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Discussione: Donne aggressive, uomini senza spessore e vibratori

  1. #766
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
    3) stimare nel senso di considerare una persona - si parlava di uomini ma vale anche per le donne - umanamente migliore di me; considerare quella persona come un arricchimento.
    Questo è valso in pochi casi, pochissimi, stando in coppia(anche perché non ho avuto tante storie) ed è valso e vale con gli amici.

    Sullo spessore io non so cosa dirti.
    Sono una donna di spessore perché non sono magra.
    Sono una donna di spessore perché ho carattere, dicono.altri.
    Io dico che sono una donna di spessore perché sono complessa.
    Gli uomini di spessore saranno più o meno così, credo
    Forse è la complessità, la consapevolezza, la multi -sfaccettata proporzione tra ciò che siamo, ciò che sembriamo e il modo in cui abbiamo tentato o tentiamo.di affrontare la vita a renderci di spessore.
    Analisi che mi piace e che condivido.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  2. #767
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    a parte che si tratta di cose diverse, chi pensa di cambiare certe cose col ditino alzato è un cretino:
    vale per la procreazione, la famiglia, le migrazioni, e pure l'anelito religioso, che ti è tanto caro;

    se una persona preferisce stare da sola è perché il sistema dello stare in compagnia non gli va bene; se la stessa cosa la fanno centinaia di migliaia di persone vuol dire che quel modello è fallito;



    una volta in parrocchia circolava l'incenso; oggi, vedo, andate di droghe lisergiche; vi danno le cartine al posto dell'ostia alla comunione ?

    ma tu dove le vedi ste donne come le descrivi ?
    se mi vuoi far bestemmiare, ti avviso che non ci riesci

    però ti dovresti vergognare di dire cose del genere in una società in cui la punta dell'iceberg sono i quotidiani femminicidi, col sommerso di infinite prepotenze e angherie, molestie, demansionamenti, ecc... che subiscono le donne;

    altro che decidere tutto; se io fossi una donna andrei in giro col machete e la mitraglietta

    embè ?
    ognuno investirà su chi preferisce; che è, un mercato delle vacche ?

    nel sistema tuo, una donna dovrebbe essere in un certo modo per sforzarsi di piacere a me, che a mia volta dovrei essere attratto da una che non è se stessa e rimuove i suoi bisogni ? 'na tortura
    Di nuovo eviti il nocciolo del problema: non stiamo cercando chi è più colpevole. Lui, lei...
    Come ha intitolato l'argomento Dark? Tutti e due sono chiamati in causa. Tutti e due devono ri-pensarsi, tornare a dialogare e a vivere insieme. Altrimenti per quale motivo l'organizzazione mondiale della sanità parlerebbe di emergenza? Se la solitudine fosse la panacea del problema e frutto solo di una libera scelta dell'individuo, certo non userebbe quel vocabolo. L'uomo da solo e la donna da sola non sono la soluzione: ma la malattia, Axe. La grande malattia del mondo!
    amate i vostri nemici

  3. #768
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    ma che se ne fa una donna di un uomo-carta-velina (sinonimo di senza spessore ancora non meglio qualificato)

    Ma quale conquistare? Nemmeno si alza la mattina dal letto se la prospettiva è un uomo-carta-velina,


    ps uomo-carta-velina non so bene cosa significhi, ma non è un buon affare, sicuro!
    Uomini senza spessore, come da titolo. Che si dissolvono quando c'è da combattere. Che hanno paura del confronto con una donna così profondamente cambiata e si rifugiano nel piccolo mondo antico del privato, del lavoro, della carriera, dei soldi, del SUV, dell'aperitivo con altri uomini-carta-velina, del calcetto dopo cena.....
    amate i vostri nemici

