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Discussione: "Anima gemella"

  1. #136
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Perdonami ma non mi sembra proprio; i carismi sono diversi, la dignità unica. Conogelato non inventa niente, è parola di Xio, è la dottrina sociale della chiesa cattolica.
    Si, ma questa non è la chiesa cattolica e qui parliamo di opinioni personali. E la dottrina cattolica non è legge nè verità assoluta. E soprattutto, ripeto, qui non si parla di Dio e di Chiesa. C'è l'apposita sezione.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  2. #137
    Opinionista L'avatar di PACE
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    Non capisco, ti chiedo di perdonarmi; un cattolico non può parlare da cattolico? Come cattolico? Deve scindersi? Per noi cristiani il matrimonio è una via di conversione, un laboratorio in cui l’uomo e la donna affrontano i loro peccati – o, laicamente, i loro difetti – principali: il desiderio di controllo femminile e l’egoismo maschile, esattamente ciò di cui parla san Paolo (e, di riflesso, conogelato)
    "Tutti sotto lo stesso tendone blu, il Cielo di Dio, credenti di qualsiasi religione e non credenti, con la certezza che l

  3. #138
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Non capisco, ti chiedo di perdonarmi; un cattolico non può parlare da cattolico? Come cattolico? Deve scindersi? Per noi cristiani il matrimonio è una via di conversione, un laboratorio in cui l’uomo e la donna affrontano i loro peccati – o, laicamente, i loro difetti – principali: il desiderio di controllo femminile e l’egoismo maschile, esattamente ciò di cui parla san Paolo (e, di riflesso, conogelato)
    per me, chiunque può aderire alla filosofia morale che preferisce e promuoverla; se tu e tua moglie siete d'accordo, figurati se io mi intrometto o ho qualcosa da criticare;
    altro è se quella filosofia si propone come morale pubblica, intesa per essere vincolante per tutti, che è sempre una cosa legittima, sia chiaro;

    tutte le morali si fondano su assoluti del tutto arbitrari; quindi, non ha senso che io obietti sui tuoi in via di principio; io ho il dogma dell'uguaglianza per nascita, senza distinzione di... ma in effetti è arbitrario, giacché nasciamo tutti diversi, non tutti uguali;

    il caveat di questa cosa, però, è che ciascuno si assuma la responsabilità delle idee che mette in circolo; un esempio:

    parliamo del matrimonio; tu lo concepisci come indissolubile, e fin qui non ho nulla da eccepire; il problema si pone nel momento della crisi: mia moglie mi vuole lasciare, io non vorrei; come mi devo comportare ?
    Cono dice che dovrei "combattere";
    non so cosa intenda; forse persuadere, convincere, ecc... certo che il verbo impiegato è abbastanza minaccioso e, in ogni caso, esorta a condizionare la volizione della partner;

    ora, personalmente, una postura del genere, per il mio sistema, è un disvalore; quando mi sono trovato nella situazione, ho fatto un passo indietro ed evitato di condizionare la riflessione di quella partner e di porre ostacoli o inibizioni/timori per quella scelta; per me, per come sono educato, questo è il DOVERE di un gentiluomo, di una brava persona; ma questo è irrilevante; io non conto nulla; tuttavia:

    viviamo in una società in cui un giorno sì e uno no, un uomo uccide una compagna che lo vuol lasciare, e Dio solo sa sotto la punta emersa di questo iceberg quanta violenza e sopraffazione c'è sotto nelle famiglie;

    ora, se la morale in cui vivi il tuo matrimonio è solo affar tuo e la tua libertà sacrosanta, posso io essere altrettanto libero di eccepire nel momento in cui promuovi quella morale come una necessità, auspicabile per il Bene comune, e non come scelta meramente privata ? perché di questo si tratta, e su questo si polemizza; mica sul tuo diritto;

