cui riposa la vita sociale.
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #64
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ti manca un elemento: la consapevolezza umana della propria scomparsa;

    Non mi manca. Non ho ben definito il termine "Transeunte", che ho usato due volte in questa discussione. Come "Umano eccetera" so benissimo che la mia esistenza ha un termine, senza ipotetici futuri più o meno eterni.Ed ho definito "la ragione della mia esistenza", in termini generali. Che altri non abbiano o temano...certo. Come ho scritto nel post introduttivo, ognuno "mette i mobili" che preferisce per vivere la sua eseistenza etc e non mi ripeto.

    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio

    ...omissis... Transeunti...omissis...
    Considero "il sacro" come un accessorio, un mezzo.

    Non "La ragione/cardine dell'esistenza o di come viverla"
    A qualcuno é utile. Ben per lui.
    Per me, no. Una rasoiata e via.
    L'intelligggggienza permette di "vivere bene la socialità", senza "sostegni/rivelazione".
    E' nel DNA...o nell'ombelico, vassapé
    IMHO

    IMHO

  5. #65
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Ma siccome è tutto un parlare di niente che viene dal caso, piani divini, dio padrone della vita e della morte, non si capisce come è quando Dio ci mette del suo e noi dobbiamo metterci del nostro.
    Perché se ti viene l'infarto, chi ti stura le arterie o ti rianima col defibrillatore, sta facendo o no la volontà di Dio?
    Boh...l'unica certezza è il fiato dalla dentiera di chi pretende di sapere cosa l'amico invisibile pensi e voglia.
    Certo che sta facendo la volontà di Dio!
    Per la Vita, Laura. Pro Vita. A favore della Vita: sempre!

    Save the children, Emergency, Sea Watch, Caritas, Comunità di Sant' Egidio eccetera. Tutte si muovono per la Vita, per salvare Vite Umane.
    amate i vostri nemici

  6. #66
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    Citazione Originariamente Scritto da efua Visualizza Messaggio
    Io sono favorevole alla mia eutanasia e a quella di chiunque voglia decidere per se’
    Si, molto giusto
    "Maria, se mi troverò in quella condizione, staccami la spina" È esatto? È questo che dirai a tua figlia?
    amate i vostri nemici

  7. #67
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Ma come fai a sapere se il piano di Dio per quella perdona è la malattia e la morte?
    Se è padrone delle nostre vite lo sarà in un senso e nell'altro. Quindi come fare a sapere se facciamo bene o no?
    Il fiato dalla dentiera come il tuo, che gira la frittata secondo ideologia, desideri e paturnie in assenza della voce dell'amico invisibile lassù, serve a poco.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  8. #68
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    Te l'ho detto ieri: Dio è l'Autore e l'Amante della Vita. Lo rivela Lui stesso, continuamente, nella Bibbia. Ed ha mandato Suo Figlio a morire per noi proprio perché Essa diventi Eterna. Anche per noi.
    amate i vostri nemici

  9. #69
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio

    Non mi manca.
    intendevo che manca nella comparazione col resto del mondo animale, mentre è un aspetto, direi, rilevante nel quadro del pensiero umano;

    Considero "il sacro" come un accessorio, un mezzo.

    Non "La ragione/cardine dell'esistenza o di come viverla"
    A qualcuno é utile. Ben per lui.
    Per me, no. Una rasoiata e via.
    L'intelligggggienza permette di "vivere bene la socialità", senza "sostegni/rivelazione".
    E' nel DNA...o nell'ombelico, vassapé
    IMHO
    aspetta: "sacro" non è necessariamente qualcosa di riconducibile a rivelazioni di contenuto vario;
    sacro è anche tutto il contenuto arbitrario delle ideologie, cioè non riconducibile a qualche utilità; se pinco pallino è vegano e non mangia l'orata attribuisce un valore che non implica un'utilità, una convenienza in senso stretto; idem se io postulo l'uguaglianza degli esseri umani, quando potrebbe convenirmi diversamente; anche perché in effetti NON siamo affatto uguali;
    si tratta di allocazioni autoritative ed arbitrarie di valore, sacralizzazioni;

    il punto sarebbe: una società può farne a meno ? ed eventualmente, cosa potrebbe succedere se in astratto ipotizzassimo un modello sociale del tutto privo di senso del sacro ?
    io non ho risposte pronte, beninteso; ma la domanda non è proprio banalotta;
    io faccio benissimo a meno del prete o dell'imam che mi dice come dovrei vivere secondo i dettami di un presunto dio così o cosà; ma il sentimento del sacro mica si esaurisce a quella roba lì, eh...
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #70
    edit doppione
    Ultima modifica di restodelcarlino; 10-09-2024 alle 14:23

