Tirando le somme, visto che non sono riuscita a leggere tutti gli interventi, sono giounta alla conclusione che il nocciolo della questione sia che gli uomini (specie quelli di generazioni mature o a cui è stata inculcata una mentalità conservatrice rigida) facciano una grande fatica a evolvere - anzi non lo vogliano proprio fare -, per comodità e pigrizia.
Non sono le donne a pretendere il fifthy fifthy ma gli uomini a non volerne sapere, giocandosi il jolly della differenza dei ruoli e non capendo che nessuna pretende che siano loro a portare avanti una gravidanza ma che debbano prendersi cura dei figli (cosa che nel nord Europa è l'ordinario da parecchio e da noi è ancora un quasi tabù).
Mio marito usa spesso un'espressione che riassume il concetto: "Ognuno mette quel che può senza stare a guardare cosa fa chi".
E' una frase che io amo perchè rappresenta benissimo la parità nella diversità (diversità di forza, di tempo, di capacità e di voglia).
E questo non significa che se uno non sa fare sta a guardare: guarda e impara e all'occorrenza si arrangia o chiede una mano. Perchè fare cose insieme è costruttivo - sia per sè stessi che per entrambi -.
Invece di pensare che le donne pretendano (e spesso si parla di donne che fanno per tre) forse sarebbe il caso di condividere un po' incombenze con loro per avere più tempo per stare assieme a fare cose più rilassanti e piacevoli, con meno stress per entrambi.
Trovo alienati sia la donna oberata che l'uomo passivo. La condivisione riequilibra.