  4. #769
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Kanyu Visualizza Messaggio
    Arrivati a questo punto mi faccio una domanda: Cono da una parte e gran parte delle donne che frequentano il forum dall'altra, mi sembra considerino l'uomo una vera mer*a, carta velina, nessun spessore, una schifezza... facendo quindi parte del genere maschile, per quale cavolo di motivo ci andate con gli uomini? Perchè li cercate? Cosa vi porta a frequentarli? (parlo delle donne).
    Cos'è tipo Diogene da Sinope con la lanterna?
    Mah...
    Probabilmente non ci ho capito un tubo in questa "lunga" discussione...
    Di nuovo: bravo!!! Infatti non si attraggono più. Hai capito invece dove sta il nocciolo....il cuore del problema. Non nel cercare il colpevole (poiché lo sono tutti e due) ma nel trovare nuove strade di dialogo e nuove armonie....
    Ha detto bene anche Breakthru: che se ne fanno le donne di uomini senza spessore? Niente! Non ne vengono attratte. Idem gli uomini di donne troppo aggressive. Soluzione vibratore? Soluzione sesso fai da te? O esistono percorsi alternativi?
    Dio avrebbe fatto meglio a creare solo l'uomo? Solo la donna? Perché ha pensato a tutti e due? Perché la Vita si ha solo dall'incontro dei due?
    amate i vostri nemici

  5. #770
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Forse è la convivenza che non va bene, che crea attriti. Se posso essere spietata, va bene per il concepimento e l'allevamento dei cuccioli, poi deve entrare in gioco la civiltà ed il cervello per continuare a stare insieme. La coppia passa dall'essere un fenomeno naturale all'essere un fenomeno culturale, elettivo, quindi di scelta. Io conosco tantissime persone anziane sole che però patiscono la loro condizione, quindi c'è una terza fase in cui l'aiuto reciproco diventa fondamentale, anche per non rincoglionire ed invecchiare in modo dignitoso senza gravare troppo sui figli. Ma parliamo di coppia, non parliamo d'amore, quella è un'altra cosa. A mio parere spesso si confondono le due cose, il romanticismo ottocentesco ha rovinato tutto: il matrimonio prima era un'istituzione, una città stato, nessuno pretendeva l'amore, c'era lo scambio di comodità di cui parla Axe, il patto mantenimento/cura, le nonne non si strappavano i capelli se il marito andava al casino, o forse solo fino ad una certa età appassionata, poi il rapporto diventava altro. Oggi si pretende l'amore eterno, che non esiste. Dopo un certo periodo esiste la stima, l'affetto, il rispetto, l'amicizia e la compatibilità caratteriale, che non è poco. Qui non vi capite perchè parlate di due cose diverse: amore e coppia istituzionalizzata, che non sempre o non per sempre vanno di pari passo.
    Nuovo impulso di abbracciarti: posso?
    amate i vostri nemici

