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Discussione: Giusto per capire, ma i tentativi nella vita che scopo hanno?

  1. #106
    Opinionista L'avatar di Astrid
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    È l'esatto contrario invece! Non si tratta di stabilire cosa possa o debba fare la Donna, cosa possa o debba fare l'Uomo: chiaramente tutto. Si tratta invece di creare e assecondare l'Armonia fra i due universi, fra le due diverse sensibilità femminili e maschili...
    Continuiamo pure con la metafora calcistica: perché esistono i ruoli? Perché a ciascuno viene assegnato il compito verso il quale è più portato naturalmente? Pelé non lo potevi mettere in porta, Zoff non lo potevi schierare centravanti. Se non recuperiamo i Carismi, le stupende e meravigliose peculiarità femminili e maschili, entrambi (l'Uomo e la Donna, il Padre e la Madre, il Marito e la Moglie) non si riconosceranno più. Infatti oggi la crisi di genere, la crisi dei rapporti affettivi muove proprio da questo: una gigantesca confusione di ruoli!
    L'errore sta nel plurale, caro Cono.
    Sono proprio i ruoli a fare danni.
    I principi della pedagogia spiegano perfettamente quale deve essere il ruolo dei genitori.
    Si basa tutto su: parità, asigmetria e unanimità e li vede sullo stesso piano (immagino che i permessi per allattamento dati al padre siano una cosaccia da pervertiti per chi non ha una visione paritetica della coppia... pazienza, la civiltà prosegue, lenta ma prosegue).
    Se poi vuoi dire che c'è pieno di persone che non sono equilibrate e hanno personalità disarmoniche, che riflettono nel loro agire (educazione dei figli inclusa) è un altro paio di maniche.
    Ma non si può sentire che il padre fa una cosa e la madre altre (tanto peggio inferiori per valore e per Valori).
    Quindi, forse, sarebbe meglio, prima di sposare certe tesi pseudo accademiche e leggere testi su certe materie, possederne le basi, aver ben chiari i principi e i significati dei termini.
    Guarda Cono che sopra il portiere lo hai messo in campo... (rileggiti) Hai cambiato idea? Io come direttore sportivo non ti prenderei.
    Ah, a proposito, qualcosina di calcio ci capisco. Non perchè lo segua (sono più attirata da golf ed equitazione), ma semplicemente perchè ho un cugino che fa il direttore tecnico e ogni tanto mi aggiorna sul suo mondo.

