:nono:
:teach:
Non é "erudizione", ma "cultura"
Vatti a erudire scoprendo la differenza su un buon dizionario.
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Per la serie..."dare il nome alle cose" :D
Nulla Axe! Zero virgola zero. Ti sto ripetendo senza successo che abbiamo il metro di giudizio: la violenza. Amore e violenza sono antitetici. Come lo sono Gesù Cristo e Hitler. "La Storia dà torto e dà ragione" canta giustamente De Gregori. Dalla Storia uno è stato esaltato e ancora vive, uno è stato sconfitto ed è morto.
scusa eh, ma la legge non è forse violenza, autorizzata ? l'autorità, che invochi tanto, non è violenza su chi quell'autorità non possiede ?
perché hai questa cupidigia di passare da bischero, ché invece stupido non sei ?
oh, se lo dice De Gregori, possiamo sta' tranquilli...Citazione:
Come lo sono Gesù Cristo e Hitler. "La Storia dà torto e dà ragione" canta giustamente De Gregori. Dalla Storia uno è stato esaltato e ancora vive, uno è stato sconfitto ed è morto.
però un cristiano tutto dovrebbe fare, tranne che celebrare ciò che avviene nel Mondo, cioè il Regno di Satana, contaminato irreversibilmente dal peccato; nonm sono i tuoi vescovi a lamentare l'abbandono di Dio del Mondo ?
evidentemente quelli non la pensano come te sulla "storia".
E anche questa volta, ci sono volute 7 pagine per non capirsi.
Voglio mettere una citazione anch'io, dai.
Non lo faccio mai.
Il problema è capirsi. Oppure nessuno può capire nessuno: ogni merlo crede d’aver messo nel fischio un significato fondamentale per lui, ma che solo lui intende; l’altro gli ribatte qualcosa che non ha relazione con quello che lui ha detto; è un dialogo tra sordi, una conversazione senza né capo né coda. Ma i dialoghi umani sono forse qualcosa di diverso?
(Italo Calvino)
chi lo decide questo ? amore per chi ?
un figlio solo per coppia, come in Cina, per evitare la sovrappopolazione, un'attenzione al "Noi", del tutto in buona fede; eppure...Citazione:
Quando non è uguale per tutti.
eppure è una violenza contro chi avesse voluto 3, 4, 5 figli...Citazione:
Ma in sé è buona. Necessaria. Fondamentale.
come è possibile tu non capisca ?
è possibile se, come i mimmi piccolissimi, rimuovi la pluralità, non hai compiutamente presente la distinzione tra te e l'altro, che non è una tua estensione e che questo genera inevitabilmente un conflitto;
la legge non è "buona"; rappresenta solo rapporti di forza tra interessi contrapposti, e in molti casi riesce a mantenere un certo equilibrio che consente la convivenza; magari, in questo è utile;
ma, tanto per fare un esempio, se io fossi una donna, forse non ricorrerei all'aborto, ma ritengo sacro il diritto di farlo, oltre che disporre facilmente di precauzioni antecedenti; pertanto, per me la 194 è una legge "buona"; per te non lo è, ma registra solo il fatto che la tua cultura nella nostra società è subalterna.
Sono i politici che si azzuffano in TV per avere ragione. Che si parlano addosso, che urlano e interrompono l'antagonista mentre sta parlando....
Le persone civili discutono fra loro rispettandosi. Cosa che contraddistingue ad esempio il nostro forum.
ma la morale - che su quella verità pretende di imporsi - sì;
la verità... chi la decide, tu ? Abdul ? io ? chi ?
io credo alla buona fede di una persona solo ed esclusivamente quando il principio che quella enuncia e mette in pratica in piena libertà, senza giudizi o punizioni, gli costa più fatica e svantaggi dei vantaggi che gli procura;
altrimenti le son tutte chiacchiere di uno che vuole che il mondo stia ai suoi comodi.
C'è una volontà del mondo e una volontà di Dio.
"Dai frutti si riconosce l'albero..."
Non ci sono più verità. La verità è una, evidentemente. Non certo la somma di più.....
Te, come uomo intelligente e libero, puoi valutare, soppesare, conoscere ogni religione. Ma soprattutto puoi alla fine scegliere la tua. Io ti annuncio Gesù Cristo via verità e vita, ma te puoi rifiutarLo e preferire Maometto. O Buddha. O Confucio. O Manitù.
visto che nessuno è in grado di dimostrare la sua, non si tratta di "verità", ma di opinioni;
beh, ma nessuno può essere giudicato su questa base, come invece sostieni tu:Citazione:
Te, come uomo intelligente e libero, puoi valutare, soppesare, conoscere ogni religione. Ma soprattutto puoi alla fine scegliere la tua. Io ti annuncio Gesù Cristo via verità e vita, ma te puoi rifiutarLo e preferire Maometto. O Buddha. O Confucio. O Manitù.
se l'Agenzia delle entrate ti dicesse: puoi scegliere se quanto pagare di tasse, aderire al regime che ti pare o a nessuno, poi non ti può arrivare la sanzione; è logico, no ?
il "Giudizio" ha un senso solo ed esclusivamente a fronte di una norma/precetto, cui si può ottemperare o che si può trasgredire;
ma se effettivamente fosse un dio onnipotente e onnisciente a disporre, le norme sarebbero uguali per tutti e la morale una; non è così.