  6. #771
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
    Anche uomo e uomo, e donna e donna .
    Ho visto la puntata che citi di presa diretta, anche se non sono riuscita a seguire tutto ora me lo rivedo registrato.
    Guarda Cono che la "solitudine" protagonista della puntata non riguarda solo le relazioni uomo/donna ma comprende un aspetto più ampio della solitudine, relazioni tra uomini e donne ma anche quella delle persone anziane, come il caso Giapponese di una donna vedova e che ha perso anche l'unico figlio, morta in totale solitudine in casa, perchè si è isolata dal mondo e il mondo non si è accorto che lei aveva bisogno di aiuto. Della serie che puoi anche camminare in mezzo alla strada, in mezzo a tanta gente ed essere invisibile, essere sola o solo. E per combattere questa solitudine in Giappone sono nate aziende che creano robot per fare compagnia agli anziani, al posto degli animali.
    Anziani che restano soli, anziani in case di riposo.
    Anziani che commettono reati per andare in carcere per non restare soli a casa, per essere in compagnia.
    Il Giappone pare abbia una popolazione vecchia e poche coppie che si sposano per formarsi una famiglia ma l' inchiesta prosegue anche con esempi di vita nelle grandi città giapponesi, dove le persone sono persone stanche troppo stanche per relazionionarsi con altri esseri umani perchè lavorano troppo, vivono praticamente sul posto di lavoro, manco tornano a casa a dormire perchè spesso hanno due ore di viaggio per rientrare a casa, la gente mangia da sola senza guardarsi, negli uffici le luci accese fino a tarda notte, in città ci sono i capsule hotel per dormire finito il lavoro.
    Il Giappone è il paese dove le persone dormono meno di tutti perchè lavorano troppo e i suicidi sono alta percentuale.
    E pure noi qui stiamo andando nella stessa direzione.
    Famiglie monocomponente e si muore in solitudine, perchè spesso gli anziani si isolano dalla società e perdono pure i contatti con fratelli, nipoti, parenti, e legami rotti, che si arriva a rifiutare.
    Quindi la solitudine non è solo un problema di relazioni uomo /donna.
    Sono i ritmi di vita che abbiamo spesso nelle grandi città a ostacolare le relazioni umane, umane eh, non solo relazioni tra un uomo e una donna.
    Un fenomeno molto complesso che riguarda la società moderna.
    Appunto. Tutto vero quel che scrivi. Puntata che è stata un vero pugno nello stomaco. Ma il dramma grosso che ci sovrasta Lady, è rispondere a questa domanda: ci va bene così? Vivere così? Alienati, correndo come pazzi per accumulare denaro, per la carriera, per il prestigio.... è questa la vita? Il senso della vita? Non è forse quel che scrive Kanyu? Amare ed essere amati? Questo stiamo perdendo, amici ed amiche: il senso della vita.
    amate i vostri nemici

  7. #772
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
    Il programma vale la pena di essere visto.

    La solitudine è soggettiva, uno stato emotivo, l'isolamento sociale è non avere una rete di contatti, credo, comunque sia nel programma la solitudine viene vista come qualcosa di negativo, una sofferenza.
    Vivere da soli non significa provare solitudine, magari ci sarà qualcuno che ci starà bene, ma per vivere più a lungo e star bene in salute occorrerebbe avere buone relazioni sociali, non lo dico io.
    Già che ci sono abbraccio anche te

    “Quello che conta nella vita sono sopratutto i rapporti umani.
    Quello che conta sono i rapporti con gli altri:
    quante persone hai amato, quante persone ti hanno amato, chi ti è stato vicino, chi ti ha educato (…)
    Conta più un atto di amore (…)
    Conta i buoni rapporti che tu hai avuto con gli altri”.

    Norberto Bobbio
    amate i vostri nemici

  8. #773
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Io, altro che Dio che opera.
    Tu e gli altri pretendete di fare un certo tipo di aiuto, di terapia senza sapere nulla?
    Se poi ci mettiamo quello che leggiamo qui ed i modini carini con cui le scrivi...
    Guarda, scriveremo stasera stessa al Vescovo. Ti lascio un facsimile della velina che abbiamo testé preparato:

    "Eminenza buongiorno, dopo tanti anni di servizio come catechisti per la Pastorale degli adulti e volontari del Centro di ascolto diocesano, siamo arrivati alla conclusione che sarebbe meglio chiuderlo. Questo nonostante i tanti frutti visibili e constatabili nella vita concreta di moltissime persone. Lei si chiederà perché. Ebbene, ha detto Vega che non abbiamo i requisiti, non siamo competenti e non disponiamo di laurea."

    Vedremo cosa risponderà.

    Abbiamo scritto Vega per tutelare la tua privacy, ok?
    amate i vostri nemici

  9. #774
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Uomini senza spessore, come da titolo. Che si dissolvono quando c'è da combattere. Che hanno paura del confronto con una donna così profondamente cambiata e si rifugiano nel piccolo mondo antico del privato, del lavoro, della carriera, dei soldi, del SUV, dell'aperitivo con altri uomini-carta-velina, del calcetto dopo cena.....
    ripeto, perché una donna dovrebbe avere interesse ad attrarre un siffatto uomo? Piuttosto che niente è meglio piuttosto?