  2. #107
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    È l'esatto contrario invece! Non si tratta di stabilire cosa possa o debba fare la Donna, cosa possa o debba fare l'Uomo: chiaramente tutto. Si tratta invece di creare e assecondare l'Armonia fra i due universi, fra le due diverse sensibilità femminili e maschili...
    Continuiamo pure con la metafora calcistica: perché esistono i ruoli? Perché a ciascuno viene assegnato il compito verso il quale è più portato naturalmente? Pelé non lo potevi mettere in porta, Zoff non lo potevi schierare centravanti. Se non recuperiamo i Carismi, le stupende e meravigliose peculiarità femminili e maschili, entrambi (l'Uomo e la Donna, il Padre e la Madre, il Marito e la Moglie) non si riconosceranno più. Infatti oggi la crisi di genere, la crisi dei rapporti affettivi muove proprio da questo: una gigantesca confusione di ruoli!
    Cono, il problema sono proprio i ruoli. Ognuno il suo ruolo nel mondo e nella vita lo assume in base a quelle che sono le sue attitudini, e quelle non dipendono dall'essere maschio o femmina. E' questo che non vuoi metterti in testa e che ti porta sempre fuori strada. Non esistono ruoli precostituiti.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  3. #108
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Astrid Visualizza Messaggio
    L'errore sta nel plurale, caro Cono.
    Sono proprio i ruoli a fare danni.
    I principi della pedagogia spiegano perfettamente quale deve essere il ruolo dei genitori.
    Si basa tutto su: parità, asigmetria e unanimità e li vede sullo stesso piano (immagino che i permessi per allattamento dati al padre siano una cosaccia da pervertiti per chi non ha una visione paritetica della coppia... pazienza, la civiltà prosegue, lenta ma prosegue).
    Se poi vuoi dire che c'è pieno di persone che non sono equilibrate e hanno personalità disarmoniche, che riflettono nel loro agire (educazione dei figli inclusa) è un altro paio di maniche.
    Ma non si può sentire che il padre fa una cosa e la madre altre (tanto peggio inferiori per valore e per Valori).
    Quindi, forse, sarebbe meglio, prima di sposare certe tesi pseudo accademiche e leggere testi su certe materie, possederne le basi, aver ben chiari i principi e i significati dei termini.
    Guarda Cono che sopra il portiere lo hai messo in campo... (rileggiti) Hai cambiato idea? Io come direttore sportivo non ti prenderei.
    Ah, a proposito, qualcosina di calcio ci capisco. Non perchè lo segua (sono più attirata da golf ed equitazione), ma semplicemente perchè ho un cugino che fa il direttore tecnico e ogni tanto mi aggiorna sul suo mondo.
    No Astrid, il plurale lo abbiamo perso! Prevale purtroppo il singolare, oggi come oggi. La lotta dei singoli, l'individuo e non la comunità. E questo in ogni campo: la famiglia, il lavoro, lo sport...
    Se fa tutto la Donna non va bene, se fa tutto l'Uomo idem non va bene. È necessario trovare un'alchimia, un equilibrio, un'armonia fra i sessi capace (sola) di far funzionare tutti i meccanismi della società. In questo senso non esistono ruoli di Serie A e ruoli di Serie B: esistono i ruoli, tutti egualmente importanti.
    È ciò è particolarmente vero in famiglia, dove i genitori agli occhi dei figli devono mostrare unità e mutua partecipazione.

    "Il coraggio di dire NO sembra diventato inconcepibile. Non so per quale intreccio di motivi culturali, la scontentezza dei bambini ci è diventata intollerabile ed eliminarla dal loro orizzonte sembra una priorità. Qualsiasi tipo di sofferenza, anche quella sana, anche la frustrazione di ricevere dei NO.
    Invece i NO, se detti con un certo disegno, rassicurano i figli: li fanno stare bene. Dopo il capriccio, se non hanno ottenuto quello che volevano, in realtà si sentono in una botte di ferro. I miei genitori sanno il fatto loro, pensano, sanno quello che dicono. Questo mondo, sconosciuto e nuovo, acquisisce una logica, un senso. Non è il caos. I bambini, all'inizio della loro esistenza, cercano limiti e riferimenti certi, come un cieco cerca un muro. Vivendo nel buio totale, spiegava la psichiatra Giuliana Ukmar, per loro è molto più spaventoso trovare il nulla che trovare un muro: l'ignoto fa più paura"

    COSTANZA MIRIANO
    amate i vostri nemici

  4. #109
    Opinionista L'avatar di Astrid
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    No Astrid, il plurale lo abbiamo perso! Prevale purtroppo il singolare, oggi come oggi. La lotta dei singoli, l'individuo e non la comunità. E questo in ogni campo: la famiglia, il lavoro, lo sport...
    Se fa tutto la Donna non va bene, se fa tutto l'Uomo idem non va bene. È necessario trovare un'alchimia, un equilibrio, un'armonia fra i sessi capace (sola) di far funzionare tutti i meccanismi della società. In questo senso non esistono ruoli di Serie A e ruoli di Serie B: esistono i ruoli, tutti egualmente importanti.
    È ciò è particolarmente vero in famiglia, dove i genitori agli occhi dei figli devono mostrare unità e mutua partecipazione.

