Ma non lo sa nemmeno lui. In un'altra occasione, se non ricordo male, disse pure in Cielo!:v
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Quaggiù (sulla terra....sulla Terra) siamo solo di passaggio, ragazze. Il nostro destino è il Cielo! È il Paradiso, è l'Eden! È la condizione originaria per la quale Dio ha creato l'Uomo e la Donna. È tornare (e stavolta per sempre!) alla Comunione con Lui, all' Armonia con la Natura, alla Concordia fra i due generi e all' Amore per gli Altri, non più nemici ma Fratelli: Fratelli tutti!!! :love:
Nel Matrimonio cristiano non ci si sposa per mettere in gabbia la Moglie, non ci si sposa per ammanettare il Marito....
Purtroppo nemmeno sul minimo punto riusciamo a concordare. Continui a mettere nello stesso calderone, stupri, prostituzione, violenza e Rispetto reciproco, Perdono quotidiano e Mutua Sottomissione....
"Siate sottomessi gli uni gli altri, come per il Signore" (Efesini 5)
Dove stare sottomessi non significa certo annullarsi o reprimersi, ma mettere al primo posto il Bene dell'Altro. Ragionare non più sull'io, ma sul noi.
Cono, spero ti renda conto che Cielo/Paradiso e pianeta Terra sono posti un "pochino" differenti, no? Se tiri fuori l'armonia con la natura, capisci che hai il dovere di essere chiaro sul destino umano e delle anime e sul dove staranno per l'eternità, oltre ad essere chiaro sulla domanda reltiva a dove era collocato l'Eden.
Chiedo scusa , forse non ho fatto la domanda in forma comprensibile
Il paradiso terrestre, Eden, giardino, comedirsivoglia, di cui si parla in Genesi dove si trovava?
quale luogo, dove?
quello è il fine ma l'Eden dove si trovava?
non sono io a mettere le cose nello stesso calderone, ma la storia e la società, la cronaca:
la prostituzione femminile è un accessorio essenziale a protezione di quel negozio giuridico - così lo chiama il codice, non io - che è il matrimonio;
belle parole, ma la realtà materiale - che puntualmente viene confermata nella dottrina dei "carismi" - poi assegna ruoli gerarchici diversi e la sostanziale subalternità sociale della donna;Citazione:
"Siate sottomessi gli uni gli altri, come per il Signore" (Efesini 5)
Dove stare sottomessi non significa certo annullarsi o reprimersi, ma mettere al primo posto il Bene dell'Altro. Ragionare non più sull'io, ma sul noi.
ma guarda che io non ho nulla da ridire sulle preferenze, sia chiaro; se a te piace quell'idea, liberissimo;
ho solo fatto presente che con la contraccezione femminile sono crollati tutti i presupposti di quel modello di famiglia; che tu ne prenda atto o meno è rilevante solo per te e per il modo in cui ti poni tu rispetto al mondo, per prima la generazione dei tuoi figli;
hai più probabilità di far ascoltare ai tuoi figli Nilla Pizzi anziché Annalisa, che di convincerli a pensare alla famiglia nel modo in cui la intendi tu; e questo a prescindere dall'educazione che hai impartito loro; perché quel modello non lo incontrano più nemmeno, non nel loro mondo, nei gesti quotidiani; non saprebbero nemmeno come pensare le loro stesse azioni, come collocarle nel pensiero, nell'immaginario;
tu ancora non te ne rendi conto, perché ti culli in queste chiacchiere da forum, ma è come se tu raccontassi a un 20enne che vai in giro sempre con una scorta di gettoni del telefono, sia mai ti trovassi nella necessità; puoi pure raccontargli delle cabine, di quelle rotte e della fila; ma quello ti guarderà come tu fossi uno di quei grulli coi cartelli che annunciano la fine del mondo.
:nono:
Break...Break...
