no, figurati...
io non attribuisco colpe a nessuno;
prendo atto che nel mondo c'è una vistosissima corrente di pensiero conservatrice che tende a scaricare sullo status delle donne quelle tensioni sociali che si determinano quando le società si modernizzano e richiedono un contributo qualificato;
del resto, tu sei il primo a vivere questa crisi di adeguamento in famiglia:
cosa fa la tua figlia maggiore, che si è appena sposata ? il medico, no ? tu e Cona avete spontaneamente aderito alla cultura che le offre autonomia, invece di destinarla ad un ruolo vincolante e dipendente dal reddito del marito;
così funziona; piano piano si giunge ad equilibri nuovi, con Buona pace di Bauman e di tutto il cucuzzaro;
NO !
io ho scritto: meglio lasciar andare chi non è felice con me, anche a costo di una mia sofferenza, che però è limitata nel tempo e alle mie comodità egoistiche, invece di essere la sofferenza permanente di entrambi;
se proprio volessimo parlare di combattere e soffrire, si dovrebbe contemplare proprio questa lotta col proprio personale egoismo di trattenere chi ti lava le mutande mentre pensa che vorrebbe essere altrove;
tu dipingi un carceriere come un eroe, ma a me questa cosa fa ca'à, l'avesse pure detta il più grande filosofo della storia; io mi ci sono ritrovato, mio malgrado; non è proprio il mio, da' retta...