    Non è un problema delle donne se gli uomini sono come dici tu

    ps c'è una certa differenza tra donna aggressiva e donna così profondamente cambiata, non credi?
    Ultima modifica di Breakthru; 24-10-2024 alle 08:25

  10. #775
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Uomini senza spessore, come da titolo. Che si dissolvono quando c'è da combattere. Che hanno paura del confronto con una donna così profondamente cambiata e si rifugiano nel piccolo mondo antico del privato, del lavoro, della carriera, dei soldi, del SUV, dell'aperitivo con altri uomini-carta-velina, del calcetto dopo cena.....
    Ma avrebbe un senso aspirare a questo tipo di persone come donna, aggressiva o meno?

    Il discorso lavoro, carriera, soldi, aperitivo sei sicuro che abbia solo attinenza con l'essere di carta velina e per via delle donne aggressive visto che ti fregi di essere quello preparato, non mandato allo sbaraglio?
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  11. #776
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Guarda, scriveremo stasera stessa al Vescovo. Ti lascio un facsimile della velina che abbiamo testé preparato:

    "Eminenza buongiorno, dopo tanti anni di servizio come catechisti per la Pastorale degli adulti e volontari del Centro di ascolto diocesano, siamo arrivati alla conclusione che sarebbe meglio chiuderlo. Questo nonostante i tanti frutti visibili e constatabili nella vita concreta di moltissime persone. Lei si chiederà perché. Ebbene, ha detto Vega che non abbiamo i requisiti, non siamo competenti e non disponiamo di laurea."

    Vedremo cosa risponderà.

    Abbiamo scritto Vega per tutelare la tua privacy, ok?
    Gli volevi scivere Laurina?
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  12. #777
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Di nuovo eviti il nocciolo del problema: non stiamo cercando chi è più colpevole. Lui, lei...
    beh, insomma: la società è fatta in un certo modo, no ? il sistema che piace a te, da sempre offre ovunque la prostituzione femminile; secondo te, perché ?


    Come ha intitolato l'argomento Dark? Tutti e due sono chiamati in causa. Tutti e due devono ri-pensarsi, tornare a dialogare e a vivere insieme. Altrimenti per quale motivo l'organizzazione mondiale della sanità parlerebbe di emergenza? Se la solitudine fosse la panacea del problema e frutto solo di una libera scelta dell'individuo, certo non userebbe quel vocabolo. L'uomo da solo e la donna da sola non sono la soluzione: ma la malattia, Axe. La grande malattia del mondo!
    Cono, mai nessuno nella storia è riuscito a modificare questo tipo di fenomeni sociali;
    tu fai lo stesso errore di quelli che vogliono abolire la religione e il sacro e che - giustamente - consideri dei cretini, perché sai bene che è una cosa troppo importante per chi ci crede;
    analogamente, così come la fede non è superstizione, come crede il cretino Odifreddi, se una parte così massiccia della società opta per il rifiuto di un certo modello di relazione e famiglia non è per motivi superficiali o "peccaminosi";

    è semplicemente che la cultura che si è stratificata in Occidente, soprattutto nell'ultimo secolo, ha elaborato un rifiuto dei sentimenti impliciti in quei modelli ruoli e "carismi" del passato, per tanti motivi che non ti sto ad elencare;

    abbiamo letto romanzi, visto film, assistito all'evoluzione di coppie, incluse le nostre stesse famiglie e tirato le somme, proprio come sentimento;
    mio padre da giovane era soprannominato "carta velina", perché molto magro e asciutto ma è un uomo d'altri tempi;

