Originariamente Scritto da
conogelato
Per te Dio non c'è. Eppure pensi e scrivi di Lui continuamente. Da quasi 17 anni! Il Suo pensiero ti turba, ti agita, fin da quando apri gli occhi al mattino....
E' lo stesso tormento interiore provato da molti (scienziati e non)
Nessuno può obbligare nessuno a credere in Dio. Figurati se può essere "dimostrato" in laboratorio!!! E' invece accaduto (ed accade) che proprio in laboratorio o all'interno di un osservatorio astronomico, possano sorgere le Domande Ultime, Laura. Quelle Vere. Quelle Importanti.
Intervista a Duccio Macchetto
Il Direttore scientifico dell’Hubble Space Telescope parla del ruolo che le nuove conoscenze astronomiche possono avere per la fede dei credenti.
D. Come concilia la sua fede con il lavoro che fa, e le scoperte davanti a cui si trova quasi ogni giorno?
R. «Dal punto di vista personale, la mia fede si accresce con queste scoperte, perché mi rendo conto che Dio ci sa davvero fare. Ma la fede è un dono, e la mia probabilmente aumenterebbe anche se studiassi biologia, oppure se guardassi fuori dalla finestra le meraviglie del mondo. Ogni scoperta scientifica, però, porta sempre ad uno stadio oltre il quale le spiegazioni umane non bastano più. Il Big Bang, ad esempio, è attualmente la teoria più coerente per spiegare l'origine dell'universo, e io la condivido. Però analizzandola si arriva comunque ad un punto in cui diventa impossibile spiegare tutto. Ad esempio come si è creato il vuoto da cui è cominciato il movimento? Oppure, da dove vengono le stesse leggi della fisica? L'errore che fanno gli uomini, secondo me è pensare che Dio sia fatto a loro immagine e somiglianza, e quindi misurarlo sulle nostre forze. Semmai è il contrario. Noi siamo fatti un po' a sua immagine e somiglianza, ma Dio è molto meno limitato, e può agire in modi a noi incomprensibili. Dunque possiamo comprendere qualcosa, ma poi dobbiamo ammettere ed accettare i nostri limiti».
D. Come vede oggi il rapporto tra scienza e fede?
R. «È molto migliorato. Anche perché soprattutto la religione, e in particolare la Chiesa cattolica, hanno fatto dei grandi passi in avanti per superare certe incomprensioni del passato. La separazione dei compiti è importante, e quindi la scienza dovrebbe smettere di interferire nelle cose della fede, così come la religione non deve cercare di dire agli scienziati come fare il loro lavoro. Alcuni studiosi però vorrebbero ancora provare a dimostrare che Dio non esiste, basandosi sull'ambizione di sapere come funziona l'universo. Secondo me, invece, anche la conoscenza più completa resterebbe irrilevante ai fini della fede. Capire come funziona l'universo, infatti, non ci trasforma nei suoi creatori, e non ci permette comunque di metterci al posto di Dio».
D. Ma ci sono anche studiosi che dicono di potere provare l'esistenza di Dio con le leggi della fisica.
R. «Io diffido di loro, così come degli antireligiosi a tutti i costi. Infatti se qualcuno comincia a misurare Dio per provare la sua esistenza, poi verrà certamente qualche altro che proverà ad usare le stesse misurazioni per dimostrare il contrario. Dio invece non è misurabile, e la fede non si spiega con le formule matematiche.»
D. Negli Stati Uniti molti osservatori notano un aumento dell'interesse per la spiritualità. Secondo lei da cosa è determinato?
R. «Non ho dati statistici su questo fenomeno, ma parlando con la gente mi rendo conto che è vero. Potrebbe dipendere dalla stanchezza per il materialismo dominante, che alla lunga non dà tutte le risposte necessarie. La mia speranza, però, è che si tratti invece di una positiva tendenza di maturazione».
https://disf.org/duccio-macchetto-ri...oni-vita-cosmo