:teach:
Ma ti ha già risposto...in giardino dell'Eden é il posto in cui il signor Adamo (e consorte) hanno fisicamente e storicamente commesso il reato (che paghiamo da millenni)..."storia", mica chiacchiere o miti/leggende. Me lo ha confermato (dopo lunga tortura), chiaramente ed sinceramente, qui, sul Forum. Quindi, il "luogo"...é il ben noto "Luogo del delitto" (o "Scena del crimine"). E' chiaro, no? E se vuoi una risposta più precisa, chesso', le coordinate geografiche...bé, sei pignola. Torturandolo a lungo anche tu, ti risponderà, prima o poi. Ti dirà, rispondendo a tono, che se proprio vuoi saperlo, bé, che "I tonni compongono serenate in sanscrito". Contenta?
Mah... mi lascia sempre più perplessa, nel suo slancio scrive delle panzane, roba che qualche secolo fa la scomunica, prima ancora il rogo e poi si deve arrabattare per metterci le pezze, mistificando il più delle volte. La mistificazione può essere inclusa nel concetto di falsa testimonianza?
Sulla tortura soprassiedo, reggo poco la vista degli umori corporali
Unghie sulla lavagna, lo scibile sulla filosfia dell'ateismo...:D
Ragazze è semplicissimo! È sufficiente appoggiarsi al testo...
Il linguaggio di gen. 1-11 è composto da tessere mitologiche per una lettura sapienziale dell' esistenza e dell' esperienza umana nel mondo. Il giardino di Eden prende per modello una bellissima oasi nel deserto e ne fa il simbolo della vita riconciliata che Dio aveva pensato per l' uomo se non fosse stata inquinata dal Maligno. Può darsi che l' autore sacro pensasse a un luogo ameno realmente esistente, ma in ogni caso nel racconto biblico va sempre privilegiato il Simbolo ...il Messaggio....l'Insegnamento, che diventa cifra di una integrità originaria di vita voluta dal Creatore. Sarà poi Gesù Cristo a chiarire definitivamente che il Suo Regno non è e non sarà di questo mondo. Che quaggiù siamo solo un soffio....crusca portata dal vento.....
Non c'è da convincere nessuno, credimi: si tratta di vivere la Vita, il Matrimonio e l'Amore secondo la Parola di Dio. Pare che sia sempre possibile. I nostri ragazzi....i nostri giovani, cercano risposte alte, Axe. Sono prostrati, disillusi, bruciati, annoiati come ripete continuamente il testo della canzone vincitrice di Sanremo. Alle loro aspettative non possiamo continuare a rispondere con "Fai tutte le esperienze che vuoi, prendi la pillola, usa il preservativo, sii vincente, fatti una posizione" eccetera. Questa mentalità lì sta uccidendo, poco alla volta.
veramente, a Sanremo trovi mediamente personaggi che esprimono proprio tutta quella fluidità che aborrisci, e certamente la "noia" non la attribuiscono alla libertà;
ma quello, al più, è il termometro di sentire diffuso; cioè, oramai nemmeno la nonnina di provincia si scandalizza davvero, visto che guarda Tiziano Ferro o Mika, sapendo che hanno mariti e non mogli;
mi pare che chi uccide, in effetti, siano quei partner uomini di cui si legge in cronaca;Citazione:
Alle loro aspettative non possiamo continuare a rispondere con "Fai tutte le esperienze che vuoi, prendi la pillola, usa il preservativo, sii vincente, fatti una posizione" eccetera. Questa mentalità lì sta uccidendo, poco alla volta.
tu dici ai tuoi figli che trombare e usare contraccettivi li uccide un poco alla volta; secondo te - visto che oggi non si muore più di parto - quelli dovrebbero fare tutti una dozzina di figli; pure il papa - il papa, non io - ha detto: uno, due, tre, va bene; ma non è che dovete fare come i conigli ! oh, è il papa, mica Pannella eh :D
se ti va bene, i 20enni di oggi pensano tu sia un po'ro rintronato; altrimenti la sentono come invidia;
poi: "sii vincente, fatti una posizione"; perché, tu li hai mandati a scuola perché fossero bocciati ? speravi che alle abilitazioni e ai concorsi fallissero ?
