Allora aspettiamo aprile-maggio che fiorisca!:D
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Allora aspettiamo aprile-maggio che fiorisca!:D
ecco, qui ci siamo;
insomma... io ci credo poco;Citazione:
Il che non toglie che oggi i rapporti vadano, visto che parlavi di un prima e dei matrimoni per interesse, più sul binario dell'innamoramento, di una certa libertà sentimentale e sessuale.
ci credo per i sedicenni; ma a 25, 30, si ha già una griglia selettiva commisurata ai propri obiettivi; il fatto che non ci siano più imposizioni dirette non inibisce quelle altre cose che citavi, che hanno un prezzo, esatto successivamente;
io ero partito da due cose, che per me sono fatti, eventualmente confutabili:
a) l'accoppiamento è un evento competitivo, per funzione biologica; sei d'accordo ?
b) la competizione genera stress; sei d'accordo ?
una sola volta nella vita sono stato con una davvero molto bella, di Pienza; beh, ti assicuro che se arrivavo ad un appuntamento con un minuto di ritardo c'era sicuramente qualcuno che cercava di imbroccarla e sono arrivato a non fare più nemmeno caso a tutti gli uomini che si voltavano e se la mangiavano con gli occhi;
a questo punto, una domanda:
secondo te, per come ti ricordi dei tuoi 16, 18 anni, non ti pare che a quell'età ognuno si sia fatto un'idea del proprio potenziale di attrattività/seduttività, per cui l'avversione naturale alla sofferenza-stress della competizione, del rifiuto o dell'abbandono in via generale - con tutte le eccezioni che ti pare - indirizzi le persone ad introiettare più o meno inconsapevolmente un tipo-target di partner che promette - o illude - di essere controllabile ?
partiamo da queste premesse, e se qualcosa non ti torna come regola generale, obietta.
Axe, tu la fai troppo categorica, quasi fossimo dei Mr. Spock.
Al di là delle sicurezze, insicurezze, stress, se vieni a dire che a 25 o più non ci innamoriamo dici qualcosa che non esiste.
Fai passare il messaggio che ogni relazione in pratica è tutto al ribasso, tutto come "calcolato". La vita e noi non funzioniamo così al 100% per quanto le insicurezze possano creare comportamenti di evitamento così come anche l'attaccarsi a quello o quella pur di non restare soli.
io non so dove tu veda questa "donna aggressiva"; a me le donne di "oggi" sembrano sin troppo remissive; fossi io una donna girerei con l'Uzi nella borsetta;
nei giorni scorsi 3 o 4 femminicidi, e tu parli di donne aggressive; ci vuole una bella faccia tosta, o avulsione totale dalla realtà;
tu leggi troppi giornaletti di gossip :asd:Citazione:
Ma è indubbio che sia lui per primo ad essere tentato di mollare la presa e rifugiarsi nel meno impegnativo rapporto breve, a termine, un po' con una e un po' con un'altra...
può darsi che qualche concorrente del Grande fratello si atteggi a rockstar e faccia sfoggio di quell'attitudine, ma la quasi totalità degli uomini e delle donne avrebbe volentieri una relazione impegnata, se questa avesse delle potenzialità reali di realizzazione sentimentale;
certo non per la broda di un mutuo soccorso con una persona che a sua volta si adatta al ribasso per sistemarsi, come si diceva una volta;
comunque, sarebbe una benedizione la capacità di intrattenere relazioni oneste e sincere senza forzare un impegno, le cui forzature si pagherebbero dopo, con danni gravissimi;
certo che parlo di servizi e benefits, perché se vai a vedere bene le persone si accoppiano spessissimo sotto la spinta di esigenze accessorie che non hanno nulla a che vedere col sentimento e l'apprezzamento per l'altro; sia chiaro, lo dico senza alcun giudizio negativo;
magari una famiglia solida, serena e collaborativa alle spalle di un potenziale partner lo fanno preferire ad uno più amato ma meno solido, se una persona sente la pressione di andarsene di casa; ci si adatta bene alle situazioni comode; i suoceri agiati che comprano casa, le vacanze alla casa al mare, un lavoro prestigioso e uno stile di vita consono del coniuge;
poi, però, tutto questo ha un prezzo quando il compromesso è iniquo o ha espulso il desiderio in un grigio tran-tran di potere; perché il corpo non mente, mai;
quel partner agiato si rende perfettamente conto di essere stato scelto in grande misura per quei benefits che ti scandalizzano tanto, e li fa valere nella relazione;
entrambi infelici, consapevoli di essere pupazzi fungibili in un progetto zoppo dell'altro;
perché prima o poi il desiderio e la gratuità faranno irruzione nella vita di entrambi, sotto forma di collega o incontro fortuito che c'è senza chiedere o dare niente altro in cambio, e allora uno dei due o entrambi si accorgono di quello che mancava nella propria vita di fondamentale; e lì son guai...