    io non sono sicuramente un carta velina e alla mia età posso dire di aver avuto un certo "spessore", nell'accezione che intendi tu; ma non sono stato disposto a giocare con le vite altrui, nel momento in cui l'azzardo e le nevrosi erano eccessive; io l'ho vissuta con grande senso di responsabilità, con tutto il portato di dolore e fatica;
    e sono abbastanza sicuro di aver fatto la "cosa giusta", che era pure quella meno comoda, volessimo ragionare in base ai tuoi criteri di apprezzamento della compagnia/solitudine;
    ma non mi sento un marziano, perciò credo che semplicemente una gran parte di donne e uomini abbiano lo stesso sentimento di rifiuto morale di certi ruoli; se lo capisci, bene, se non lo capisci, continua pure a pensare che bisogna fare qualcosa;
    in concreto, che penseresti di fare ? le prediche ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #778
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
    Ma proprio no. Mai avuto l'immaginario della famiglia tradizionale. Per me la persona con cui sto è sempre stata qualcuno che mi camminare accanto, mentre faccio la mia vita. E viceversa ovviamente.
    leggi bene:
    ho scritto che hai superato alcune cose di quel modello, ma non è che hai fatto coppia aperta e vissuto tipo comune freak danese anni '70 la tua relazione è stata di tipo ordinario, due che convivono, si intendono fedeli, solidali, ecc...

    Ma se le cose vanno male, uno dei due si comporta male, manca di rispetto all'altro, lo piglia per il culo, ecc, ecc, ovvio che parli di fallimento.
    ecco, forse non lo vedi, ma qui esponi una valutazione che contiene lo schema ingannevole:
    le cose non vanno male a partire da una cosa in cui vanno bene, e così da un giorno all'altro una persona manca di rispetto, ecc...

    il più delle volte certe evoluzioni sono inscritte sin dall'inizio; le due persone lo percepiscono a nervi, ma ovviamente ci sono dentro mani e piedi e difficilmente sono in grado di governare il tutto; ma da fuori si vede bene; ti faccio l'esempio dei miei due amici storici, L. e A. miei compagni di classe dal liceo, A. dalle medie:

    si sono messi insieme a 16 anni; A. faceva parte della bandaccia di strada dei miei amici, sfaccendati sognatori, sempre rimandati, inconcludenti, zingari;
    come sempre, lui, alla prima esperienza, non particolarmente avvenente, si è molto attaccato a L.
    Lei lo ha individuato come un ragazzo da promuovere mediante una manipolazione "buona", alla quale è stata istruita; oculata amministrazione del sesso, istradamento allo studio, requisizione della persona

    come puoi immaginare certamente, la bandaccia infierisce sul succubo, come sempre: eh... ora stai al guinzaglio, ecc...

    quelli hanno stipulato un patto: lei lo manipola e lo costruisce, a tiepido; lui lo sa, ma gli torna comodo; per motivi che non ti sto a dire, due giovani adulti, impegnati;

    solo che da quasi subito anche il più zappa della banda osserva che in questa relazione entrambi rimuovono quella dimensione di esplorazione del mondo che vivevamo noi, e che soprattutto ad A. mancavano per sottrazione; e infatti già questo inquadramento cominciava a produrre delle tensioni tra i due;

    con gli anni, la manipolazione buona è riuscita: lui è diventato un professionista molto affermato grazie al frustino di lei, e il rullo compressore dello status di famiglia è andato avanti, nonostante la tensione; hanno fatto 3 figlie, ma nel frattempo quella tensione è diventata terrificante e sono stati più volte sul punto di separarsi;

    io ero il miglior amico e confidente di entrambi, per decenni tutte le vacanze insieme, ecc... forse puoi immaginare come mi sentivo: da un lato una coppia così è un'istituzione e vorresti restassero insieme tutta la vita, felici e contenti; dall'altro mi rendevo conto che io non avrei retto a un decimo di quella tensione e rinunce; ma certo non mi sarei mai permesso di dir loro: lasciatevi ! che ne so io ?