a volte, involontariamente, anche i genitori migliori comunicano in modo ambivalente: non è cattiveria, ma chi ha studiato poco o trombato poco o male, un po' di invidia la cova sempre, perché questa è la natura umana;
ma, a prescindere dalle posizioni morali - ognuno quel che vuole - l'idea di potersi opporre al desiderio che le persone sentono come legittimo - cioè, non hanno pensieri che si accusano, direbbe Paolo - mi sembra l'idiozia più grande e autodistruttiva che una persona matura possa covare;
contrariamente a come forse pensi o racconti, i giovani che trombano sono, come tutti, tendenzialmente ordinari, monogami, innamorati e tendenzialmente leali; tu racconti il tutto come se la libertà sessuale e la contraccezione implichino che questi partecipino quotidianamente ad orge in locali per scambisti :D
che è un po' come dire che il bicchierino di vov fa di te un alcolista che gira tutto il giorno in stato di ubriachezza;
va beh, non insisto oltre, ché non serve a nulla.
ma Adamo fu posto in un giardino non nel regno di dio, di cui si comincia a parlare solo nei vangeli
Adamo si trova in un luogo che è solo metafora di integrità ma non è un luogo reale
Dunque nessun animale da accudire, nessun giardino da vigilare, Adamo non lavorava... eppure mi pare di ricordare una discussione... certamente mi sbaglio
errore
Cono, un attimo.
Confermi quanto mi dicesti a suo tempo, sinceramente, che per te, il "peccato originale" é un evento storico, reale, fatto da una persona fisica, reale
, storicamente definita (fisicamente, in tempo, luogo ed individualità) e non un mito/racconto/metafora?
Perché mi sembra di assistere al "gioco delle tre carte". Realizzato in maniera dilettantesca.
E, per piacere, risparmiami il "Ho già risposto" nonché il "Beethoven é il portiere del Real Madrid".
Grazie
Niente lunghi e copincolleschi blablabla.
Basta scrivere 1 o 2 o 3.
1) Si
2) No
3) Non voglio rispondere
Tenchiù, in anticipo
Io sono limitato ragazze. Ci vorrebbe Rachele. In mancanza...vi faccio rispondere dal più grande biblista vivente: il Cardinal Ravasi.
"Ora, in questa regione, che poteva forse alludere a qualche località specifica ma che è resa simbolica dall’autore sacro, è incastonato un “giardino”, in ebraico gan. Questo è il vocabolo originario, anche se noi siamo abituati a parlare di “paradiso terrestre”. È stata l’antica versione greca della Bibbia, detta “dei Settanta” dal leggendario numero dei traduttori, seguita dalla tradizione cristiana, a introdurre la parola “paradiso” anziché “giardino”. Invitiamo ora i nostri lettori a un esercizio linguistico non troppo difficile.
Il vocabolo in questione, “paradiso”, è raro nella Bibbia ed è di origine persiana: era pairidaeza nell’antica lingua iranica, è divenuto pardes in ebraico, parádeisos in greco, e infine il nostro “paradiso”. Il vocabolo rimandava a un giardino recintato, fertile e fiorito: il significato del termine persiano è appunto “proprietà regale recintata”; ma già nell’antica lingua mesopotamica sopra citata, l’accadico, pardesu indicava un “frutteto recintato”. Il testo originale della Genesi – a differenza delle antiche traduzioni greca e latina – non usa, come si è detto, il vocabolo “paradiso” che, tra l’altro, nell’Antico Testamento ricorre solo tre volte: una nel Cantico dei cantici (4,13) e due altre volte per definire un parco reale (Nehemia 2, 8 e Qohelet 2, 5). L’idea del “paradiso terrestre” è stata perciò indotta in questo ritratto del giardino dell’Eden ed è diventata così popolare da dominare nella storia successiva.
Non sono mancati, allora, coloro che si sono incamminati verso l’Arabia o la Mesopotamia alla ricerca del vero giardino di Eden. L’autore poteva avere in mente forse qualche scena esotica; tuttavia quel giardino era ai suoi occhi il simbolo di un cosmo pacificato e sereno, un paesaggio esistenziale ideale, in cui l’uomo passeggiava sereno e beato. Siamo, quindi, in presenza di una rappresentazione simbolica del creato così come è concepito da Dio, una mappa ideale al cui interno l’uomo è il custode e il coltivatore."
https://www.famigliacristiana.it/blo...radisiaco.aspx
Tutto cambia (e viene stravolto) col Peccato. Tutto sarà riedificato (per sempre) col Sacrificio Redentivo del Cristo.