a me pare che tante donne muoiano di compagnie sbagliate.Citazione:
Le persone sono ben altro. Se non amano, se non incontrano l'altro, se non si relazionano fra loro, se si rinchiudono in sé stesse muoiono. Le persone stanno morendo, di solitudine.
io cerco di sgrezzare;
ma tu non mi contesti puntualmente le cose che ho elencato; solo cose vaghe, da bar dello sport; non è leale e, soprattutto, non è sc-sc-sc-scientifico :asd:
non ho escluso che ci si innamori a 25 anni, ma ho solo valutato che a quell'età tanti altri elementi concorrono a specificare e limitare un target dove già l'evento "innamoramento" è di suo molto raro;
sai, se la realtà della vita di coppia e famiglia mi smentisse, potresti ben dire che scrivo cazzate;
al contrario, ti tocca spiegare delle cose in un 3d intitolato donne arrabbiate e uomini senza spessore, nella società dei femminicidi quotidiani, della metà dei pochi matrimoni che naufraga, e l'altra metà chissà come tira avanti, e in cui non si fanno figli.
Ma tanto a te non interessa mi pare più di tanto quello che dice l'altro, per quanto sforzo un utente faccia per ampliare il discorso. Con le solite tiritere che uno fa chiacchere da bar, che non sono nozioni scientifiche ecc...
Si penso anch'io che Axe neghi l'innamoramento. Ne parla di cosa rara, mentre è tutt'altro. Per certe persone è cosa frequente, anzi. Essendo una reazione chimica è molto soggettiva.
Ovviamente, quella è la fase delle fette di salame sugli occhi, per cui ti ci vuole tempo per renderti conto di come è davvero una persona, a meno di non essere iper-razionali, e anche in quel caso non è che si è protetti dalle inchiappettate. :asd:
Poi nell'evoluzione della storia il ricordo brutto o bello dell'altra persona dipende da mille cose. In primis, da come si è comportato con te nel tempo.
Come tu giustamente hai detto, le cose negative, soprattutto verso la fine di una relazione, tendono a prendere un posto predominante nel nostro pensiero rispetto a quelle positive.
L'unica cosa che emerge è che le relazioni sono un mondo complicato e che innamorarti non ti mette al riparo dalle delusioni. Anzi, spesso è proprio quello che ti frega. Fossimo in grado di essere razionali oltre gli impulsi ormonali prima e i sentimenti poi, ci eviteremmo un sacco di problemi.
Siamo tutti attaccati in qualche modo a dei valori così come bisogni, desideri ed aspettative nella coppia. Senza negare anche questi tre ultimi aspetti, è ovvio che nel giudizio che ci formiamo dell'altro e della storia pesino vari elementi.
Nessuno ha la sfera di cristallo per sapere cosa succederà e per vedere la persona, se non a 360° mettiamo almeno a 270°, serve il suo tempo, serve vivere insieme. Sicuramente all'inizio già ci possono essere indizi, ma non sempre viene tutto fuori e subito.
Soprattutto all'inizio dell'incontro (corteggiamento) e delle relazioni c'è quello che mi pare venga chiamato "mascheramento", il lato migliore di sè messo in vetrina in sostanza.
Esattamente. E questo può andare avanti anche per anni.
Poi c'è la questione che nel tempo subentrano dei sentimenti per l'altra persona, e quindi se pure emergono certi comportamenti che nei primi anni non c'erano, l'amore te li fa accettare. Perché pensi: "MA si, ha questi difetti, però è presente, sa starmi vicino, sa sostenermi, fa tanto per me", ecc, ecc.
Alla fine i difetti dell'altro possono essere bellissimi quando ami. E' quando diventano mancanza di rispetto nei tuoi confronti che dovresti far suonare i campanelli d'allarme. Ma non sempre è così facile, neppure quello. Fosse semplice non ci sarebbero tutti sti casi di violenza contro le donne.
