Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
carissimo, mi piace davvero tanto quello che scrivi, di solito. però stavolta hai "sforato". se vuoi fare il lavoratore "di mani" ovviamente la solitudine della fabbrica è alienante. ma è alienante anche farsi 20 e più anni di studio in solitudine, perché diversamente non potrebbe essere, e non sei neanche retribuito. capisco l'ottica del NOI, ma la solitudine fa parte della "vita". la famiglia è anche un rimedio all'incapacità di essere del tutto indipendenti. e lo è anche lo stato "sociale". ti ricordo che ai tempi c'erano cose come l'istruzione militare e il dopolavoro, che qualcuno, a mio avviso sbagliando, decise di abolire a "suo tempo".
Allora: prima di tutto ti ringrazio. Poi bisogna intendersi sulla solitudine. Che non è, in sé, un disvalore. Io parlo della solitudine generata dalla dittatura dell'io, dell'ego, del mondo che deve girare tutto intorno a noi....
Dell'io che se ne frega di tutto (era il motto del fascismo)
Della pretesa di bastare a sé stessi, senza dover chiedere conto a nessun'altro. Quanti messaggi Sandor, quanti slogan sentiamo in televisione, sui giornali e sul web che ci martellano dicendo: "Perché tu vali!"
"Tu si que vales" eccetera. Quanti? Anche in politica, oggi conta la personalità, il leader con le sue sparate. Non più il partito, con le sue idee. L'individuo è tutto, la Comunità niente.