Punti 389 e 390 del Catechismo della Chiesa cattolica, RDC. Li avevo già postati pagine addietro....
Il Peccato originale è stato UN FATTO, un avvenimento che ha segnato e ferito la nostra natura.
389 La dottrina del peccato originale è, per così dire, « il rovescio » della Buona Novella che Gesù è il Salvatore di tutti gli uomini, che tutti hanno bisogno della salvezza e che la salvezza è offerta a tutti grazie a Cristo. La Chiesa, che ha il senso di Cristo, ben sa che non si può intaccare la rivelazione del peccato originale senza attentare al mistero di Cristo.
390 Il racconto della caduta (Gn 3) utilizza un linguaggio di immagini, ma espone un avvenimento primordiale, un fatto che è accaduto all'inizio della storia dell'uomo. La Rivelazione ci dà la certezza di fede che tutta la storia umana è segnata dalla colpa originale liberamente commessa dai nostri progenitori.
https://www.vatican.va/archive/catec...1s2c1p7_it.htm
Qua puoi trovare tutto, ma proprio tutto.
il creato= tutto l'ambaradan dei primi sei giorni?Citazione:
di una rappresentazione simbolica del creato così come è concepito da Dio, una mappa ideale al cui interno l’uomo è il custode e il coltivatore.
Ma torniamo al punto, perché con le chiacchiere eludi la domanda e poi me la dimentico anche io
Originariamente Scritto da conogelato
Citazione:
Breakthru, sono morti. Scacciati sulla Terra hanno sperimentato dolore, fatica e Morte. È il nostro retaggio quaggiù, sotto le stelle.
Perché prima dove erano??
Originariamente Scritto da conogelato
Citazione:
Nell'Eden! Un luogo e una condizione paradisiaca, Breakthru: dove Dio, Uomo e Natura vivevano in Armonia perfetta.
E dove si trova questo Eden?
Ma dunqueCitazione:
quel giardino era ai suoi occhi il simbolo di un cosmo pacificato e sereno, un paesaggio esistenziale ideale, in cui l’uomo passeggiava sereno e beato. Siamo, quindi, in presenza di una rappresentazione simbolica del creato così come è concepito da Dio, una mappa ideale al cui interno l’uomo è il custode e il coltivatore
è sulla terra? E se è sulla terra perché mai scriviCitazione:
il simbolo di un cosmo pacificato e sereno, un paesaggio esistenziale ideale, in cui l’uomo passeggiava sereno e beato. Siamo, quindi, in presenza di una rappresentazione simbolica del creato
Citazione:
Scacciati sulla Terra?
tu hai parecchia confusione logica e metodica in testa, come dimostri anche qui:
una persona che applicasse la sua intelligenza al linguaggio, invece di fare retorichetta stuipidella, capirebbe che "trombare" - che io uso per sdrammatizzare un po', ma tu sei l'unico toscano che io conosca che non coglie l'umorismo - descrive una relazione, mentre il tuo "dono" una reificazione della sessualità, che diventa oggetto di scambio, proprio mediante questo infiocchettamento retorico del dono; per essere chiaro:
se io ti "dono" qualcosa, mi sto necessariamente privando di quella cosa, a favore tuo e corrispondente svantaggio mio; questo è il senso del "donare", un sacrificio;
ma nel sesso nessuno sacrifica nulla, o meglio dovrebbe sacrificare nulla; lo dovresti fare perché ti va e ti piace, o no ?