E' che l'altro non finisci mai di conoscerlo davvero. Fosse così semplice.
Mah...anche io e gli altri abbiamo enunciato delle cose ma a quanto pare non contano. Il discorso non può procedere perché non deve procedere per te direi.
però così è tutto una grande vaghezza, e non si viene a capo di nulla;
sti impulsi ormonali funzionano, anche occasionalmente a bassa intensità;
ma la realtà degli innamoramenti è che sono rarissimi e in genere rivoluzionano la vita delle persone, sbracano matrimoni e unioni di lungo corso, portano le persone a cambiare vita, perché tirano fuori cose che stavano sotto il tappeto o che uno nemmeno sospettava di avere;
io, in retrospettiva, posso dire di essermi innamorato due volte, una a 22 e l'altra a 44 anni - la prossima dovrebbe essere a 66 :asd:
ho avuto altre relazioni importanti e intense, ma non era la stessa cosa, per tanti motivi;
in entrambe le circostanze di innamoramento si trattava di persone non libere, e quindi di un rapporto non preceduto da un'aspettativa-progetto antecedente e astratto, su cui proiettare mie esigenze, ma proprio di un incontro con quella persona, e in una circostanza in cui tantissimi erano gli svantaggi, ma fortissima la motivazione a cercarsi per quello che si era, senza fronzoli esternali di convenienza ma, anzi, con tante prove e ostacoli, ma la gratificazione di trovarsi per ciò che si è; e, soprattutto, senza implicazioni di potere, di scambio conveniente, di capacità ricattatorie;
entrambi con la consapevolezza che l'atro ha qualcuno con cui scopa, bene o male, felice o infelice, o che è libero di farlo; non ti vedi o fai sesso per consuetudine, obbligo o imbarazzo;
non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di glorificare la cosa, in quanto tale;
però, a contrario, mette in luce quello che invece nella coppia "regolare" soffoca la percezione dell'altro e produce erosione di sentimenti positivi in un loop di doveri, sacrificio, credito per quello, aspettative, imposizioni di doveri e via in un circolo nevrotico.
ma così sposti il discorso; non è che non contano; non contano se non enunci una tesi, una qualsiasi; io ho formulato una spiegazione-tesi, complessiva; tu no; hai solo introdotto altre variabili, senza peraltro confutare nulla del mio impianto, e continui a non pronunciarti su quei presupposti.
Non siamo tutti uguali. A te è capitato due volte, conosco gente che si innamora in continuazione. Dipende da come funzioni chimicamente parlando.
Anch'io mi innamoro molto difficilmente. Mi è capitato solo con il mio ex, quello con cui sono stata poi per 17 anni.
Ma ripeto, ognuno è fatto a suo modo.
L'unica cosa a cui penso io è che se trovi la persona giusta tanti discorsi non te li fai.
Ti vivi la tua giornata, sei felice e te ne freghi. In tutti i sensi.
Parlo di persona giusta "per me".
Io mi innamoro del modo di essere dell'altra, scopare certamente, il sesso è una componente fondamentale, ma anche del suo modo di non "complicarci" la vita, di condividere le cose e ogni esperienza.
E di donne così ce ne sono.
Donne che non solo ti lasciano capire che vale la pena essere vivi, te lo dimostrano che sei importante per loro.
Io agisco di conseguenza. Ricambio.
Innamoramento e amore.
Ne vale la pena, sempre.
Ci sono i sensation seekers. Siamo un pò all'estremo ma se uno ricadesse nella categoria, sarebbe sempre alla ricercadi nuovi stimoli, anche a livello di relazioni.
Dark, organizza un raduno di cercatori di ginestre!
Ma poi ok quello che dice la scienza, ma in realtà il confine è molto labile. E in ogni caso anche se ci si innamorasse solo tre volte (mi va bene, ho ancora due bonus :asd: ) vuol dire che almeno due volte su tre le relazioni non hanno funzionato, quindi che cambia? Il fatto è che comunque le cose possono andare male, pure se ti innamori, perché l'innamoramento altro non è che un processo chimico, che ha un inizio e una fine.
dipende che intendi per "funzionare" e "andare bene"; che, devi vincere una bambolina, una medaglietta ? una relazione che finisce è un fallimento, anche se su 10 anni sei stata bene con quella persona e l'ultimo no ? oppure è riuscita se sei stata tutta la vita a litigare col partner ?
