Lo potremmo dire pure degli uomini.in realtà c'è pieno il mondo di donne che hanno bisogno di appoggiarsi a qualcuno
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Quanto dici é condivisibile, ma non avvilirti: lo scopo (espresso o meno) della discussione (come già rilevato qualche migliaio di post fa) e proprio quello: "generalizzare".
Se sia per scopo "scintifico", o per "scaricare altrove", vassapé.
E', in ogni caso, un interessante "spaccato di vita".
no, di "provato" non c'è nulla; la violenza, poi, ha una sua struttura psicologica, biologica, ecc...
però puoi sgrezzare a partire da macro-dati; se metti da parte le questioni direttamente sociali, il patriarcato, ecc... e leggi le doléances qui riportate, si dice lo stesso di donne aggressive e uomini senza palle, ma in un'accezione privata, di relazione;
da dove viene fuori un'impressione tanto diffusa, l'idea di Dark per cui l'80% delle relazioni avrebbe una fine traumatica, cioè con un mismatch difficile da accettare come legittimo ?
la violenza - pure quella non agita materialmente - il ricatto, il rancore, il potere, sembrerebbero una circostanza ordinaria, per quanto sommersa e a diversa intensità ;
a questa cosa si dovrebbe dare una spiegazione in termini di meccanismi relazionali, no ?
ora, tu dovessi spiegare, cosa andresti a guardare ?
io ho chiesto di elencare dei tratti positivi e speciali di ex-partner, ma pure di se stessi; motivi per i quali ci si pensa particolarmente degni di essere amati e che non potrebbero essere fungibili; cioè, non perché ti lavo i calzini;
ma ho trovato grandi difficoltà , che per me non ci sarebbero;
forse sono un marziano, ma io mi sento assolutamente medio e di aver avuto una vita relazionale qualsiasi, e una sensibilità media;
perciò un po' mi incuriosisce la cosa e, siccome un po' di esperienza di certi meccanismi la ho e ho visto in me una differenza notevole a seconda del tipo di attaccamento originario, ho formulato questa ipotesi, che può essere perfettamente contraddetta con altri argomenti;
ho pure elencato tratti ordinari e comprovati di normale identificazione originaria "etologica" dell'altro, per cui si potrebbe perfettamente obiettare: no, non è vero, perché ecc...
c'� del lardo in Garfagnana
La gelosia, il controllo, nascono per vari motivi, non solo per il ribasso delle scelte. E' stato visto anche che quella un pò più forte, effettivamente, fa parte in molti casi di persone con meno autostima, ma non solo, a volte c'entra la differenza di età fra i due, la posizione sociale e le possibilità economiche del partner che si teme di perdere.
E' un tratto istintivo, emozionale che fa parte di noi. Le derive ovviamente producono i danni che provocano, però nasce da lontano nel tempo, probabilmente come comportamento evolutosi per la difesa di quell'investimeno emotivo ed esistenziale che è la coppia, la riproduzione.
Ricondurre tutto o quasi a quell'investimento al ribasso è un pò riduttivo parlando dei problemi della coppia e di quel tirare le somme a fine corsa.
Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple
Tutte cose ovvie, che metto da parte, coeteris paribus;
se però vuoi spiegare qualcosa, devi concentrarti sulle anomalie, altrimenti non formuli nessuna ipotesi;
anomalo è non saper definire la personalità di un partner di lunga durata, la propria in termini di funzionalità relazionale, o ritenere normale che la stragrande maggioranza delle relazioni contenga in nuce una fine traumatica, ostile, quando in teoria due persone dovrebbero aver maturato dell'affetto;
sono queste le cose da spiegare.
c'� del lardo in Garfagnana
Se si tratta di essere incapaci di scegliere consapevolmente, o perché mossi dall'incapacità di vedere l'altro, allora poco riusciti anche i rapporti "felici".
Non sempre si trova ciò che si cerca, non sempre si cerca e spesso si trova e basta.
O ci si trova.
A me non sembra tutto così chiaro.
Quando citi qualcosa o qualcuno, vado a verificare. Il testo originale.
Ti ringrazio di aver avuto l'occasione di rileggere "la ginestra" con gli occhi e la mente di più di ventanni dopo.
E mi chiedo se si tratti dello stesso testo, e dello stesso Leopardi (che non mente mai, hai detto). O se tu abbia letto tutti i 317 versi...o un riassuntino di tre righe . Non é qui il luogo per un'analisi critica dell'opera, che avresti dovuto fare prima di scrivere. Infatti, come Bauxite (più colta di me) ha rilevato subito, citi a casaccio, a penedisegugio, per usare un'espressione consolidata.
Sono lieto che affermi che Leopardi non mente mai: ne " La ginestra", il motivo della luce che si oppone alle tenebre, affermato nell’epigrafe, pervade tutto il canto ed incita alla lotta contro la natura matrigna. Ma è una lotta che gli uomini, afferma il Poeta, possono condurre solo se liberi da miti,ideologie e illusioni religiose, come antropocentrismo e natura divina dell'uomo.
