non capisci perché mi attribuisci il contrario del pensiero che ho esposto, per iscritto; se mi fai dire cose che non intendo e poi le critichi, per forza non ci capiamo:
io sono per la libera espressione di tutti e non ho mai censurato nessuno, anzi; ma c'è una regola, che vale per TUTTI, quella della RESPONSABILITÀ:
se tu esprimi un valore tuo di benessere spirituale e mi esorti ad adottarlo come stile di vita, intendendolo come facoltativo, è un conto;
ma se il tuo pensiero investe i miei comportamenti sotto il profilo pubblico come inopportuni, immorali, forieri di un degrado che danneggerebbe tutti - perché questo fa Cono - mi stai mettendo sotto accusa e hai la responsabilità e l'onere di provare in modo oggettivo la tua accusa in un contraddittorio;
questo è un principio elementare e intuitivo di giustizia; e infatti esistono i reati di calunnia e istigazione all'odio; altrimenti, io potrei andare in giro a dire che i cattolici in quanto tali sono fiancheggiatori della pedofilia e, sulla base di questa idea arbitraria e falsa, istigare all'odio nei tuoi confronti, e poi rivendicare la libertà di questa opinione e pretendere di non essere responsabile;
mi sembri persona intelligente e ragionevole, dotata di buone capacità cognitive, perciò non avrai difficoltà a distinguere tra le due fattispecie:
a) Cono dice a Dark che l'uso che fa della sua libertà relazionale e sessuale, secondo lui, non le fa bene, nell'accezione PRIVATA della circostanza;
b) Cono dice a Dark che quel comportamento è immorale, costituisce un cattivo esempio per i giovani - questo dice, è scritto - e questa è un'aggressione;
io non mi permetto di ficcare il naso o il dito nel modo in cui tu e tua moglie vivete il matrimonio;La vita poi, è essa stessa tutto un combattimento; è molto importante, in un matrimonio - sia esso religioso o civile - che marito e moglie siano avvezzi, al combattimento, pronti a "morire" per l'altro
peraltro, vedere coppie unite, solidali e felici mi fa molto piacere, mi piacciono i bambini e mi dispiace molto il calo demografico, come mio sentimento privato; certamente non sono un nemico della famiglia;
ma il rigore giuridico ed etico mi impone l'osservanza del principio per me sacro della libertà della persona di auto-determinarsi - che non significa anarchia, sia chiaro; c'è sempre la legge;
perciò, vista la cronaca e la violenza unilateralelmente maschile, trovo discutibilissime e inopportune dottrine che postulino gerarchie - perché questo sostiene Cono, è scritto - ruoli e vincoli che in qualche modo sono suscettibili di fornire giustificazioni o solidarietà - anche involontarie - alla prevaricazione e alla violenza, o comunque di eversione del principio di uguaglianza, nella fattispecie tra i generi.