la rottura la capisco, ma la guerra ? è quello il bug;
si cambia pure tra amici, ma non è ch quello che vedi meno di prima improvvisamente è un nemico;
fin qui, ci siamo; però è un po' come dire che il tuo partner improvvisamente, da asciutto che era, un giorno si alza dal letto grande obeso; certo, se era sportivissimo e magnava come un lupo, e poi ha smesso continuando a mangiare, te lo aspetti;E succede quando ti metti insieme in età giovanile. A 20 anni non sei la stessa persona che sei a 40. Si matura, si cambia. E se nella coppia i due "protagonisti" non maturano alla stessa velocità, ecco che si creano incomprensioni, problemi, differenza di vedute. Poi cambiano anche le esigenze, e non è detto che cambino allo stesso modo.
ecco, a me una ferita essenziale, cattiva, non è mai capitata;Tu a 20 anni magari vuoi girare il mondo e trovi un partner che voglia girarlo con te. Diventate una coppia super assortita. Però poi magari arrivi a un punto che sei stanco e desideri tranquillità. Invece il partner vuole continuare a girare. Ed ecco che si crea la rottura.
Poi non parliamo dei figli, che spesso sono motivo di rottura, per enne motivi. Insomma, non è che sia una cosa strana che una relazione finisca. Credo sia assolutamente normale. Ha un principio, una evoluzione, e una fine. E' molto più strano quando dura a vita, secondo me.
Però ripeto, se finisce "in pace", ok. Solo che di fronte ai problemi c'è chi reagisce ferendo l'altro, e qui si creano le rotture.
la cosa peggiore che mi è successa è che una con cui stavo peraltro da poco mi ha tenuto per alcuni mesi sulle spine, perché stava in ballo per uno stage da un grande architetto a Parigi, e una settimana glielo confermavano, un'altra no, e lei modulava un po';
veniva anche da un momento che la spingeva un po' alla postura assertiva da donna in carriera, e in quel periodo mi è capitata un'altra che ho respinto per fedeltà, stessa postura e vita, che se l'è un po' legata al dito;
sta cosa del rancore non mi è mai capitata; forse in me opera una selezione inconsapevole in origine, o forse è il mio essere psicopipposo che mi fa attribuire i comportamenti ai bisogni, relativizzare, per cui aggiro di netto la fase giudicante moralista;
onestamente, se un 20% riesce a sottrarsi alla guerra finale del restante 80, non sarà il caso di approfondire il motivo, e magari provare ad individuare il perché, sempre sia possibile ? magari non è possibile, ma forse qualcosa esce fuori, no ?







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