Confermo, quindi, quanto ha scritto baux: Leopardi e la ginestra non ci azzeccano. Anzi, é controproducente.
Caso mai non l'avessi capito, la lotta della ginestra é inutile, destinata a soccombere ad ogni eruzione. Dixit il Poeta (che non mente).
E' della serie "Citazioni penedisegugiesche".
Hai anche citato Bauman (post 264), come "il più grande filosofo del 900". Parli della statura fisica, immagino.
(Pesco a caso, nel mucchio: Sartre, Arendt, Freud, Wittgenstein, Godel, Popper, Adler, Husserl...e mi fermo all'Europa, nanetti, al confronto. Vabbé)
Ultima modifica di restodelcarlino; 20-10-2024 alle 14:59
di solito, se ho scelto qualcosa, so spiegare il perché, intenzionale o col concorso del caso: volevo la 500 rossa, ma c'era da aspettare 8 mesi e l'ho presa bianca subito; la Jaguar 4.2 era bellissima, ma consumava troppo; mi sono fermato al primo motel, ero molto stanco;
con le persone ci vergogneremmo; anche perché siamo educati ad un'etica di relazione; però la cosa sembrerebbe spiegare benissimo la rimozione dei valori di quello che è un "oggetto d'uso", la frustrazione per l'eventuale defaillance prestazionale, l'umiliazione di aver preso una fregatura, il rancore per l'inadempienza;
è difficile e imbarazzante ammettere che c'è quel calcolo - ovvio - di economia emotiva; è ovvio perché tutti ci aspettiamo che Naomi Campbell si accoppi con un riccone e non con l'impiegato delle poste, e se vediamo un uomo anziano e brutto con una bellissima giovane immediatamente la prima cosa che pensiamo è che la virtù di quello sia nascosta, dal segreto bancario![]()
nessuno mi ha contestato con argomenti questo meccanismo; aspetto fiducioso;
ma se il meccanismo opera, come in effetti accade, e il pre-conscio effettua questo calcolo, si spiega la strutturazione in aspettativa che quella persona si mostri adempiente;
volevo sposare Simon Le Bon, ma era corteggiatissimo; ho sposato Mario Cioni, elettricista di Fucecchio; però, visto che mi sono accontentata di uno che non è assediato dalle groupies, mo' quello deve mantenere la promessa del suo status di sfigato; se lo sfigato non ci sta e mi cornifica, l'ho presa in dòmo tre volte: perché ho rinunciato a cercare altro che avrei preferito; perché mi sono confessata non all'altezza di quello, svalutata; e perché ho fallito pure in quello, visto che ho perso una guerra di potere pure con un soggetto che avevo scelto in modo da poter vincere facile;
ovviamente, vale anche a parti inverse, se non per l'asimmetria di quello che rompe il patto;
però così si spiega sia il rancore, sia l'assenza di qualcosa di gioioso che è rimasto; perché ti sarai pure svenata per fare il pieno alla Jaguar e la cosa è diventata insostenibile, ti serviva spazio, ma te lo ricordi bene quanto eri gasata a guidarla, e sai il perché; sono ingrassata, ma quanto era buona la Sacher ; se ingrassi per il junk food mangiato per nervosismo o abitudine, ti girano le scatole;
pure il "combattere" di Cono a fronte di una relazione infelice a me pare tradisca una tutela della "roba" su cui si è investito, perché se vivi una relazione di merda con una che ti lava i calzini, evidentemente quelli valgono di più della relazione;
non so; capisco che mi concentro su un nucleo che sembra riduttivo, ma è essenziale; e spiega pure molto in termini di comportamenti concludenti.
c'� del lardo in Garfagnana
Posto che non devo ammettere un ca', posso sicuramente dirti che ci sono elettricisti molto disponibili e molto richiesti.
Anzi, alcuni sentono proprio il bisogno, arrivati ad un certo punto, di dire che loro hanno l'agenda piena di numeri da poter usare.
Pur non avendo nutrito aspettative verso un Le Bon - a me piacevano gli Spandau - e pur avendo nutrito aspettative verso una relazione "normale" (aggettivo multiforme) e verso una versione di me stessa migliore (ma poi ho capito che tanto male non sono, quindi la relazione mi è servita), non ho rinunciato a meglio o non mi sono evitata il peggio.
Anche perché, come tu ci insegni, il meglio e il peggio sono multiformi, come l'aggettivo normale.
A te non serve essere smentito, cioè non è qualcosa che ti interessi da parte di chiunque di noi.
Eppure, Axe, in tutte queste 42 pagine cui abbiamo preso parte, scarnificare e ridurre all'osso oppure il suo contrario, vale a dire ingrandire, ingigantire, dire del proprio sè ferito, o meno ferito, non si è arrivati a nulla di più simile all'antico consiglio di non andare a fare la spesa a stomaco vuoto.
[QUOTE=Bauxite;1883821] il meglio e il peggio sono multiformi, come l'aggettivo normale./QUOTE]
e variabili, con continuità e/o stati discreti (=discontinuità )
Ma c'era una "destinazione" da raggiungere?
Le più belle passeggiate sono quelle senza meta
(purché non piova troppo)