Io invece non invidio, premesso che rispetto la libertà di ognuno di decidere per sé di terminare la propria esistenza anche buttandosi giù da un ponte, oppure nel lago con l'auto dopo aver assunto psicofarmaci come la mia vicina di casa madre di due figli, che non ha portato con sé, tanti anni fa giovane e probabilmente stanca di vivere, oppure per tutti quei malati terminali che soffrono terribilmente e non possono scegliere di terminare la propria esistenza quando vogliono perchè da noi non è consentito come in Germania, a me comunque la morte e certe difficili decisioni mi mettono tristezza, non mi suscitano invidia.
Sono comunque d'accordo che dovrebbe essere data la possibilità di terminare la propria esistenza in tutti quei casi di grave malattia invalidante e malati terminali ma se uno è solo anziano con qualche acciacco dell'età ed è solo stanco di vivere? Va aiutato a morire?
Perchè anche se a girare la manopola è il suicida comunque c'è l'assistenza e preparazione del farmaco letale da parte di un medico.
Ecco appunto il caso apre diversi interrogativi etici.





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