  11. #71
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma il sentimento del sacro mica si esaurisce a quella roba lì,
    "il sacro": me lo vuoi definire?
    (non alla cono, per piacere: una definizione di una riga)
    Certamente, non mi sono spiegato bene.
    Cerco di chiarire: l'insieme "sinergico" di intelligggiiienza (strafalcione, perché non sono più certo della corretta dizione) e socialità crea (IMHO) nell'essere umano "l'etica" (in senso lato) che gli permette di gestire gli individualismi e far evolvere la specie. Inconsciamente, é nel DNA o dintorni. Da qui nascono religioni, leggi, filosofie etc. Tutti "mezzi". Tutti importanti , utili, spesso indispensabili in certi momenti storici.
    Non ne nego né l'esistenza ,né l'importanza. Nego che siano conseguenza di una "rivelazione" e affini. Un nucleo "umano" a casadiddio in mezzo a nessunposto, isolato da tutti...ha la sua etica, la sua religione, la sua filosofia: ha "ammobiliato" al meglio la sua esistenza. Come? vassapé. Come gli pare e puo' "vivere l'esistenza". "Sacro"? boh.
    Idem per me, nel cuore dell'Europa del Terzo Millennio dell'era volgare: ho ammobiliato col risultato del mio "vissuto".
    E non mi serve altro.
    Dico solo questo: le "risorse", sono nel nostro DNA o là attorno. Ciascuno le usa come crede. Elemento nella "legge dei grandi numeri" o nella "Teoria del caso"...tutto quello che l'essere umano fa é per la sua sopravvivenza (e lo sa bene) e per quella della "stirpe" (in senso lato, ovvio), pur non sapendolo. Ripeto: grandi numeri e teoria del caos= l'esistenza umana
    Tutto qua. Senza "Rivelazioni" e "Tavole della legge".
    Certamente, l'esperto logico-dialettico (MaestroGiudice e Catechista a tempo perso), potrebbe farmi notare che quanto scrivo é l'ennesima dimostrazione dell'esistenza di Lui: chi ha creato il DNA e di conseguenza questa "etica/bontà" innata?
    Ed io risponderei:
    "Perché no? E' il seguito che non mi quadra: il fatto che un bel giorno (storicamente determinato, come ha asserito il MaestroGiudice da Empoli) un certo signor Adamo Lo abbia offeso a morte con "il peccato" originale....e tutto il barabantricchetracchezumpapà conseguente, doloresofferenzamale*cattiveriaunghiaincarnitamorte comprese. Non ho elementi né per affermare un "creatore (quale ne possa essere la forma/sostanza..e tutte le categorie stagiritiche)", né per negarne l'esistenza. Sicuramente, se ci sia (o ci fosse stato), non starebbe a perder tempo* (*inesistente quanto infinito, é vero) appresso a noi."
    Sempre e soltanto IMHO


    *male
    sbaglio: per quello c'é lo Dimonio.
    O no?
    e lo Dimonio...'ndo sta?
    Vassapé: dubbio peggio che amletico.
    Ultima modifica di restodelcarlino; 10-09-2024 alle 14:23

  12. #72
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    "il sacro": me lo vuoi definire? (non alla cono, per piacere: una definizione di una riga)
    ci ha già pensato l'orientale Immanuel: l'imperativo categorico, distinto da quello eventuale, è utile, conveniente...
    per dire - sennò poi mi dici che sei de coccio - se Vega si trovasse ultima persona sul pianeta su un isola deserta, tratterebbe il gatto o il cane nello stesso identico modo in cui lo tratta a S. Giovanni, dove si potrebbe ipotizzare una convenienza sociale in senso psicologico, di aggregazione, ecc... quello è "sacro" e ab-soluto, indipendente da valutazioni di opportunità;

    cosa implica in termini concreti un generale affidamento verso il comportamento di Vega, fungibile all'infinito e per miliardi di persone ? di questo si può discutere; e allora si dovrebbe parlare del prigioniero che non parla per non tradire i commilitoni, sapendo che verrà torturato e morirà; per quanto in quegli istanti possa farsi spettatore della celebrazione postuma del suo eroismo, non è proprio qualcosa di impacchettato nel kit doppia-elica;

    ma vale anche per gli ultras della curva, per i mafiosi o per Hitler, per il gruppo wa delle mamme dell'asilo quando ne delegano una a custodire tutti; senza una quota/garanzia di trust fondata ultimativamente sul oggetti di sacro condiviso difficilmente fai funzionare qualsiasi cosa, a partire dalla finanza che sorregge chi ci dà da mangiare; puoi essere bravissimo, ma quando manca la fiducia nella buona fede altrui, si ferma tutto, anche se in termini di mera utilità non dovrebbe, come ha capito Keynes a suo tempo;
    equivocare il peso del sacro costa caro, in un senso o nell'altro, perché sottovaluti o sopravvaluti ciò che sono o non sono disposte a fare le persone e gli aggregati.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #73
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ...(omissis)... poi mi dici che sei de coccio ...(omissis)

    Esatto!
    So' de coccio: non ho capito nulla.


    Avevo chiesto, semplicemente,
    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    "il sacro": me lo vuoi definire?
    (non alla cono, per piacere: una definizione di una riga)
    Provero' a rileggere ancora e ancora....e ancora

  14. #74
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio

    Esatto!
    So' de coccio: non ho capito nulla.


    Avevo chiesto, semplicemente,


    Provero' a rileggere ancora e ancora....e ancora
    la riga:

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ci ha già pensato l'orientale Immanuel: l'imperativo categorico, distinto da quello eventuale, è utile, conveniente...
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #75
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la riga:
    Sei un gran furbone...
    ...ma...
    avevo chiesto

    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    non alla cono, per piacere
    quindi, niente copincolla



    ...ma va bene cosi...

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