Gesù Cristo non è un'opinione: è una PERSONA. Concreta. Vivente!!! E ti dice "Axe, cerchi la verità? Guardami. Toccami. Metti qua il tuo dito! E non essere più dubbioso, ma credente!"
Io non te la spiego, la verità. Non ne ho le capacità: te la indico soltanto....
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».
Poi, sei adulto e vaccinato: cioè in grado di scegliere se fidarti di me oppure prendermi in giro e seguire altre strade.
vedi, è è proprio l'oggetto "verità" ad essere inconcludente;
io credo tu sia una brava persona, nella misura in cui ti è possibile; e ti assicuro che non ti prendo in giro, se non nella misura bonaria che si può permettere uno come me, che in effetti non ha motivo di sentirsi superiore a nessuno; non perché sia particolarmente umile, ma solo perché non ne ho alcun vantaggio;
la vera questione di quello che propagandi, però, sarebbe:
questa persona esprime felicità, o almeno serenità ? voglio essere come lui ?
beh, la risposta è: no;
non è certo una tua colpa, ma il pool di idee più o meno connesse alla religione che esprimi comunica una grande angoscia e, soprattutto, paura; e, di conseguenza, un desiderio di controllare, limitare, giudicare gli altri e i loro desideri, che sono l'oggetto delle tue paure;
non è nemmeno questione di fiducia, ma solo che se provassi i tuoi sentimenti nei confronti del mondo, che sono la traduzione delle cose in cui credi, non sarei certamente la versione migliore di me stesso.
Considerando i consueti copia-incolla e ripetizioni di tanti discorsi, parrebbe di sì, che non sai. Oppure fai il finto modesto ed il finto tonto, tanto più che fai pure il catechista e consulente di coppia, quindi in qualche misura presumo tu ti senta capace di fare qualcosa e portatore di spiegazioni e verità.Citazione:
Io non te la spiego, la verità. Non ne ho le capacità: te la indico soltanto....
Uno dei personaggi storici che me sta più simpatico é sor Ponzio, er Pilato (se anche di fatto, ignoro).
Oltre ad essere una persona pulita e attento ai principi basilari di igiene ( devo andare in Penitenzieria?), ha lasciato ai posteri una bell'esempio di domanda: "Cos'é la verità ?". Che in originale pare fosse "Quid est veritas?" e si é cominciato subito a discurere se ci avesse messo la maiuscola o la minuscola. Vassapé.
E la domanda é rimasta, tutto sommato, attuale e senza risposta. No, una di carattere più o meno semantico-epistemologico-gnoseolocico, ci sarebbe:
" Verità: Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva, e, in partic., ciò che è vero in senso assoluto. Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse prospettive, l’una ontologica, l’altra strettamente connessa al discorso umano. Nella prospettiva ontologica la v. è considerata come una proprietà intrinseca dell’essere; nell’altra prospettiva il concetto di v. è stato variamente elaborato e le analisi vertenti su esso devono essere suddivise in due categorie, a seconda che intendano fornire una definizione o un criterio di verità. La ricerca di un criterio di v. è parte integrante del problema gnoseologico, cioè di quale tipo di evidenza (sensibile, intellettiva, induttiva, deduttiva) possa costituire la garanzia di un’autentica conoscenza. Di là dal più generale problema gnoseologico, comunque, la questione della v. riguarda specificamente il chiarimento di che cosa significhi essere vero, indipendentemente dai modi (o criteri) di conseguire la verità. "
Dizionario di filosofia- Treccani
Mica tanto fesso, Ponzio Pilato, pero'.
Assolutamente no! A un certo punto si rivolge a Gesù con ira, dicendoGli:
"Perché non rispondi a chi ti accusa? Non lo sai che io ho il potere di rilasciarti e quello di farti crocifiggere?"
Alche' il Signore gli risponde:
"Quale potere avresti, dimmi, se non ti fosse stato dato da chi sta sopra di te?"
Pilato come hai detto, non era un fesso, era molto intelligente. Ma tale prerogativa lo ha portato, solamente, a lavarsi le mani di fronte all'osservazione di Cristo.