l'insicurezza sorge da un sistema educativo inadeguato, che costringe ad impiegare energie psichiche per rendere congruente il precetto ricevuto alla realtà, perché gli stessi genitori evitano di considerarla;
se tu "insegni" ai tuoi figli la castità pre-matrimoniale e l'indissolubilità, li poni nella contraddizione affettiva tra il compiacere te e Cona, le loro pulsioni di desiderio e i modelli di comportamento ubiquitari fuori dalla famiglia; tu pensi che questo dia loro una "spina dorsale", mentre in realtà ipoteca tutte le loro energie psichiche nel tentativo impossibile di far quadrare il cerchio;
quando si troveranno nella circostanza, invece di essere presenti a se stessi e valutare autonomamente le circostanze, una parte importante della loro scelta sarà condizionata dalla presenza incombente del tuo giudizio ed è questo che genera insicurezza;
al contrario, se il tuo precetto è corrispondente alla morale condivisa - es. non uccidere, o non rubare - non costerà grande sforzo seguirlo, e non si genererà insicurezza;
se ti illudi di conferire sicurezza perorando un modello di comportamento famigliare che non trova generale condivisione morale nella società fai un grosso errore; probabilmente con la principale conseguenza di scavare un fossato comunicativo coi tuoi figli; ma col rischio che quelli si trovino ad essere dei disadattati, proprio per il loro affetto nei tuoi confronti e il desiderio di compiacerti, sacrificandosi per una tua personale vanità e insicurezza che ha bisogno di controllarli.