    per essere ancora più chiari, la differenza è tra promuovere un comportamento come benefico per la persona e facoltativo, e promuovere una morale che si intende pubblica e si auspica come obbligatoria;
    io ti esorto a fare attività fisica o praticare yoga; ma ti obbligo a non lasciare il frigo rotto in mezzo alla strada; praticare yoga o meno non è una questione morale; lasciare il frigo in strada lo è;
    perciò, enunciare principi morali implica la responsabilità di ciò che si dice.
    Ultima modifica di axeUgene; Ieri alle 12:04
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #139
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    ...
    Ultima modifica di axeUgene; Ieri alle 11:59
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #140
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Non capisco, ti chiedo di perdonarmi; un cattolico non può parlare da cattolico? Come cattolico? Deve scindersi? Per noi cristiani il matrimonio è una via di conversione, un laboratorio in cui l’uomo e la donna affrontano i loro peccati – o, laicamente, i loro difetti – principali: il desiderio di controllo femminile e l’egoismo maschile, esattamente ciò di cui parla san Paolo (e, di riflesso, conogelato)
    Scimmiottare è peccato, doppio ancora peggio, Cono e Miriano.
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  6. #141
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    Non capisco, ti chiedo di perdonarmi; un cattolico non può parlare da cattolico? Come cattolico? Deve scindersi? Per noi cristiani il matrimonio è una via di conversione, un laboratorio in cui l’uomo e la donna affrontano i loro peccati – o, laicamente, i loro difetti – principali: il desiderio di controllo femminile e l’egoismo maschile, esattamente ciò di cui parla san Paolo (e, di riflesso, conogelato)
    Lascia perdere Tommaso, è inutile: ti accorgerai poco alla volta che qua dentro si può parlare e discutere di tutto. Meno che della Verità. Se ti azzardi a proclamare la Verità ti staccano la testa (per adesso solo metaforicamente)

    Comunque grazie, ti voglio bene.
    amate i vostri nemici

  7. #142
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Lo abbiamo visto bene con te. Certe orecchie da mercante, uhhhhhh!
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  8. #143
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  9. #144
    Opinionista L'avatar di PACE
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    per me, chiunque può aderire alla filosofia morale che preferisce e promuoverla; se tu e tua moglie siete d'accordo, figurati se io mi intrometto o ho qualcosa da criticare;
    altro è se quella filosofia si propone come morale pubblica, intesa per essere vincolante per tutti, che è sempre una cosa legittima, sia chiaro;

    tutte le morali si fondano su assoluti del tutto arbitrari; quindi, non ha senso che io obietti sui tuoi in via di principio; io ho il dogma dell'uguaglianza per nascita, senza distinzione di... ma in effetti è arbitrario, giacché nasciamo tutti diversi, non tutti uguali;

    il caveat di questa cosa, però, è che ciascuno si assuma la responsabilità delle idee che mette in circolo; un esempio:

    parliamo del matrimonio; tu lo concepisci come indissolubile, e fin qui non ho nulla da eccepire; il problema si pone nel momento della crisi: mia moglie mi vuole lasciare, io non vorrei; come mi devo comportare ?
    Cono dice che dovrei "combattere";
    non so cosa intenda; forse persuadere, convincere, ecc... certo che il verbo impiegato è abbastanza minaccioso e, in ogni caso, esorta a condizionare la volizione della partner;

    ora, personalmente, una postura del genere, per il mio sistema, è un disvalore; quando mi sono trovato nella situazione, ho fatto un passo indietro ed evitato di condizionare la riflessione di quella partner e di porre ostacoli o inibizioni/timori per quella scelta; per me, per come sono educato, questo è il DOVERE di un gentiluomo, di una brava persona; ma questo è irrilevante; io non conto nulla; tuttavia:

    viviamo in una società in cui un giorno sì e uno no, un uomo uccide una compagna che lo vuol lasciare, e Dio solo sa sotto la punta emersa di questo iceberg quanta violenza e sopraffazione c'è sotto nelle famiglie;

    ora, se la morale in cui vivi il tuo matrimonio è solo affar tuo e la tua libertà sacrosanta, posso io essere altrettanto libero di eccepire nel momento in cui promuovi quella morale come una necessità, auspicabile per il Bene comune, e non come scelta meramente privata ? perché di questo si tratta, e su questo si polemizza; mica sul tuo diritto;