    "Il coraggio di dire NO sembra diventato inconcepibile. Non so per quale intreccio di motivi culturali, la scontentezza dei bambini ci è diventata intollerabile ed eliminarla dal loro orizzonte sembra una priorità. Qualsiasi tipo di sofferenza, anche quella sana, anche la frustrazione di ricevere dei NO.
    Invece i NO, se detti con un certo disegno, rassicurano i figli: li fanno stare bene. Dopo il capriccio, se non hanno ottenuto quello che volevano, in realtà si sentono in una botte di ferro. I miei genitori sanno il fatto loro, pensano, sanno quello che dicono. Questo mondo, sconosciuto e nuovo, acquisisce una logica, un senso. Non è il caos. I bambini, all'inizio della loro esistenza, cercano limiti e riferimenti certi, come un cieco cerca un muro. Vivendo nel buio totale, spiegava la psichiatra Giuliana Ukmar, per loro è molto più spaventoso trovare il nulla che trovare un muro: l'ignoto fa più paura"

    COSTANZA MIRIANO
    Ma come Cono, prima mi dici che ciascun genitore ha un singolo ruolo e poi mi dici che "il plurale lo abbiamo perso".
    Mettiti d'accordo con te stesso.
    Dici che uno deve fare una cosa e l'altra altre e poi te ne esci che sono tutti e due uguali.
    Cosa c'entra il coraggio di dire No?
    Il coraggio di dire no (che poi coraggio... è una questione di consapevolezze e di coerenza, non di coraggio), che cosa caspiterina c'entra con il ruolo dei genitori?
    Se vuoi parlare di personalità e carattere personali è una cosa diversa dal ruolo dei genitori (intesa come coppia educativa).
    Le regole pedagogiche, per poterle trasmettere ai figli, si devonon possedere in coppia, condivise, e devono essere applicate in coppia.
    Non sarà che tu, Cono, spesso giri le frittate perchè non sei abbastanza padrone della terminologia dell'ambito a cui ti riferisci?

    Un modo efficace per discutere tematicamente è evitare le citazioni altrui, cercando di sfruttarle come voce propria.
    Pensa che persino in giurisprudenza, spesso, l'interpetazione, anche tra principi del foro, è oggetto di diatribe infinite.
    Ora tu immagina una situazione analoga tra un esperto e un neofita.
    Ahi voglia a trovare la quadra quando uno dice "E' un pero" e l'altro dice "No, non è vero, Tizio dice che è un melo".

  5. #110
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    No Astrid, il plurale lo abbiamo perso! Prevale purtroppo il singolare, oggi come oggi. La lotta dei singoli, l'individuo e non la comunità. E questo in ogni campo: la famiglia, il lavoro, lo sport...
    Se fa tutto la Donna non va bene, se fa tutto l'Uomo idem non va bene. È necessario trovare un'alchimia, un equilibrio, un'armonia fra i sessi capace (sola) di far funzionare tutti i meccanismi della società. In questo senso non esistono ruoli di Serie A e ruoli di Serie B: esistono i ruoli, tutti egualmente importanti.
    È ciò è particolarmente vero in famiglia, dove i genitori agli occhi dei figli devono mostrare unità e mutua partecipazione.

    "Il coraggio di dire NO sembra diventato inconcepibile. Non so per quale intreccio di motivi culturali, la scontentezza dei bambini ci è diventata intollerabile ed eliminarla dal loro orizzonte sembra una priorità. Qualsiasi tipo di sofferenza, anche quella sana, anche la frustrazione di ricevere dei NO.
    Invece i NO, se detti con un certo disegno, rassicurano i figli: li fanno stare bene. Dopo il capriccio, se non hanno ottenuto quello che volevano, in realtà si sentono in una botte di ferro. I miei genitori sanno il fatto loro, pensano, sanno quello che dicono. Questo mondo, sconosciuto e nuovo, acquisisce una logica, un senso. Non è il caos. I bambini, all'inizio della loro esistenza, cercano limiti e riferimenti certi, come un cieco cerca un muro. Vivendo nel buio totale, spiegava la psichiatra Giuliana Ukmar, per loro è molto più spaventoso trovare il nulla che trovare un muro: l'ignoto fa più paura"

    COSTANZA MIRIANO
    Cono, l'alchimia, in una coppia, non è tra i sessi, ma tra le persone, in base a quelle che sono le loro singole peculiarità, che non dipendono dal fatto di essere uomini o donne. I "ruoli da uomo" e i "ruoli da donna" non esistono, sono invenzione del patriarcato. Esistono individui che se stanno insieme e fanno una famiglia hanno ovviamente un proprio equilibrio. Non che l'uomo guida e gli altri eseguono.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

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