e qua riveli il tuo marxismo neanche troppo nascosto. NON è l'economia, che è semplice amministrazione della ricchezza, ad essere risolutiva, in potenza, dei guai della società . andiamo avanti...
la sociologia dice anche che l'unità fondamentale di vita, interessi, valori e tutto il resto è proprio la famiglia, che se vuoi non è altro che l'humus di formazione, crescita, educazione, socialità che viene prima della organizzazione sociale, e questo perché funzione della famiglia è la preparazione del singolo individuo all' "ingresso in società ". insomma se la "prima educazione" te la desse la società anziché la famiglia saremmo nella Repubblica di Platone, la quale non è niente altro che qualcosa di ideale a cui ogni società umana dovrebbe tendere. Insomma la definitiva risoluzione dei conflitti sociali, strumento della quale risoluzione è, in piccolo, proprio la famiglia. e ti dirò che sia i comunisti che i nazisti tendevano proprio a realizzare il tipo di società "di figli dello Stato" di cui parlava il filosofo socratico.
Mah. A me risulta che proprio in USA il concetto di socialità sia il meno "perseguito". Quelli fortunati nascono bene e hanno una casa e un po' di soldi. Ma la maggioranza sta peggio, almeno quanto ad assenza o comunque a inconoscibilità delle regole di fondo della società . In America esiste un forte concetto del self/made being, cioè di quelli che si "fanno da soli". Per farsi da soli non manca nulla, a parte cose come la conoscenza di come "vanno le cose" e quindi di quali scelte compiere. E' per questo che quelli che hanno i miliardi non sanno neanche come spenderli e i grandi gruppi bancari prelevano fino al 75% dei depositi a titolo di "commissioni". Ma non si tratterà di "capitalismo di Stato"? Comunque non so se il latte è ancora gratis e te lo portano a casa con la carretta, ma a parte questo anche solo per andare al "ristorante" ci vogliono "fior di quattrini", se non vuoi mangiare hamburger fatti dagli hawaiani una volta a settimana.
Allora. La famiglia non è un "bene" tipo auto sportiva che deve essere pubblicizzata. La famiglia è un gruppo di almeno due persone che decidono di condividere la propria vita, magari anche con bambini. Ovviamente al giorno d'oggi e dalle mie parti i bambini si "prelevano" neonati negli asili nido, ovviamente perché se si avessero figli del proprio sangue e uno di loro venisse "meno" la perdita sarebbe "irreparabile" con i "tempi che corrono". Ripeto che bisogna intendersi su "che cosa vuol dire avere figli".
e allora il senso del matrimonio qual'è? Non sono "rose e fiori" e chi si sposa dovrebbe essere "edotto in tal senso". Se no c'è la convivenza "more uxorio" con meno doveri ma con più libertà .
Qual è il tuo "concetto di felicità "? Pensi che al giorno d'oggi come nel passato si possa davvero "essere felici?"