non mi riferivo certo all'aborto, ma al primato della coscienza;
tu ragioni ancora col Nulla Salus... laddove Concilio e papi - in modi diversi a seconda dell'indole - accettano il principio per cui Dio salva il non-credente che obbedisce alla sua coscienza
sei dotato di capacità cognitive e non può sfuggirti il senso della frase:
se io non seguo la tua morale, ma la mia coscienza, in buona fede e con tutti gli oneri, resto in comunione, pure al di fuori della tua chiesa; primato della coscienza è anche riconoscimento del pluralismo, che non è relativismo;
il primo riguarda morali diverse, ma assunte; il secondo descrive l'indifferenza, il rifiuto di dare un giudizio;
se io non mi impiccio dei fatti tuoi, non vuol affatto dire che sono relativista e indifferente, perché nei fatti miei propendo a una rettitudine; quella tua è solo affar tuo e della tua coscienza, no ?
ho mai detto a te o Cono che siete immorali, che dovreste cambiare il vostro legittimo stile di vita ? non mi pare;







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