
Originariamente Scritto da
axeUgene
forse il procedimento logico è viziato dall'uniformare nel tempo e nella sostanza oggetti diversi, e l'effetto è quello di scambiare per psicosi quella che è una nevrosi; ci torno dopo;
le liturgie e i culti accessori possono nella forma essere accostati al pensiero magico; ma, appunto, se di pensiero si tratta, la soggettività del pensante rileva; quelli che descrivi sono gli epifenomeni tradizionalmente frequenti nei culti, ma non essenziali, sine qua non;
visto che evochi la Trinità, stiamo parlando di un culto che postula la resurrezione e che chiede la "fede" in questa;
la fede, per definizione, è nell'inverosimile, mentre la magia fa leva sulla verosimiglianza suggerita a chi ignori la realtà dei fenomeni;
mo', l'esperienza indiretta della morte è tale - da diverse migliaia di anni - da suggerire scetticismo sul postulato della resurrezione; col che, l'atteggiamento del credente non è quello dello psicotico, il quale crede davvero che l'asino voli, ma del nevrotico che racconti la sua visione, sapendola irreale, per una mediazione;
il connotato del sacro non è l'epifenomeno magico, ma il valore assoluto, indipendente da qualsiasi utilità, al punto di suggerire l'abnegazione totale, il martirio, ecc... il laico suolo patrio è "sacro", come il sangue della nazione o il vessillo; ma anche l'onore mafioso, e persino quello degli ultras delle curve;
peraltro, non sarebbe affatto difficile immaginare una fede religiosa del tutto depurata da qualsiasi epifenomeno magico; i cristiani riformati ci sono andati molto vicini sotto il profilo formale - permane solo una specie di dogma trinitario, che dogma non è nemmeno, a ben vedere - e già ci sono in pieno, nella sostanza; non foss'altro perché contemplano una divinità che non remunera, quindi, sostanzialmente non giudica; questa cosa, noi controriformati abbiamo estrema difficoltà a xapirla;
pertanto, non vedo improprietà nell'uso del termine che ti pare promiscuo; forse i forestali in divisa dei CC dovrebbero suscitare maggiori perplessità