    però, la realtà è che la ragazza ambiziosa e sgobbona ha tirato su il brillante professionista, che prima era insicuro; quel patto tiepido però ha rimosso tutte quelle esperienze di formazione, come lo stupore di essere desiderati al netto di quell'impegno, e questa roba generava un continuo rancore - palese - sepre meno sopportabile man mano che cambiavano i rapporti di potere;

    una volta raggiunto un successo e una visibilità professionale, lui - una bravissima persona, onesta e leale, sia chiaro - si è trovato a contatto con mille opportunità di essere sedotto e sedurre, fare ad un discreto livello quelle esperienze che normalmente si fanno tra i 20 e i 30; e rinunciare a sentirsi desiderato e basta, non provare mai nella vita questa cosa gli generava un rancore profondo nei confronti di lei, col pensiero di essere stato uno strumento al guinzaglio: mi hai scelto perché ero uno sfigato controllabile e manipolabile che si prestava al tuo progetto;

    lei, compiuta la sua missione di brava ragazza oculata e ambiziosa, ha avvertito a sua volta questa evoluzione come ingratitudine e assistito alla perdita di quel potere su di lui, mentre questa china nevrotica andava sempre peggiorando e anche lei si sentiva monca di quella romance che non si è mai concessa, o che entrambi si sono concessi a metà, in modo squinternato e con reciproco rancore;

    com'è finita ?
    per me, loro e le bambine sono una specie di famiglia; considera che io per indole amo molto i bambini e sono l'opposto di quei single o accoppiati senza figli che soffrono le limitazioni della circostanza, per cui sono sempre stato in mezzo e l'affetto è ancora grandissimo; solo che non li posso più frequentare, da una dozzina d'anni; perché ?
    perché ad un certo punto, dopo alcune mie storie ordinarie e tollerate, ne ho avuta una che era uno schiaffo palese alla loro condizione e quindi sono diventato un elemento perturbatore, senza che loro, poveretti, me lo abbiano fatto pesare intenzionalmente;

    nel frattempo, però, i due hanno preso pure una piega per me assurda, di neo-conservazione, perché questa nevrosi li ha incattiviti e resi paurosi di tutto, e hanno preso a frequentare coppie con la stessa nevrosi, con le quali rassicurarsi;

    io non posso giudicare e - Cono sarà contento - in sostanza prego per loro e sarà come Iddio vuole

    però, tutta sta storia l'ho raccontata perché dal primo minuto si sapeva come sarebbe andata, almeno come probabilità; non sono cambiati e la cosa è andata male - o bene, a seconda dei punti di vista; non è che hanno iniziato improvvisamente a comportarsi male;

    hanno vissuto in quel modo perché il loro incontro conteneva quel percorso sin dall'inizio; saranno contenti, felici, moderatamente infelici, appagati ? che ne so io ? li ho sempre sostenuti col tatto che mi era possibile e con una propensione a conservare smussare, mediare, tacere - e mi è stato rimproverato pure questo ma non gliene voglio; ho fatto benissimo;

    però, la verità è che io difficilmente sarei stato capace di reggere in quella situazione, perché sono troppo abituato a valutare la realtà sulla base di marcatori oggettivi; non si tratta di perdonare o non perdonare; per dire, io sul tradimento sessuale, benché non mi faccia piacere, sono piuttosto indulgente; e, a dire la verità, me ne fotto abbastanza pure del rispetto, perché ci sta che in un rapporto davvero di intimità ad un certo punto si rompano gli argini senza che necessariamente venga meno il motivo di stare insieme;

    quello che davvero per me segna un punto di non ristorno è la consapevolezza che i sentimenti che suscita in me una certa relazione non sono più "belli", non mi rendono orgoglioso di quello che sto facendo, sono al ribasso; per essere concreti, posso essere indulgente sulle corna o su certe cattiverie che sono comunque relazione, ma non sull'esclusione emotiva; se io faccio una cosa bella, un progetto, un viaggio un'esperienza mentale, coinvolgo sempre, includo, anche se sono in crisi;
    se mi rendo fattualmente conto che l'altro pensa escludendomi, o che io faccio altrettanto, per me non c'è niente da riparare; proprio non ci riesco perché ho introiettato quello status di allontanamento.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #779
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    leggi bene:
    ho scritto che hai superato alcune cose di quel modello, ma non è che hai fatto coppia aperta e vissuto tipo comune freak danese anni '70 la tua relazione è stata di tipo ordinario, due che convivono, si intendono fedeli, solidali, ecc...


