si. allora se tu consideri che all'epoca della derubricazione del reato di violenza sessuale a reato contro la persona, i comunisti facevano "la voce grossa", allora riesci a spiegarti il "motivo" della legge in questione. e anche di altre come quella sullo scioglimento del matrimonio civile e quella sull'aborto. ti ripeto: questo tipo di provvedimenti, ancora ad oggi, valgono per coloro che, all'epoca, li hanno promossi. la realtà è che, sebbene le sanzioni siano oggi maggiori, si continua a considerare "tenuamente" a livello giudiziale il reato di violenza sessuale. come si continua a non sposarsi civilmente, quindi semplicemente a "convivere" senza alcun riconoscimento "legale", e come si continua da parte delle donne, ad "abortire" senza consultare medici o ospedali, come invece vorrebbe la 194.
la legge lo è. la morale sociale no. a meno che non si voglia contravvenire alle norme morali "comunemente" accettate.
sto parlando di italia, qui e adesso. ti ripeto che le norme morali, anche quelle attinenti al foro interno, come quelle religiose, sono sempre le stesse. quando si "infrangono" di proposito, come accade alle donne sobillate dai comunisti, allora possono "verificarsi" dei reati. non so se è chiaro.
la libertà è appunto quella di rispettare "le regole". e ovviamente libertà non significa arbitrio.
si. direi che è esattamente così.