
Originariamente Scritto da
Acquerapide
Antecedentemente all'introduzione dell'istituto del divorzio era cosa nota a tutti che le interruzioni di gravidanza venivano comunque effettuate in modo clandestino, con grande pericolo per la vita delle madri e in barba a qualsiasi limite di gravidanza. Venivano espiantati (e qui rabbrividisco anch'io) feti di bel oltre 90 giorni come fossero caramelle, le madri soffrivano, quando non rimanevano con postumi permanenti sulla loro salute, di terribili rebound psichici provocati dalla condizione di clandestinità e dalla fatiscenza delle strutture in cui venivano operate.
Alcuni neonati prima di morire si lamentavano pure (e te credo, c'erano gravidanze interrotte quasi a fine termine)
Strano che, davanti a questo orrore che aveva proporzioni numeriche del tutto paragonabili al numero di aborti effettuati in ambito ospedaliero tuttoggi, la Chiesa, che non era certo composta da persone ignoranti, si sia limitata a due interventi risicati, neanche da paragonare minimamente alle numerose condanne e pressioni che fa oggi per rendere illegale il fenomeno.
Cosa interessa allora alla Chiesa?