se c'è sacrificio, è implicito che vi sia l'aspettativa di un corrispettivo in cambio di quel sacrificio; il matrimonio, oppure i 50 euro della tangenziale;
ecco che in effetti l'infiocchettamento del "dono", bella parola, nasconde lo schifo del mercimonio; la mercificazione del sesso nasce esattamente da questa nozione che ne fa oggetto di negozio; al punto che quelli coniugali diventano "doveri", in un quadro sociale che al maschio da millenni consente tranquillamente il diversivo della prostituzione, proprio perché si prende atto che quel "negozio" è contro la natura umana e la spontaneità;
la cosa ha funzionato finché le donne in tutto il giochino erano sempre incinte o vincolate alla prole; ora non è più così, e chi contava di continuare in quel modo se la prende riccamente in dòmo;
poi, per me, "trombare" è il punto di partenza di una relazione di coppia, perché è solo immediatamente dopo - quando si sarebbe refrattari e non si è mossi da quell'istinto - che ci si rende davvero conto se la presenza di quella persona nel proprio spazio di intimità è compatibile o meno col proprio equilibrio nervoso e psichico, se c'è stato uno scatto di comunicazione e fiducia che prelude ad una relazione feconda, con meno tensioni derivate dal potere di concedersi/negarsi;
quella roba del "dono" che a te piace tanto, in effetti è un negoziato che registra rapporti di forza, e sottintende inevitabilmente un confronto di potere negoziale, con tutto lo strascico di rancori che la circostanza produce;
nn c'è troppo da stupirsi quando relazioni di questo tipo finiscono male, o nascono già in coma.
Cono:
Ti ho scritto:
E, per piacere, risparmiami il "Ho già risposto" nonché il "Beethoven é il portiere del Real Madrid".
Niente lunghi e copincolleschi blablabla.
Ed insisto, chiedendo se mi confermi quanto scrivesti , tu, riguardo al tuo pensiero (sinceramente) a suo tempo
Basta scrivere 1 o 2 o 3.
1) Si
2) No
3) Non voglio rispondere
...duro, avere da te un parlare "evangelico" si, si-no, no...
Basterebbe poco e non si capisce perché farla complicata. L'Eden era tutto il pianeta Terra? Un posto sulla Terra (visti i riferimenti in Genesi pare la Mezzaluna Fertile) dove le cose andavano diversamente che nel resto del pianeta? Era in un'altra dimensione?
Poi l'annoso quesito sull'armonia perduta e come conciliarla con la storia naturale del pianeta e dell'uomo. Prevedo il solito giro di frittata ed il solito loop.
Per Eden non si intende un luogo particolare ma una situazione spirituale,un benessere, una beatitudine che può esistere anche vivendo sulla Terra,anche quando si lavora,ci si occupa di sé e della Natura circostante.
Sentirsi in paradiso è un’espressione usata da chi è felice come anche sentirsi in un’oasi di pace materialmente simboleggiata da un giardino rigoglioso.
Contrariamente per Terra significa il precipitare nella materia,esserne investiti e travolti al punto tale da perdere quel benessere,quella beatitudine spirituale caratteristica della vita in Eden.
L’uomo che passa dall’Eden alla Terra(che come ho detto in altra occasione è conseguenza di una colpa ma è frutto di una decisione umana e non divinaPer Eden non si intende un luogo particolare ma una situazione spirituale,un benessere, una beatitudine che può esistere anche vivendo sulla Terra,anche quando si lavora,ci si occupa di sé e della Natura circostante.
Sentirsi in paradiso è un’espressione usata da chi è felice come anche sentirsi in un’oasi di pace materialmente simboleggiata da un giardino rigoglioso.
Contrariamente per Terra significa il precipitare nella materia,esserne investiti e travolti al punto tale da perdere quel benessere,quella beatitudine spirituale caratteristica della vita in Eden.
L’uomo che passa dall’Eden alla Terra(che come ho detto in altra occasione è conseguenza di una colpa ma è frutto di una decisione umana e non divina) non cambia luogo ma interiorità.
Il processo rischiava di essere irreversibile se il Cristo non avesse testimoniato che ognuno può vivere il proprio Eden essendo ancora in un corpo sulla Terra in attesa di un Eden definitivo nel Regno di Dio.
Chi vive in questo Eden interiore non teme le avversità del mondo,le affronta secondo le proprie forze confidando nell’aiuto di Dio e si pone di fronte alla morte con l’atteggiamento di chi non confida solo nella vita di un corpo che segue una legge naturale,consapevole che questa vita non è la meta finale.
