Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
L'innamoramento è pura chimica. Nulla a che vedere con la sfera emotiva, ma semplicemente con le pulsioni.
oddio... che l'innamoramento non abbia nulla a che fare con la sfera emotiva mi pare una cosa un po' grossa;

Bau dice, correttamente:
Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
Dark, ma può essere che nell' innamoramento ci sia già una proiezione di sé e dei propri sentimenti verso l'altro.
Sennò la distinzione prevederebbe compartimenti stagni.
Citazione Originariamente Scritto da dark lady Visualizza Messaggio
Tu puoi parlare per la tua esperienza, che non è però un dato di fatto per tutti.
certo, non pretendo certo di testimoniare di persona chissà cosa; ora, ti chiedo:

se Brad Pitt si interessasse a te, tu non avresti un riflesso di cautela nel coinvolgerti ? io, se Jennifer Aniston si invaghisse di me, sarei molto cauto; non vorrei darle un'altra delusione dopo essere stata abbandonata da Brad

solo per dire che in una relazione ordinaria, nel mentre che ci si incontra scattano meccanismi inconsapevoli di gestione emotiva e controllo, anche quando invece di Brad c'è Mario; si vuole essere al meglio, ma si valutano più o meno animalmente o razionalmente tante prerogative del potenziale partner; il dettaglio di questa cosa si può vedere in seguito;

ora, la mia esperienza vale quel che vale, ma mi ha suggerito qualche riflessone:

siccome diverse volte sono stato "terzo", ho verificato che le relazioni da amanti - non faccio l'apologia dell'adulterio: possono essere pure loro nevrotiche e ricattatorie come quelle ordinarie - difficilmente occultano la personalità in vista di un controllo "di progetto";

niente occasioni pubbliche, niente figli, investimenti, futuro; puoi farti delle belle scopate, ma per il resto puoi essere solo te stessa e comunicare, avendo poco o nulla da perdere; tutto quello che non puoi nella coppia legittima e che in quella è sepolto già dal primo momento come possibile ostacolo o ragione di conflitto non gestibile;

a questa cosa ho cominciato a pensare quasi 20 anni fa, dapprima in modo confuso, poi sempre più attento; e ho iniziato ad osservare gli altri e a chiedere;

e più ci rifletto e confronto, più mi convinco che nelle coppie "ordinarie" c'è in origine un handicap prodotto da quella necessità di gestire, pianificare, recintare, sterilizzare, che deve rinchiudere in una gabbia tutto quello che dell'altro - ma anche di sé - può deviare, con tutta una serie di autocensure nevrotizzanti; significativamente manifeste nel sesso, che viene meno, perché lì è difficile occultare;

a volte l'assortimento iniziale della coppia è molto gratificante e compensa; Brad e Jennifer difficilmente si lasciano male-male, con umiliazione e rancore;

più spesso l'autocensura originaria in retrospettiva non è ripagata; cioè, alla fine, uno ha investito in una relazione in cui non ha mai potuto essere se stesso, con un grande dispendio di energie psichiche e spesso nemmeno un'impressione di gioia esistenziale, di essere visto, capito e considerato al di fuori di una regola, come pezzo dell'ordinamento funzionale dell'altro, di quelle che dici: sì, sono nella merda, depresso come un cane, ma quella cosa che è stata vale tutto il resto, perché è diventata "io";

io non credo che nelle relazioni ordinarie questo handicap si possa evitare più di tanto; però però forse un briciolo di consapevolezza del meccanismo, e dell'infelicità generata dall'escludere o ingabbiare una porzione di personalità e pulsioni magari attenua e colloca certe frustrazioni, che lasciate libere sottotraccia fanno più danni, entrano nevroticamente nel rielaborare tutto.