a Monza mi aspetta un "vaniglia", cotechino relativamente magro che mi manca da qualche anno;
altro classicone mio; un tempo sarebbe stato indizio di sicura provenienza etnica, fascia compresa tra Roma e Rimini, con tutto quello che c'è in mezzo; ancora ricordo mia nonna che stendeva la sfoglia; non sapeva cucinare, ma quelli le venivano bene, almeno per i miei gusti, con un ripieno molto denso e il tutto cicciottoso da masticare; non si sbracavano per niente nel brodo.