Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
Appunto ogni donna dovrebbe essere libera di fare ciò che gli garba, madre e sposa oppure anche no, quelli come Bino non riescono ad accettare che il ruolo delle donne è cambiato, ma pure per l'uomo eh, che esistono modi diversi di amare e che quello di coppia uomo-donna non è l'unico per compensare la solitudine e che ognuno sceglie quello che vuole e che può, a volte "certi" tentativi di "accoppiare" per forza qualcuno( che oltretutto non si conosce di persona) come ho letto nel forum li trovo patetici.

Inoltre la realizzazione di una donna non passa per forza come nella mentalità arretrata dal diventare mogli e madri come scopo dell'esistenza.
Ci sono donne ad esempio che i figli non li vogliono e non si sentono di diventare madri per fare felice personaggi fissati con la religione che piangono perchè il mondo è cambiato non esistono più le donne di una volta, gli uomini sono cartaveline ecc...
Si, ma cosa ci ha condotto a questo, ladyhawk? Perché l'illusione narcisistica di bastare a noi stessi ha condotto uomini e donne a non attrarsi più? Più che sugli effetti, è necessario - secondo me - indagare le cause

"L’illusione narcisistica della società post-moderna vorrebbe cancellare il tabù della dipendenza dell’uomo dall’Altro. Il suo disegno è quello dell’auto-costituzione, dell’auto-fondazione, dell’auto-realizzazione. Mai nessun tempo come il nostro ha esaltato a dismisura la figura di Narciso come emblema di un soggetto che basta a sé stesso, indipendente, autonomo.
L’ideale seduttivo dell’auto-generazione vorrebbe negare ogni debito, ogni provenienza dall’Altro, nutrendo la credenza folle dell’Io che basta a se stesso. Il culto esasperato dell’autonomia individuale vorrebbe recidere ogni forma di dipendenza lasciando solo ai “servi” della post-modernità, ogni concezione solidaristica dell’esistenza."

https://www.robertokarra.it/psicolog...-post-moderna/

Abbiamo cioè rimosso - direi quasi occultato, seppellito, addirittura negato - il bisogno che l'uomo ha della donna, che la donna ha dell'uomo. Se ancora una donna osa scegliere di essere sposa, moglie e madre, viene definita appunto "serva" come ha scritto darklady o "prostituta" come ha scritto vega