comunque, l'aspetto che volevo mostrare raccontando i caxxi miei era che normalmente Gino, libero, incontra Pina, libera, con entrambi pronti ad incontrare qualcuno di cui hanno in mente un ritratto astratto, anche inconsapevole;
tra possibili candidati escludono certi meno conformi, fino a quando si trovano e interagiscono con una postura adatta alla seduzione e alla selezione, ruote di pavone, ecc... con tutte le aspettative e proiezioni, inganni ed errori, valutazioni di forza contrattuale e rapporti di potere;
l'incontro con una persona non libera è casuale, e i due si conoscono senza essere condizionati da aspettative su un prospettico ruolo dell'altro; magari hanno una frequentazione di mesi da amici, comportandosi in modo autentico e con tutta l'app "seduzione" tradizionale disattivata, però sviluppano dei tratti di complicità senza altri elementi negoziali;
a quel punto, se c'è quella compatibilità chimica, si libera tutto il resto, ma con una persona che si è vista da dietro le quinte; poi le cose possono rientrare o meno in schemi più tradizionali, ma non sarà mai lo stesso tipo di relazione, nel bene e nel male;
e questo perché se ti relazioni con qualcuno che ha già una vita di coppia non puoi essere geloso, non puoi pretendere, non puoi esercitare un potere, e a tua volta puoi essere libero di fare altrettanto; quindi, se ci si cerca, lo si fa certamente perché ti piace quella persona, magari anche solo per trombare, sebbene in quella complicità di clandestini si sviluppano comunque dei sentimenti;
che produce sta situazione ?
produce una gratificazione che nel percorso tradizionale il più delle volte annega in mezzo a tutte le altre convenienze e opportunità, e che quando la coppia tradizionale si sfascia è proprio l'elemento mancante, spesso sin dall'inizio: essere desiderati per quello che si è e basta, dove nella coppia tradizionale si finisce per essere dei garanti di un servizio, prestazione, che quando finisce è "fallimento".
:D
no, io mi ci sono trovato spesso agli esordi, per caso; ma pure dopo :D
sensato è ciò che è tale per te; glielo dai tu un senso;
io estremizzo, ma solo per rappresentare il punto concettuale: per me la relazione ha senso in sé, come tempo vissuto felicemente o serenamente con una persona che si apprezza particolarmente;
ho notato incidentalmente che in quei percorsi eterodossi prima si vede e conosce la persona e solo poi quella viene contemplata come partner, mentre nell'approccio tradizionale in effetti è prima un potenziale partner e poi viene conosciuta, ma attraverso quei tanti filtri;
se ci pensi un momento, il combattere di Cono è la difesa di quell'investimento in uno schema astratto di impegno cui tener fede fino alla fine, altrimenti è un fallimento; in tutto questo l'altro potrebbe essere assolutamente irrilevante e sconosciuto, purché adempia al patto; e se ti perdoni puoi "riuscire" a stare - male - insieme per tutta la vita;
che, nella filosofia cui si aggancia il tutto, diventa veramente una sconfitta della paura della morte, che diventa la liberazione da quella roba :asd:
:mumble:
https://www.youtube.com/watch?v=NEwZO0xW-IE
...forse ho sbagliato sezione...
:mumble:
Dopotutto domani è un altro giorno, "morto" (per modo di dire eh!) un pisello se ne fa un altro!:D
Vabbè ma Cono è estremo.
Ci sono nel mezzo una valanga di relazioni partite bene e finite male. A volte si, perché decisamente male assortite. A volte perché invece le cose non sono andate come si sperava, ci si è evoluti diversamente e si sono prese strade diverse. Cosa che capita fin troppo di frequente.
Boh sarà poi che io prima di arrivare a valutare una persona come possibile partner, e intendo in una relazione serie, hai voglia se ce ne metto.
Giustappunto, con l'ultimo che ho frequentato e che mi pareva potesse davvero essere una persona in sintonia con me, io ho sempre tenuto tirato il freno a mano e prima di parlare di relazione ho voluto vedere come andava, perché io prima volevo conoscerlo e capirlo meglio. E difatti, si è comportato da coglione, alla fine. :D
Ma di fatto chi si butta a capofitto tendenzialmente è appunto chi segue gli ormoni, "l'innamoramento", senza valutare chi ha davvero di fronte.