Proviamo ad andare un pochino più in profondità ; Abramo stava rischiando di farne un idolo di quel figlio tanto atteso e desiderato. Dio mette allora alla prova la sua fede, lo mette di fronte alla cruda realtà : Sono sempre io al primo posto nella tua vita, Abramo?
"Tutti sotto lo stesso tendone blu, il Cielo di Dio, credenti di qualsiasi religione e non credenti, con la certezza che l
E' a me che lo chiedi?
Già ho detto che la storia di Abramo, Isacco (e non dimentichiamo il povero Ismaele, cosi, per inciso) non mi interessa.
La discussione/domanda era "il concetto di figlio". Punto.
Ripeto, per te, che non entro nel "tema", ma solo sulla "forma/logica della sua espressione".
Un logico razionalista segue "regole di gioco" differenti da quelle di un credente (quale che possa essere la fede): la discussione/confronto é impossibile, perché non si parla la stessa lingua, né si hanno gli stessi criteri di giudizio. Ognuno é libero, nel suo giardino, di pensare come meglio gli aggrada.
Per un "logico razionalista", un'ipotesi nella quale gli argomenti di supporto siano incoerenti e contraddittori, é fallace e di conseguenza é nulla/inesistente.
Per un "credente", per fede in una "scrittura", é verità sacrosanta ed indiscutibile.
Mi sono spiegato?
Ah....come il tenente Colombo, sulla porta: non do giudizi negativi su i credenti, né sulla loro fede. Liberissimi.
Libertà , pero', che é mio diritto avere (e che mi prendo), per il mio pensiero. Che non propagando né, tanto meno, impongo a chichessia.
Io sono seria e ti sto parlando seriamente.
Vedo che alla domanda diretta tu non rispondi.
Prendiamo alla lettera la Bibbia, ti ripeto:
se tu fossi al posto di Abramo e il tuo Dio volesse mettere alla prova la tua fede e ti ordinasse di sacrificare tuo figlio cosa faresti? Ubbidiresti? Accetteresti di sacrificare tuo figlio? Ovviamente senza conoscere il finale biblico.
La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
Confucio
Vi stimo perché vi impegnate a dirimere questioni etiche in un libro in cui, tutto sommato, la storia finisce bene per tutti sti figli e sti genitori.
Diversamente dalle divinità greche, con storie più interessanti, e sempre in rotta di collisione con botti finali.
Come ho detto, del testo (più o meno sacro) punto me ne cale. Chiesi, ai "Credenti" il punto di vista sulla prole (propria o altrui): se "Persona libera" o "Bene di proprietà /consumo".
Non "dirimo" alcunché: chiedo un'opinione. Che non metto/ero' in discussione. Pura statistica.
"Tutti sotto lo stesso tendone blu, il Cielo di Dio, credenti di qualsiasi religione e non credenti, con la certezza che l
Sei sicura di conoscerla bene la Bibbia? Ci sono storie lancinanti, veri e propri drammi familiari, vendette, faide, assassinii fra consanguinei; da Caino e Abele a Davide e Assalonne. Racconta la vita, la Bibbia. Senza orpelli e senza buonismi. E' vero che è insito in essa un codice - il famoso codice biblico - che ricapitola in Cristo vincitore della morte tutte le cose; tutti i dolori e tutte le sofferenze del mondo. In questo senso hai ragione, la Storia (con la maiuscola) finisce bene
"Tutti sotto lo stesso tendone blu, il Cielo di Dio, credenti di qualsiasi religione e non credenti, con la certezza che l