L’amore coniugale lo si può vedere con gli occhi di chi è in Terra o con quelli di chi è in Eden:dipende da persona a persona .L’incontro spesso è impossibile perché ognuno percorre il proprio binario.
La Terra ha le sue leggi:è necessario lasciare alla Terra ciò che appartiene alla Terra e offrire a Dio ciò che appartiene a Dio(come affermava Gesù)
Penso che vivere in questo Eden sia concesso a TUTTI ma dipende da una scelta personale.) non cambia luogo ma interiorità.
Il processo rischiava di essere irreversibile se il Cristo non avesse testimoniato che ognuno può vivere il proprio Eden essendo ancora in un corpo sulla Terra in attesa di un Eden definitivo nel Regno di Dio.
Chi vive in questo Eden interiore non teme le avversità del mondo,le affronta secondo le proprie forze confidando nell’aiuto di Dio e si pone di fronte alla morte con l’atteggiamento di chi non confida solo nella vita di un corpo che segue una legge naturale,consapevole che questa vita non è la meta finale.
L’amore coniugale lo si può vedere con gli occhi di chi è in Terra o con quelli di chi è in Eden:dipende da persona a persona .L’incontro spesso è impossibile perché ognuno percorre il proprio binario,OGNUNO HA LA PROPRIA FRITTATA DA GIRARE.
La Terra ha le sue leggi:è necessario lasciare alla Terra ciò che appartiene alla Terra e offrire a Dio ciò che appartiene a Dio(come affermava Gesù)
Penso che vivere in questo Eden sia concesso a TUTTI ma dipende da una scelta personale.
In tutta la narrazione/allegoria, non si capisce il punto cruciale: come può esserci colpa prima di quella conoscenza acquisita col frutto ? non è questione di lana caprina;
pure tirare in ballo Cristo è un bel problema: vuol dire che Dio ha dettato una legge imperfetta a quelli prima, tale da dover rimettere mano; però, se i giusti c'erano anche prima, Cristo è una specie di professore di sostegno per gli asini rimandati a settembre; il mismatch logico è lo stesso del frutto proibito:
a fronte di un dio perfetto, il libero arbitrio non ha senso, e quindi nemmeno un giudizio ex-post, castigo di Adamo. O di chiunque non abbia conosciuto Cristo;
è un bel guaio.
Ἀπόδοτε οὖν τὰ Καίσαρος Καίσαρι καὶ τὰ τοῦ Θεοῦ τῷ Θεῷ;
Arrivare a modificare anche le parole scritte e verificabili a tutti per dare sostegno al proprio pensiero mi pare un poco eccessivo; se la Sig.ra Pazza, passando di qui, dovesse leggere questo mio appunto e dovesse ritenere che sì: Cesare è solo una metafora, un'allegoria per la materialità, chiederò scusa e accetterò la correzione blu andando mesta al mio posto.
Aspetto Cono che magnificherà l'elogio dell'eresia catara fatto da Rachele
Altro che Michelangelo...
Allegato 35684
La realtà ,allora, é questa
https://www.youtube.com/watch?v=x_b1JNqv29M
:mumble:
Nell'affresco, il tizio agita la spada per attirare l'attenzione mentre dice "Dai, tornate....non fate cosi'...."?
vassapé
Chiedero' lumi a doxa
Arrendetevi! Non avrete mai una risposta sintetica, sì/no, da Cono.... perchè il catechismo della Chiesa Cattolica "dice...." e la Rivelazione..."rivela" :D :rotfl:
In pratica....non si arriverà mai a capo di niente tra un credente fervente e un non credente, per quanti ragionamenti razionali e logici si possano fare.Citazione:
Punti 389 e 390 del Catechismo della Chiesa cattolica, RDC. Li avevo già postati pagine addietro....
Il Peccato originale è stato UN FATTO, un avvenimento che ha segnato e ferito la nostra natura.
390 Il racconto della caduta (Gn 3) utilizza un linguaggio di immagini, ma espone un avvenimento primordiale, un fatto che è accaduto all'inizio della storia dell'uomo. La Rivelazione ci dà la certezza di fede che tutta la storia umana è segnata dalla colpa originale liberamente commessa dai nostri progenitori.
Scusate eh se mi sono permessa.