    ecco, forse non lo vedi, ma qui esponi una valutazione che contiene lo schema ingannevole:
    le cose non vanno male a partire da una cosa in cui vanno bene, e così da un giorno all'altro una persona manca di rispetto, ecc...

    il più delle volte certe evoluzioni sono inscritte sin dall'inizio; le due persone lo percepiscono a nervi, ma ovviamente ci sono dentro mani e piedi e difficilmente sono in grado di governare il tutto; ma da fuori si vede bene; ti faccio l'esempio dei miei due amici storici, L. e A. miei compagni di classe dal liceo, A. dalle medie:

    si sono messi insieme a 16 anni; A. faceva parte della bandaccia di strada dei miei amici, sfaccendati sognatori, sempre rimandati, inconcludenti, zingari;
    come sempre, lui, alla prima esperienza, non particolarmente avvenente, si è molto attaccato a L.
    Lei lo ha individuato come un ragazzo da promuovere mediante una manipolazione "buona", alla quale è stata istruita; oculata amministrazione del sesso, istradamento allo studio, requisizione della persona

    come puoi immaginare certamente, la bandaccia infierisce sul succubo, come sempre: eh... ora stai al guinzaglio, ecc...

    quelli hanno stipulato un patto: lei lo manipola e lo costruisce, a tiepido; lui lo sa, ma gli torna comodo; per motivi che non ti sto a dire, due giovani adulti, impegnati;

    solo che da quasi subito anche il più zappa della banda osserva che in questa relazione entrambi rimuovono quella dimensione di esplorazione del mondo che vivevamo noi, e che soprattutto ad A. mancavano per sottrazione; e infatti già questo inquadramento cominciava a produrre delle tensioni tra i due;

    con gli anni, la manipolazione buona è riuscita: lui è diventato un professionista molto affermato grazie al frustino di lei, e il rullo compressore dello status di famiglia è andato avanti, nonostante la tensione; hanno fatto 3 figlie, ma nel frattempo quella tensione è diventata terrificante e sono stati più volte sul punto di separarsi;

    io ero il miglior amico e confidente di entrambi, per decenni tutte le vacanze insieme, ecc... forse puoi immaginare come mi sentivo: da un lato una coppia così è un'istituzione e vorresti restassero insieme tutta la vita, felici e contenti; dall'altro mi rendevo conto che io non avrei retto a un decimo di quella tensione e rinunce; ma certo non mi sarei mai permesso di dir loro: lasciatevi ! che ne so io ?

    però, la realtà è che la ragazza ambiziosa e sgobbona ha tirato su il brillante professionista, che prima era insicuro; quel patto tiepido però ha rimosso tutte quelle esperienze di formazione, come lo stupore di essere desiderati al netto di quell'impegno, e questa roba generava un continuo rancore - palese - sepre meno sopportabile man mano che cambiavano i rapporti di potere;

    una volta raggiunto un successo e una visibilità professionale, lui - una bravissima persona, onesta e leale, sia chiaro - si è trovato a contatto con mille opportunità di essere sedotto e sedurre, fare ad un discreto livello quelle esperienze che normalmente si fanno tra i 20 e i 30; e rinunciare a sentirsi desiderato e basta, non provare mai nella vita questa cosa gli generava un rancore profondo nei confronti di lei, col pensiero di essere stato uno strumento al guinzaglio: mi hai scelto perché ero uno sfigato controllabile e manipolabile che si prestava al tuo progetto;

    lei, compiuta la sua missione di brava ragazza oculata e ambiziosa, ha avvertito a sua volta questa evoluzione come ingratitudine e assistito alla perdita di quel potere su di lui, mentre questa china nevrotica andava sempre peggiorando e anche lei si sentiva monca di quella romance che non si è mai concessa, o che entrambi si sono concessi a metà, in modo squinternato e con reciproco rancore;