    per essere ancora più chiari, la differenza è tra promuovere un comportamento come benefico per la persona e facoltativo, e promuovere una morale che si intende pubblica e si auspica come obbligatoria;
    io ti esorto a fare attività fisica o praticare yoga; ma ti obbligo a non lasciare il frigo rotto in mezzo alla strada; praticare yoga o meno non è una questione morale; lasciare il frigo in strada lo è;
    perciò, enunciare principi morali implica la responsabilità di ciò che si dice.
    Ma è così semplice, scusa; ognuno scrive il suo pensiero: perchè conogelato non dovrebbe avere il diritto che hai tu di esprimere le sue opinioni sui vari argomenti? E' questo che stride, è questo che non capisco
    La vita poi, è essa stessa tutto un combattimento; è molto importante, in un matrimonio - sia esso religioso o civile - che marito e moglie siano avvezzi, al combattimento, pronti a "morire" per l'altro
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  10. #145
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    Se non lo avessi capito, sono domande retoriche, che fanno a Cono perché non sa parlare d'altro e perché continua a tirare fuori quel discorso nonostante sia stato richiamato più volte. Non si sta parlando di religione, ripeto.
    Ti chiedo di nuovo scusa ma - correggimi se sbaglio - mi sembra di avere capito che tu hai rapporti sessuali promiscui e occasionali e contemporaneamente vai a messa e fai la comunione come se niente fosse; che ti deve dire conogelato? Brava fai bene? Che male c'è? Continua così? Ti dice, come ho letto stamattina, di andare almeno a confessarti. Nessuno - nè lui, nè un prete, nè il papa e nemmeno Dio - può impedirti di vivere la vita che vuoi; ma la verità ti va detta. Poi ne risponderai tu.
    "Tutti sotto lo stesso tendone blu, il Cielo di Dio, credenti di qualsiasi religione e non credenti, con la certezza che l

  11. #146
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    Ma è così semplice, scusa; ognuno scrive il suo pensiero: perchè conogelato non dovrebbe avere il diritto che hai tu di esprimere le sue opinioni sui vari argomenti? E' questo che stride, è questo che non capisco
    non capisci perché mi attribuisci il contrario del pensiero che ho esposto, per iscritto; se mi fai dire cose che non intendo e poi le critichi, per forza non ci capiamo:

    io sono per la libera espressione di tutti e non ho mai censurato nessuno, anzi; ma c'è una regola, che vale per TUTTI, quella della RESPONSABILITÀ:
    se tu esprimi un valore tuo di benessere spirituale e mi esorti ad adottarlo come stile di vita, intendendolo come facoltativo, è un conto;
    ma se il tuo pensiero investe i miei comportamenti sotto il profilo pubblico come inopportuni, immorali, forieri di un degrado che danneggerebbe tutti - perché questo fa Cono - mi stai mettendo sotto accusa e hai la responsabilità e l'onere di provare in modo oggettivo la tua accusa in un contraddittorio;

    questo è un principio elementare e intuitivo di giustizia; e infatti esistono i reati di calunnia e istigazione all'odio; altrimenti, io potrei andare in giro a dire che i cattolici in quanto tali sono fiancheggiatori della pedofilia e, sulla base di questa idea arbitraria e falsa, istigare all'odio nei tuoi confronti, e poi rivendicare la libertà di questa opinione e pretendere di non essere responsabile;

    mi sembri persona intelligente e ragionevole, dotata di buone capacità cognitive, perciò non avrai difficoltà a distinguere tra le due fattispecie:
    a) Cono dice a Dark che l'uso che fa della sua libertà relazionale e sessuale, secondo lui, non le fa bene, nell'accezione PRIVATA della circostanza;
    b) Cono dice a Dark che quel comportamento è immorale, costituisce un cattivo esempio per i giovani - questo dice, è scritto - e questa è un'aggressione;
    La vita poi, è essa stessa tutto un combattimento; è molto importante, in un matrimonio - sia esso religioso o civile - che marito e moglie siano avvezzi, al combattimento, pronti a "morire" per l'altro
    io non mi permetto di ficcare il naso o il dito nel modo in cui tu e tua moglie vivete il matrimonio;
    peraltro, vedere coppie unite, solidali e felici mi fa molto piacere, mi piacciono i bambini e mi dispiace molto il calo demografico, come mio sentimento privato; certamente non sono un nemico della famiglia;

    ma il rigore giuridico ed etico mi impone l'osservanza del principio per me sacro della libertà della persona di auto-determinarsi - che non significa anarchia, sia chiaro; c'è sempre la legge;
    perciò, vista la cronaca e la violenza unilateralelmente maschile, trovo discutibilissime e inopportune dottrine che postulino gerarchie - perché questo sostiene Cono, è scritto - ruoli e vincoli che in qualche modo sono suscettibili di fornire giustificazioni o solidarietà - anche involontarie - alla prevaricazione e alla violenza, o comunque di eversione del principio di uguaglianza, nella fattispecie tra i generi.
    Ultima modifica di axeUgene; Oggi alle 09:26
    c'� del lardo in Garfagnana

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