
Originariamente Scritto da
axeUgene
se ti è stato dato il dono della fede, dici sì per forza; altrimenti, che fede è ?
se presupponi una libertà effettiva, di fatto attribuisci alla ragione di chi sia nato nel peccato di discernere autonomamente il bene e il male, senza che la decisione divina sia dirimente, decisiva; qui, un piano logico elementare ti presenta solo due condizioni:
a) o l'intervento divino è decisivo sullo stato dell'uomo - se riceve o no il dono della fede - e allora la pretesa libertà di quest'ultimo è irrilevante, poiché, corrotto dal peccato, non può che dirigersi al male, e persino credere in modo opportunistico e farisaico, anche in Gesù Cristo; oppure
b) la libertà è autentica; ma questo significa sostenere che il peccato in effetti non inficia la capacità umana di discernere, e quindi la fede non è un dono divino, l'uomo ci arriva con la sua ragione ed, in effetti, a immagine e somiglianza significa essere sullo stesso piano di Dio quanto a capacità di discernimento;
pertanto, se opti per b) ha un senso un Giudizio ex-post delle azioni di un soggetto che in diritto definiremmo libero e capace di intendere e volere, quindi anche libero di obbedire o meno, ma a un dio "declassato" nelle sue prerogative di fronte a un uomo capace come Lui di discernere il Bene nella creazione; declassato anche il senso del peccato originale - non più corruzione radicale - e declassato anche Gesù Cristo, una sorta di prof che dà ripetizioni ai somari rimandati a settembre;
ma se opti per a) la fede sola salva, e solo Dio può dartela, se non interviene su di te e ti trasforma tutti i tuoi sforzi sono vani, allora in effetti quella pretesa libertà è una finzione, un'illusione; al più, puoi sperare di essere salvato;
ma, siccome non lo sai - e nessuno lo sa, tranne Dio stesso - questo implica la fine del clero interprete autentico e il monito ad astenersi dal giudicare gli altri, usare la propria asserita fede come clava contro gli altri; vale a dire, che tu puoi ancora giudicare e polemizzare sui comportamenti altrui, secondo giustizia umana;
ma ti astieni dal tirare in ballo Dio per commentare l'intimità del sentimento altrui, se quella fa sesso libero, vuole o meno figli, ecc... per il semplicissimo motivo che quello è dominio esclusivo di Dio, e che Dio esercita a Sua totale discrezione nell'intimità di quella persona; 'nteso ?