    com'è finita ?
    per me, loro e le bambine sono una specie di famiglia; considera che io per indole amo molto i bambini e sono l'opposto di quei single o accoppiati senza figli che soffrono le limitazioni della circostanza, per cui sono sempre stato in mezzo e l'affetto è ancora grandissimo; solo che non li posso più frequentare, da una dozzina d'anni; perché ?
    perché ad un certo punto, dopo alcune mie storie ordinarie e tollerate, ne ho avuta una che era uno schiaffo palese alla loro condizione e quindi sono diventato un elemento perturbatore, senza che loro, poveretti, me lo abbiano fatto pesare intenzionalmente;

    nel frattempo, però, i due hanno preso pure una piega per me assurda, di neo-conservazione, perché questa nevrosi li ha incattiviti e resi paurosi di tutto, e hanno preso a frequentare coppie con la stessa nevrosi, con le quali rassicurarsi;

    io non posso giudicare e - Cono sarà contento - in sostanza prego per loro e sarà come Iddio vuole

    però, tutta sta storia l'ho raccontata perché dal primo minuto si sapeva come sarebbe andata, almeno come probabilità; non sono cambiati e la cosa è andata male - o bene, a seconda dei punti di vista; non è che hanno iniziato improvvisamente a comportarsi male;

    hanno vissuto in quel modo perché il loro incontro conteneva quel percorso sin dall'inizio; saranno contenti, felici, moderatamente infelici, appagati ? che ne so io ? li ho sempre sostenuti col tatto che mi era possibile e con una propensione a conservare smussare, mediare, tacere - e mi è stato rimproverato pure questo ma non gliene voglio; ho fatto benissimo;

    però, la verità è che io difficilmente sarei stato capace di reggere in quella situazione, perché sono troppo abituato a valutare la realtà sulla base di marcatori oggettivi; non si tratta di perdonare o non perdonare; per dire, io sul tradimento sessuale, benché non mi faccia piacere, sono piuttosto indulgente; e, a dire la verità, me ne fotto abbastanza pure del rispetto, perché ci sta che in un rapporto davvero di intimità ad un certo punto si rompano gli argini senza che necessariamente venga meno il motivo di stare insieme;

    quello che davvero per me segna un punto di non ristorno è la consapevolezza che i sentimenti che suscita in me una certa relazione non sono più "belli", non mi rendono orgoglioso di quello che sto facendo, sono al ribasso; per essere concreti, posso essere indulgente sulle corna o su certe cattiverie che sono comunque relazione, ma non sull'esclusione emotiva; se io faccio una cosa bella, un progetto, un viaggio un'esperienza mentale, coinvolgo sempre, includo, anche se sono in crisi;
    se mi rendo fattualmente conto che l'altro pensa escludendomi, o che io faccio altrettanto, per me non c'è niente da riparare; proprio non ci riesco perché ho introiettato quello status di allontanamento.
    Ma non è vero che certe cose le percepisci subito. Fosse così facile!
    Certe cose le capisci solo col tempo. Anche perché appunto si cambia e certe dinamiche non ci sono all'inizio, ma emergono solo anni dopo.
    Per quanto riguarda la mia relazione, non è che se non hai una coppia aperta vuol dire che segui un modello tradizionale. Io la coppia aperta non la contemplerò mai, ma non per questioni culturali, ma caratteriali. Sono gelosa e possessiva, e col cavolo che condivido
    Se condivido, e l'ho fatto, è perché quella persona non mi coinvolge particolarmente dal punto di vista emotivo. In passato con la mia migliore amica ci scambiavamo i partner, figurati. Non è mai stato un problema per me quello.
    Ripeto, non è un problema culturale, ma caratteriale. Così come evito gli uomini impegnati, e non perché eticamente scorretto, ma perché non voglio ferire nessuno e so cosa significhi stare dall'altra parte.
    Tu probabilmente non sei un tipo geloso e non hai problemi a condividere. Buon per te, ma non tirare fuori questioni culturali, che non è questo il problema. Almeno, non per me.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  15. #780
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    Nuovo impulso di abbracciarti: posso?
    Cono, sono una donna seria, non t'allargare
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

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